Bankitalia: “Dilagano riciclaggio ed evasione fiscale”
“La pubblica amministrazione non collabora contro la corruzione”
“Le minacce di riciclaggio in Italia sono significative a causa della diffusione e della pervasività della criminalità organizzata, della corruzione e dell'evasione fiscale”.
È il drammatico allarme lanciato da Bankitalia nel Rapporto 2014 dell'Unità Informazione Finanziaria (Uif). Per i tecnici di Palazzo Koch "la corruzione rappresenta una minaccia estremamente preoccupante per il nostro sistema economico-sociale" perché "la diffusa percezione del fenomeno mina la fiducia del cittadino nelle istituzioni e nella politica". Basti pensare che le segnalazioni di operazioni sospette sono salite nel 2014 a quota 71.700 e sono quasi 7mila in più rispetto al 2013."Le vicende più recenti - prosegue il Rapporto - pongono in luce come la corruzione sia divenuta anche il mezzo attraverso il quale forme sempre più evolute di criminalità organizzata si infiltrano nell'apparato pubblico, ne condizionano le scelte e così ampliano la penetrazione nel tessuto economico e sociale anche in contesti diversi da quelli tradizionali, con gravi danni per la collettività". È una criminalità "che ha sempre meno bisogno di ricorrere all'intimidazione e alla violenza, perché mira a integrarsi nelle istituzioni, a minarle dall'interno".
Ma la cosa ancora più inquietante è che, si legge ancora nel rapporto: "Gli uffici della Pubblica amministrazione particolarmente esposti all'incidenza della corruzione per gli appalti e i finanziamenti pubblici mostrano ancora scarsa sensibilità per l'antiriciclaggio malgrado siano sempre stati ricompresi nel novero dei soggetti obbligati alla segnalazione. Ciò ne accresce la vulnerabilità". Ed è proprio grazie alla scarsa collaborazione della Pubblica amministrazione alla lotta contro la corruzione che il trend delle operazioni sospette è in costante crescita dal 2007 e il flusso è incrementato di quasi sei volte su base annua. Il rapporto evidenzia anche che, delle 71.700 segnalazioni del 2014, 59.594 sono poi state inviate agli organi investigativi per un eventuale seguito d'indagine, 24.633 con valutazione di rischio "alto" o "molto alto". Da segnalare anche la crescita degli input giunti da parte dei compro-oro (+80,8%) e dei gestori di giochi e scommesse (+34,9%) due settori sui quali si è finalmente accesa l'attenzione degli ispettori di Via Nazionale.
L’Uif dedica un intero paragrafo all’evasione fiscale, che spesso è il presupposto alla creazione di riserve di denaro che viene poi riciclato.“I reati fiscali costituiscono un presupposto ricorrente dei fenomeni di riciclaggio. L’evasione fiscale coinvolge in modo diffuso e trasversale vaste fasce di cittadini, riduce le risorse a disposizione della collettività e delle principali politiche sociali, alimenta l’economia sommersa. La globalizzazione dei mercati favorisce l’evoluzione e il consolidamento degli schemi elusivi, che si avvalgono di transazioni commerciali, interposizioni fittizie, articolate triangolazioni finanziarie, anche su scala internazionale. Ne deriva un quadro di scarsa trasparenza dell’operare economico e un’artificiosa complessità delle transazioni, che contribuiscono a creare un ambiente propizio al riciclaggio dei proventi derivanti anche da altri e più gravi reati”.
L'analisi dell'Uif lamenta non solo la scarsa collaborazione e il "modesto contributo" dato dalla Pa ma anche quello pressocché nullo dei professionisti del settore che quasi sempre evitano di denunciare le operazioni sospette.
Anche per questo "I risultati conseguiti in termini di volumi, e anche di tempestività e qualità delle segnalazioni, testimoniano una vera e propria trasformazione culturale: le segnalazioni sono la parte emergente di una potente e capillare azione di scrutinio dell'attività economica che gli operatori svolgono a fini di contrasto del riciclaggio", ha spiegato il responsabile dell'Unità, Claudio Clemente. Le 24 ispezioni condotte dalla Uif nel 2014 hanno riguardato "anche comparti diversi dall'intermediazione bancaria, quali il risparmio gestito, il private banking, il trading online e l'operatività degli istituti di pagamento; per la prima volta l'Unità ha effettuato accertamenti presso società di revisione, esercenti attività di custodia e trasporto di valori e operatori di gioco".
23 dicembre 2015