Articolo apparso sulla rivista dello Stato islamico Dabiq
“I crociati si credevano al sicuro mentre ci bombardavano”
Qui di seguito pubblichiamo la prima parte di un articolo apparso sul n°12 della rivista dello Stato islamico “Dabiq” (È il nome della cittadina siriana, vicino ad Aleppo, dove, secondo un detto attribuito a Maometto, avverrà nella storia lo scontro finale fra i musulmani e i cristiani)-
I mezzi di informazione borghesi usano bollare i combattenti dell'Is con i più infamanti degli epiteti, come quello di tagliagole, ma poi si guardano bene dal pubblicare anche un solo loro documento, se non distorcendone ad arte passi isolati. Sanno soltanto demonizzarli per impedire che emergano le vere ragioni della loro contrapposizione ai paesi imperialisti. Il che conferma che la completezza e l'obiettività dell'informazione sono una favoletta per creduloni e sostenitori della vantata superiorità della democrazia borghese.
Come abbiamo fatto sul numero 43 de “Il Bolscevico”, quando abbiamo pubblicato il Comunicato con cui l'Is ha rivendicato gli attentati a Parigi, ora vogliamo proporre ai nostri lettori quest'articolo che spiega esaurientemente che le azioni dei combattenti islamici antimperialisti sono la risposta diretta e immediata alla guerra scatenata dall'imperialismo contro lo Stato islamico, capeggiata in questo frangente dal tandem Putin-Hollande. Ecco quali sono le vere ragioni che tutti i guerrafondai imperialisti e i loro tirapiedi nascondono.
Ribadiamo il nostro più fermo dissenso quando accusano l'intera popolazione russa e francese di essere formata da crociati e quindi la considerano indistintamente il bersaglio del loro intervento armato. Con ciò rischiano di agire specularmente ai veri crociati, ossia i governanti imperialisti, quali Putin, Hollande, Obama e Renzi, e i circoli guerrafondai che sono i veri responsabili dei criminali e indiscriminati bombardamenti della capitale dello Stato islamico Raqqa. Non è inoltre condivisibile il loro richiamo alla guerra di religione, ma ciò è assolutamente secondario, rispetto alla questione principale che è, in questi casi, l'unità nella lotta antimperialista.
Il testo inglese è comparso in https://azelin.files.wordpress.com/2015/11/the-islamic-state-e2809cdc481biq-magazine-12e280b3.pdf
{Loro credevano che le loro fortezze li avrebbero difesi contro Allah. Ma Allah li raggiunse da dove non se lo aspettavano e gettò il terrore nei loro cuori: demolirono le loro case con le loro mani e con il concorso delle mani dei credenti. Traetene dunque una lezione, o voi che avete occhi per vedere.} [Al-Hashr: 2]
I crociati divisi d’Oriente e d’Occidente si credevano al sicuro nei loro jet mentre bombardavano i musulmani del Khilafah. {Vi combatteranno uniti solo dalle loro fortezze o dietro le mura} [Al-Hashr: 14]. Ma Allah ha decretato che la punizione sarebbe caduta sui crociati guerrieri dove non se la sarebbero aspettata. E così, gli attacchi benedetti contro i russi e i francesi sono stati eseguiti con successo nonostante la guerra dell’intelligence internazionale contro lo Stato Islamico. È fuor di dubbio che ambo le nazioni crociate abbiano distrutto le proprie case con le loro stesse mani tramite la loro ostilità verso l’islam, i musulmani e l’organismo musulmano del Khilafah.
Il “30 settembre 2015”, dopo aver sostenuto per anni gli idolatri alawiti contro i musulmani del Nord, la Russia ha deciso di prendere parte alla guerra in via diretta, con la propria aviazione. È stata una frettolosa decisione di arroganza da parte della Russia, come se ritenesse che le sue guerre contro i musulmani del Caucaso non siano un’onta sufficiente. E così, dopo aver trovato un modo per eludere la sicurezza dell’aeroporto internazionale di Sharm el-Sheikh e dopo aver deciso di abbattere un aereo appartenente ad una nazione della coalizione occidentale guidata dagli americani contro lo Stato Islamico, un aereo russo è stato assunto come nuovo bersaglio. La bomba è stata portata segretamente a bordo dell’aeroplano, portando alla morte di 219 russi e 5 altri crociati, appena un mese dopo la decisione sconsiderata della Russia.
Un anno prima, il “19 settembre 2014”, la Francia iniziava con arroganza a lanciare attacchi aerei contro il Khilafah. Come la Russia, era accecata dalla superbia e convinta che la sua distanza geografica dalle terre del Khilafah l’avrebbe protetta dalla giustizia dei mujahidin. Non aveva capito nemmeno che l’offesa al Messaggero non sarebbe rimasta impunita. Pertanto, lo Stato Islamico ha inviato i suoi prodi cavalieri a portare la guerra nelle terre natie dei malvagi crociati, lasciando Parigi ed i suoi residenti “scioccati e sbigottiti”. Gli otto cavalieri hanno messo Parigi in ginocchio, dopo anni di sfacciatezza francese contro l’islam. Le azioni di otto uomini armati solo di fucili d’assalto e cinture esplosive hanno provocato uno stato di emergenza su scala nazionale.
E così la vendetta è stata inflitta su coloro i quali si sentivano al sicuro nelle cabine dei loro jet.
La guida dei fedeli Abu Bakr al-Husayni al-Baghdadi (possa Allah proteggerlo) ha detto: “Nel nome di Allah, avremo vendetta! Nel nome di Allah, avremo vendetta! Anche se ci vorrà del tempo, avremo vendetta, e ogni ferita inflitta all’Ummah sarà ripagata a chi l’ha perpetrata in misura molto superiore. {Coloro che si difendono quando sono vittime dell’ingiustizia} [Ash-Shura: 39] Presto, ad Allah piacendo, verrà il giorno in cui il musulmano camminerà ovunque da padrone, con onore, riverito, a testa alta, la sua dignità preservata. Chiunque osi offenderlo sarà punito e ogni mano che gli arrecherà danno verrà tagliata. Sappia pure, il mondo, che viviamo oggi in una nuova era. Chiunque era disperso, ora deve stare in allerta. Chiunque era dormiente, ora deve risvegliarsi. Chi era scioccato e sbigottito ora deve capire. I musulmani oggi hanno una dichiarazione forte e tonante da fare e possiedono stivali pesanti. Hanno una dichiarazione da fare che costringerà il mondo a sentire e capire il significato del terrorismo, e stivali che calpesteranno l’idolo del nazionalismo, distruggeranno l’idolo della democrazia e smaschereranno la sua natura deviante” [Messaggio ai mujahidin ed all’Ummah musulmana nel mese del Ramadan].
Sì, per Allah, il Khilafa si vendicherà di ogni aggressione alla sua religione ed al suo popolo, il prima possibile. Che gli arroganti sappiano che i cieli e le terre appartengono ad Allah. {Disse Mosè al suo popolo: “Chiedete aiuto ad Allah e sopportate con pazienza: la terra è di Allah ed Egli ne fa erede colui che sceglie tra i Suoi servi. L’esito felice sarà per coloro che Lo temono} [Al-A’raf: 128].
E allora quando i crociati interromperanno le loro ostilità contro l’islam e i musulmani? Quando capiranno che il Khilafah intende restare? Quando riconosceranno che la soluzione ai loro patetici disordini è proprio davanti ai loro ciechi occhi? Perché fino ad allora, il giusto terrore continuerà a colpire al centro dei loro cuori affievoliti.
25 novembre 2015