“Perché la solidaretà “vada a tutte le vittime del terrorismo”
Alcune studentesse escono dall'aula durante il minuto di silenzio
“Siamo uscite dall’aula perché non abbiamo capito come mai si deve esprimere solidarietà solo alle vittime di Parigi e non a quelli che muoiono in tutti gli attentati in altre parti del mondo”, come in Siria, Libia, Marocco, Tunisia o Palestina. Così alcune studentesse che frequentano la prima classe dell'Istituto tecnico Daverio di Varese hanno argomentato la loro scelta di uscire dall’aula lunedì 17 novembre durante il minuto di silenzio per commemorare i morti della strage dei terroristi in Francia. “Non ci sono razze di serie A o razze di serie B. - ha poi spiegato una di loro - E poi il minuto di silenzio per tutti lo abbiamo fatto lì fuori”.
E' bastato che questa posizione non omologata alla campagna islamofoba imperante nel paese trapelasse fuori dalle mura scolastiche per farne un caso nazionale e gettare in un tritacarne mediatico e repressivo queste giovanissime studentesse, che subito i media hanno etichettato di origine marocchina e di fede islamica (notizia falsa, visto che la preside ha precisato a più riprese che erano studenti di nazionalità diverse, incluso italiana, e religioni diverse.
A scatenare la caccia allo studente islamico l'assessore fascioleghista alla polizia locale Carlo Piatti che ha subito sollecitato l'attenzione del prefetto. Sul fatto ha indagato la Digos e i carabinieri che però non hanno contestato alcunché dal punto di vista penale. Ma la canea islamofoba, che ha assunto i connonati di un vero e proprio linciaggio si è scatenata soprattutto sui media e sul web con alla testa il caporione dei fascioleghisti Salvini che ha invocato che le ragazze e le loro famiglie venissero immediatamente rimpatriati (ma dove, se taluni sono cittadini italiani?) o come il neofascista berlusconiano Maurizio Gasparri (“siamo alla follia queste persone devono essere immediatamente espulse”). Mentre, come avvoltoi, le troupe di due programmi delle reti di Berlusconi, Le Iene
e Mattino5
, si sono appostati all'uscita della scuola, per carpire dichiarazioni sensazionali da parte degli studenti.
A mettere la parola fine alla gogna mediatica in cui erano finite le studentesse ribelli, ma in definitiva tutta la scuola, ci hanno pensato tutti gli studenti del Daverio che venerdì 21, hanno organizzato una manifestazione davanti alla loro scuola dove il minuto di silenzio è stato ripetuto ma questa volta per tutte le vittime del terrorismo.
25 novembre 2015