Il viceministro Nencini sguazza tra i massoni come un pesce nell'acqua
5 mesi dopo la tre giorni massonica al palacongressi di Rimini, il viceministro renziano alle Infrastrutture e Trasporti, Riccardo Nencini, è tornato ad abbracciare i suoi fratelli massoni.
È successo il 19 settembre scorso a Roma presso la Villa del Vascello, sede del Grande Oriente d’Italia al Gianicolo, per festeggiare fraternamente l’Equinozio d’Autunno e i 750 anni di Dante Alighieri.
Nencini, dopo l'imbarazzo della prima volta riminese, si sente a proprio agio nel bellissimo parco di querce, canfori, palme e magnolie che circondano la villa. Nel curatissimo prato è allestito il palco, il tendone, gazebi, tavoli per il rinfresco ai graditi “ospiti”.
Nencini sale sul palco con un foglio di carta intestata del Grande Oriente d’Italia in mano e rivolge un caloroso saluto ai fratelli massoni e un grande ringraziamento al Gran Maestro Stefano Bisi, da Siena.
Al suo fianco sul palco fa capolino un altro renziano doc, Eugenio Giani, indicato da Renzi alla presidenza del Credito Sportivo, banca pubblica, commissariata dal 2011, che ha finanziato il 75 per cento degli impianti italiani.
Il 10 aprile scorso il viceministro di Renzi era infatti presente anche al Palacongressi di Rimini per parlare di Giovanni Becciolini, massone toscano ucciso dai fascisti il 3 ottobre 1925. Molto “commosso” in quella occasione Nencini, intervenendo alla cerimonia ossequiò i fratelli massoni con queste eloquenti parole: “Sono riconoscente di essere qui. È la prima volta che parlo allo stesso microfono di un mio vecchio maestro, il professor Santi Fedele. Ringrazio per il privilegio di questo invito. Lo faccio nella persona dell’amico Stefano Bisi. Un ricordo emozionante e non capita spesso di unire la mia attività politica con la passione. Vi ringrazio e saluto molto volentieri il signor Becciolini” Bruno, figlio di Giovanni, che proprio in quella occasione fu insignito dell’onorificenza di Gran Maestro Onorario alla Memoria.
Insomma il sostegno massonico a Renzi passa anche attraverso il socialista Nencini che ormai squazza tra i massoni come un pesce nell'acqua e il socialista Giani che già nell'ottobre 2011 in qualità di presidente del consiglio comunale e per conto del sindaco Renzi presenziò alla commemorazione dei fratelli massoni in ricordo di Brecciolini a cui il comune di Firenze ha dedicato anche una via.
“Il presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani - si legge nel relativo comunicato stampa diffuso da Palazzo Vecchio il 3 ottobre 2011 - ha reso omaggio stamani al cimitero di Trespiano alle tombe di Gaetano Pilati e Giovanni Becciolini... Il Comune di Firenze ogni anno dedica a loro il 3 di ottobre una solenne commemorazione perché rappresentano il segno di una vita immolata per la libertà e i diritti di cui tutti noi oggi godiamo”.
Chissà cosa ne pensano i partigiani e gli antifascisti fiorentini?
23 dicembre 2015