La bandiera del PMLI sventola su Savona

La bandiera del PMLI sventola per la prima volta su Savona. Grazie al coraggio del compagno Lui Cali, un lavoratore della sanità, che ha conosciuto recentemente il PMLI. Nella sua prima lettera al Centro del Partito dell'agosto scorso ha scritto: “Da sempre ho cercato un partito di veri compagni, imbattendomi nel vostro sito ho trovato ciò che fa per me”.
Un evento per lui, per le masse della sua città e per tutto il PMLI. Un merito storico carico di tante speranze e aspettative rivoluzionarie.
Come dimostrano gli estratti della sua domanda di ammissione al PMLI, che riportiamo qui sotto, i suoi articoli pubblicati su “Il Bolscevico” e ciò che conoscono di lui i dirigenti nazionali del Partito, il compagno Cali ha tutte le caratteristiche, le potenzialità intellettuali, politiche, organizzative e morali, lo spirito di lotta e le conoscenze dei revisionisti di destra e di “sinistra”, avendo fatto parte del PCI revisionista, del PRC trotzkista e di gruppi “ultrasinistri” del Movimento del '77, per poter dare degli importanti contributi alla causa del PMLI, del socialismo e del proletariato.
Pur essendo un compagno di pensiero, un intellettuale con notevoli capacità teoriche, non è assolutamente macchiato dall'individualismo, che anzi combatte con tutte le sue forze, ritenendolo nocivo al lavoro collettivo e alla lotta di classe. Emblematica la frase che ha scritto sulla domanda: “L'umiltà non è debolezza, ma riconoscimento dei propri limiti e dei propri sbagli, l'umile è più forte dell'arrogante”. In effetti solo chi si mette alla scuola del marxismo-leninismo-pensiero di Mao, del PMLI e del proletariato è in grado di progredire, di integrarsi col Partito e con le masse, di fare gioco di squadra, di dare dei contributi alle battaglie comuni, di servire con tutto il cuore le masse e il Partito.
Emblematica anche la sua esaltazione del centralismo democratico, quando dice: “La struttura del Partito è l'espressione della democrazia proletaria compiutamente espressa, in quanto il centralismo democratico permette a tutte le istanze di essere espresse, permette che possa esistere una completa e franca dialettica fra compagni e nel contempo permette che la volontà della maggioranza sia sempre rispettata, regola prima, non della democrazia, ma del vivere civile”.
Date queste premesse, tutto fa pensare che il compagno Lui Cali, al quale diamo il nostro più caloroso benvenuto nel PMLI, darà il massimo di se stesso sul fronte di lavoro che gli assegnerà il Centro del Partito. E i suoi contributi sicuramente produrranno dei buoni frutti a Savona e non solo. Deve soltanto essere coerente e conseguente con quanto ha scritto sulla domanda di ammissione al PMLI. E non sentirsi mai un marxista-leninista “arrivato”, un marxista-leninista completo, perfetto, senza pecche, irreprensibile. Perché non si finisce mai di imparare, di migliorarsi, di crescere ideologicamente e politicamente, di trasformare la propria concezione del mondo, di acquisire i caratteri dei marxisti-leninisti indicati da Mao. Come ha detto il compagno Giovanni Scuderi alla recente Sessione plenaria del Comitato centrale del PMLI, “dobbiamo sapere interpretare nel concreto a livello più alto possibile le dieci citazioni di Mao sui marxisti-leninisti, specie quelle parti che richiedono i maggiori sacrifici e una radicale ripulitura dell'individualismo”.
 
 
Estratti della domanda di ammissione al PMLI del lavoratore Lui Cali da Savona
“Il PMLI è l'Unico Partito in grado di seminare le basi per il socialismo in Italia”
“Mi impegno a studiare approfonditamente il marxismo-leninismo-pensiero di Mao, di applicare il Programma e lo Statuto del PMLI e di radicare il Partito a Savona”
I miei giudizi sul PMLI sono positivi, entusiasti. E' costituito da compagni che realmente preparati culturalmente portano avanti le idee del marxismo-leninismo in modo sincero e fattivo. Unendo nel modo fattivo la propaganda con l’essere marxisti.
Il Partito è la molla per poter costruire in Italia lo Stato socialista. Credo che il PMLI sia l’unico Partito in grado di seminare le basi per il socialismo in Italia.
Il Programma generale e lo Statuto del PML sono netti e limpidi, nella chiarezza di una lotta fatta contro il capitalismo imperante e per il popolo. Una lotta effettuata da ogni membro del Partito con i propri mezzi e con le proprie facoltà.
Essere marxisti-leninisti non è una stellina da acquistare ed esporre il giorno della festa, ma un modo di essere, di vivere che quotidianamente diventa poi esempio coagulante.
Si è marxisti-leninisti con lo studio delle opere dei Maestri, lo si diviene meglio.
Il Programma e lo Statuto del PMLI concentrano in diverse righe uno strumento, un'arma efficace, affinché il capitalismo e lo Stato borghese possano essere sconfitti e possa quindi essere instaurato uno Stato chiaramente, realmente socialista.
E' limpida la strategia, essenziale si potrebbe dire, studiando le opere dei cinque Maestri del socialismo si potrà giungere alla vittoria delle masse contro gli oppressori.
Chiaro come si respinga il terrorismo, l'assioma ultrasinistra=ultradestra è una realtà. Il terrorismo non è l'avanguardia della rivoluzione, ma una espressione di idee e modi d'essere individualistici, un culto dell'avventurismo che poi è il cardine dello status borghese.
Come è importante questo punto per me, che nel mio divenire, nella giovinezza si avvicinò a tale fazione, così poi ne riuscii a comprendere come non ci fossero idee marxiste-leniniste, ma solo individualismo, cieco fanatismo ed individualismo. Tutto ciò non era che una espressione edonistica di volontà egoista di apparire.
Tutto poi fluisce col respingere le idee trotzkiste che nella “rivoluzione permanente” porta avanti l'inganno borghese dell'anticomunismo.
La struttura del Partito è l'espressione della democrazia proletaria compiutamente espressa, in quanto il centralismo democratico permette a tutte le istanze di essere espresse, permette che possa esistere una completa e franca dialettica fra compagni, e nel contempo permette che la volontà della maggioranza sia sempre rispettata, regola prima, questa, non della democrazia, ma del vivere civile.
Emerge come in una vera democrazia proletaria, marxista-leninista, la minoranza non viene ad essere inascoltata e subordinata, ma la sua posizione è sempre considerata nella sede dibattimentale. Il centralismo è una forza in quanto tutte le sue decisioni non sono imposte da astruse e nascoste decisioni, ma nascono dall'ascoltare la voce della base, dalla base si comprende ciò che deve essere poi una direttiva, nella vitalità di essa è un punto di unicità e forza del PMLI. Se la base si sente libera il Partito cresce; libertà che non è individualismo, anarchia, ma attuazione delle decisioni della maggioranza.
Leggendo lo Statuto si evince che dai principi dei Maestri, in particolare di Mao, il Partito ha la forza attiva per essere seme fertile fra le masse, per poter portare quel cambiamento che farà trionfare il socialismo, la dittatura del proletariato, lo Stato socialista.
Il Partito è un terreno fertile di menti pensanti che attraverso lo studio, la dialettica, l'esempio e la militanza porta avanti un discorso pratico che le masse possano sentire affinché lo Stato borghese e capitalista sia rovesciato.
Per comprendere cosa sia il Partito prendiamo ad esempio le parole di Stalin in "Principi del Leninismo" che usa sempre la parola reparto, lemma che prestato dal gergo militare serve come chiaro esempio di compattezza, di unicità, d'identità, quindi privo d'improvvisazione, di spontaneismo e avventurismo.
Lo Statuto chiaramente dimostra come il Partito sia l'avanguardia cosciente ed organizzata del proletariato. Lo Statuto, che da una lettura superficiale e borghese può sembrare duro e settario, è invece la traduzione del modo di vivere di chi sente realmente comunista, di chi studiando e lottando porta avanti un modello di vita nella società, e porti avanti il contributo per lottare affinché trionfi il socialismo.
Il pensiero di Mao coagula in una sintesi fattiva e non teorica il pensiero marxista-leninista, lo studio di esso è un tempo sottratto al piacere? Ma quale piacere più alto di aprire la mente e poter sempre essere artefice della vittoria del socialismo.
Nello Statuto cosa si evince? Che non esiste compromesso nell'essere marxisti-leninisti, che le rivendicazioni, le lotte sono pratiche non astruse parole di propaganda come gli altri partiti dimostrano nella loro quotidianità, nell'essere in linea col pensiero del Maestro Mao si comprende come si possa ricevere un insegnamento magistrale, la summa delle idee di Marx, Engels, Lenin e Stalin, una serie di idee che praticamente portano alla rivoluzione del pensare, dell'essere, dell'agire.
La militanza attiva coagulerà alle masse, porterà a quella presa di posizione che creerà un esercito di persone così preparate, così tenacemente rivolte al progresso e alla libertà che rovescerà lo Stato capitalista e la classe borghese adesso al potere. Con la fattiva presenza sul territorio si può creare. Ognuno coi propri mezzi, chi con l'esempio di lotta, chi con la parola e chi con la scrittura sono tutti modi di portare avanti un pensiero, un essere marxisti-leninisti che non può fare altro che trionfare sotto l'egida degli insegnamenti dei Maestri.
Il PRC, PCDI, PC e simili, non entrando nel merito delle singole persone, non possono realmente definirsi comunisti poiché hanno nel loro intimo il seme del compromesso borghese e dell’accondiscendenza col sistema capitalistico. Se potessi usare il turpiloquio, liquiderei semplicemente il discorso.
Vedo nelle varie sigle che usano la falce e martello un ricercare una fetta del potere che il capitalismo italiano ritaglia loro, non esiste un chiaro insegnamento rivoluzionario nei loro mezzi di stampa e di propaganda, slogan, lunghe righe di parole vuote, non una traccia pratica veramente comunista e rivoluzionaria.
Le alleanze proposte sono di tipo elettoralistico e mirano al seggio in parlamento, nelle regioni e nei comuni, e quindi all'asservimento al sistema capitalistico.
Se leggiamo i loro statuti ci rendiamo conto che sono dei neorevisionisti e trotzkisti che, nati dallo scioglimento del PCI revisionista, sono alla ricerca del loro interesse materiale e pratico, non interessandosi in definitiva del proletariato; se scomparissero non si sentirebbe la loro mancanza. Non parlo di singole persone che credono nel comunismo, ma come ciechi vagano in una selva senza via di uscita rivoluzionaria.
Questi partiti che hanno perso il posto in parlamento, adesso si sentono defraudati e cercano di tornarci affinché i loro interessi, che sono borghesi, possano essere soddisfatti. Se non si conosce nulla o poco dal marxismo-leninismo-pensiero di Mao e dalla storia del movimento operaio italiano, si può cadere nella seduzione della loro propaganda sedicente comunista.
Chiedo di essere ammesso al PMLI perché voglio poter fare parte di un Partito che crede e alle idee marxiste-leniniste e le applica. Voglio essere fattore della divulgazione delle idee marxiste-leniniste in questa abulica società onde poter fare riaccendere sia la speranza del cambiamento che la coscienza di classe nel proletariato.
Mi impegno a continuare a studiare le opere dei Maestri, a seguire ciò che mi verrà indicato dal Partito, affinché la mia posizione di classe possa sempre più rafforzarsi. L'umiltà non è debolezza, ma riconoscimento dei propri limiti e dei propri sbagli, l'umile è più forte dell'arrogante.
Il mio contributo al socialismo sarà fattivo, seguendo sempre le indicazioni del Comitato centrale e dell'Ufficio politico, mai attuando una iniziativa che non sia concordata ai vari livelli. Sono sicuro che coi compagni del Partito si possa creare una sinergia d'intenti costruttiva per portare qui a Savona la visione del socialismo. Ritengo opportuno che, per dare il mio contributo alla causa, debba entrare nei gangli della militanza. Mi impegno nello studio approfondito del marxismo-leninismo-pensiero di Mao, di applicare il Programma generale e quello d’azione del PMLI nonché lo Statuto, di radicare e rafforzare il Partito tra le masse popolari. Mi impegno a far conoscere il Partito fra le masse di Savona.
 

11 novembre 2015