Alle elezioni federali
In Svizzera diserta le urne il 53,59% dell'elettorato
Tra i partiti in testa la destra anti-migranti
Il dato principale delle Elezioni politiche federali in Svizzera per il rinnovo delle due Camere del Parlamento elvetico, il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati (i Cantoni,ndr), che si sono concluse il 18 ottobre è la conferma dell'alta diserzione delle urne scelta da più di metà del corpo elettorale.
Il 53,59% degli elettori non è andato ai seggi che nei cantoni più popolosi avevano aperto già il 15 ottobre, in altri avevano aperto per due ore il pomeriggio del 16, tutti erano rimasti aperti il 17 e per un minimo di due ore la mattina del 18 ottobre. Il dato della diserzione è anzi aumentato, seppur di un solo 0,1%, rispetto alle elezioni federali di quattro anni fa. Il cantone di Sciaffusa, dove il voto è obbligatorio, registra la minima diserzione col 37,35% degli elettori, già con quelli di Obvaldo e Nidvaldo si sale sopra il 40%, nel Canton Ticino al 49,3% e su fino al record del 63,28% dell'Appenzello Interno.
Nella spartizione dei voti validi il vincitore è risultato l'Udc, il partito di destra anti-migranti del miliardario Jean Christophe Blocher col 29,4 % dei consensi, che rispetto al corpo elettorale valgono meno del 15%. Dietro al Partito socialista, fermatosi al 18,8% dei voti validi, si è piazzato l'altro partito liberale della destra, il Plr. Con una campagna anti-migranti e antifrontalieri ha raccolto qualche consenso anche la Lega dei ticinesi, nella Svizzera italiana, che è il primo partito a Lugano e Chiasso col 22% dei voti validi, ossia poco più del 10% sul corpo elettorale.
4 novembre 2015