Proposta della Commissione giovani del Comitato centrale del PMLI
Studenti, insegnanti, lavoratori ata, unitevi per creare il governo alternativo delle scuole e delle università
Ci rivolgiamo direttamente a voi studenti, insegnanti e lavoratori Ata, voi che volete cambiare la scuola e l'università e opporvi alla “Buona scuola” fascistizzata e aziendalizzata.
Secondo noi la scuola e l'università devono essere servizi pubblici goduti dal popolo e al servizio del popolo, delle studentesse e degli studenti innanzitutto. In realtà le cose non stanno affatto così, perché il potere appartiene ai presidi e ai rettori manager che decidono sui piani didattici, sulle assunzioni, sulla gestione delle risorse. I cosiddetti “esterni” ossia i finanziatori privati hanno seggi garantiti negli “organi collegiali”, potendo così condizionare gli indirizzi e i programmi didattici secondo gli interessi delle proprie aziende. Scuole e università sono in balia dei provvedimenti del governo e sottomesse agli interessi del capitalismo italiano e dei potentati economici e politici borghesi, quindi privatizzate, aziendalizzate e irregimentate, non di rado presidiate dalle “forze dell'ordine” chiamate dalle autorità scolastiche e accademiche contro le studentesse e gli studenti che vogliono far sentire la loro voce.
Per essere veramente al servizio del popolo, occorre a nostro avviso che le scuole e le università siano governate dalle studentesse e dagli studenti. Non però attraverso gli attuali “organi collegiali”, la cui funzione non è dare voce agli studenti, bensì incatenare le loro lotte ed impedire che escano dai confini istituzionalmente accettabili dal governo e dalle autorità, lo dimostra il fatto che gli studenti in esse sono una minoranza priva di effettivo potere. Occorre invece sostituirli con nuovi organi composti dalle studentesse e dagli studenti in maggioranza e dagli insegnanti e dal personale Ata in minoranza, tutti eletti dalle rispettive assemblee generali fondate sulla democrazia diretta. Ciò è tanto più necessario oggi che gli spazi democratici nelle scuole sono fortemente sotto attacco, a partire dalla rappresentanza studentesca e Ata.
È un obiettivo strategico, di lunga durata, concretizzabile quando tutti voi, specie il movimento studentesco, avrete maturato questa consapevolezza e fatta vostra questa rivendicazione, e quando avrete la forza di ottenere dal governo una legge che istituisca il governo delle studentesse e degli studenti nelle scuole e università.
Ma nell'immediato cosa si può fare? Noi vi proponiamo di creare fin da subito il governo alternativo in ogni scuola e università, costituito dagli studenti, insegnanti e lavoratori Ata di ciascuna scuola o ateneo che si rifiutano di prestarsi alla farsa degli “organi collegiali” e vogliono vero potere. Esso deve fungere da contraltare degli “organi collegiali”, controbattere colpo su colpo ai provvedimenti delle autorità scolastiche e accademiche che non condividono, elaborare proprie proposte da imporre alle autorità con la lotta e la mobilitazione, compresi i piani formativi, e lottare per conquistare gradualmente il diritto di autogestire i servizi scolastici e d'ateneo, quindi aule, biblioteche, mense, laboratori, palestre, alloggi, ecc. Si può e si deve pretendere che nessuna decisione venga presa dalle autorità scolastiche e universitarie se non è approvata dal governo alternativo e quindi da voi, e lottare affinché le vostre rivendicazioni vengano invece realizzate.
In via preliminare, occorre che le studentesse e gli studenti di ogni scuola e ateneo diano vita alla loro assemblea generale, che si riunisca periodicamente per definire democraticamente i programmi, le rivendicazioni e gli indirizzi della lotta e per eleggere i rappresentanti, revocabili in qualsiasi momento se non fanno il loro dovere, nel governo alternativo, quando ci sarà. Le assemblee generali, che ci sia o meno il governo alternativo, dovrebbero essere il luogo dove discutere ed elaborare gli indirizzi politici, programmatici e organizzativi, i metodi e le iniziative di lotta, in cui devono trovare piena e libera espressione i vari organismi e organizzazioni studentesche, nonché i singoli studenti, in modo da potersi confrontare e raggiungere la massima intesa possibile. Inoltre ogni decisione delle autorità, a partire da presidi e rettori, deve essere sottoposta al dibattito dell’assemblea generale.
È importante costruire la più stretta unità fra voi studenti, insegnanti e lavoratori Ata, sviluppando l'unità nata contro la “Buona scuola”. Questa unità andrebbe concretizzata nel governo alternativo, al quale devono partecipare, come minoranze, anche gli insegnanti e i lavoratori Ata in quanto lavoratori della scuola e dell'università. Forse a voi insegnanti può risultare più difficile accettare una posizione di minoranza, essendo ora in maggioranza negli “organi collegiali”, ma sotto i colpi della precarietà endemica, delle prepotenze del governo e dello strapotere dei presidi e rettori, che vi privano di una parte considerevole dei vostri diritti, nonché sostenendo e partecipando alle lotte degli studenti, arriverete a capire che altra strada non c'è per cambiare veramente la scuola e l'università.
Se condividete la nostra proposta, aiutateci a diffonderla, compagno di banco per compagno di banco, bidello per bidello, amministratore per amministratore, insegnante per insegnante, quindi scuola per scuola, ateneo per ateneo, manifestazione per manifestazione, parlatene tra di voi, nei collettivi e nelle assemblee, battetevi affinché diventi una rivendicazione condivisa della vostra scuola o del vostro ateneo.
I padroni e Renzi vogliono ridisegnare gli “organi collegiali” per favorire il potere delle autorità e dei privati, vedi quanto previsto dalla “Buona scuola”, voi avete il sacrosanto diritto di opporvi e imporre il vostro governo per conquistare quel potere che vi spetta di diritto.
La Commissione giovani del CC del PMLI
28 ottobre 2015