Maroni indagato
Il governatore della Lombardia, tra l'altro, si è fatto accompagnare dalla sua collaboratrice per “piacere personale” nella sua visita in Giappone
La partecipazione di Maria Grazia Paturzo al viaggio a Tokyo nel 2014 nell'ambito del World Expo Tour era "legata esclusivamente al piacere personale del presidente" fascioleghista della Regione Lombardia, Roberto Maroni. Lo scrive il Giudice per l'udienza preliminare (Gup) di Milano Chiara Valori nelle motivazioni della sentenza con cui lo scorso 20 novembre nel prcesso con rito abbreviato ha condannato a 4 mesi il dg di Expo spa Christian Malangone, accusata di induzione indebita per aver ricevuto da parte di Maroni pressioni a favore della sua ex collaboratrice Maria Grazia Paturzo.
Per quanto riguarda gli altri quattro imputati, il Gup ha assolto la società Expo ma ha rinviato a giudizio davanti alla decima sezione penale (prima udienza il 4 febbraio) l’ex segretario generale del Pirellone Andrea Gibelli, ex deputato leghista e attuale presidente di Ferrovie Nord Milano; il capo della segreteria di Maroni, Giacomo Ciriello, e Mara Carluccio, ex collaboratrice del governatore leghista.
Per lo stesso reato, a cui si aggiunge anche l'accusa di turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente per un secondo filone d'indagine, risulta indagato lo stesso Maroni.
Stando all'inchiesta condotta dal Pubblico ministero (Pm) Eugenio Fusco, Maroni ha imposto che Maria Grazia Paturzo (non indagata), con la quale, secondo il pm, aveva una "relazione affettiva", fosse inserita nella delegazione della Regione Lombardia per un viaggio a Tokyo nel 2014 nell'ambito del World Expo Tour e che fosse spesata da Expo. Da qui, secondo l'accusa, le presunte pressioni su Malangone, e l'accusa di induzione indebita contestata al dg e al leghista.
"Non emerge in alcun modo agli atti - scrive tra l'altro il Gup - quale apporto la Paturzo avrebbe potuto offrire alla delegazione in Giappone". E la rinuncia di Maroni al viaggio, quindi, secondo il giudice è una "conferma diretta del fatto che la partecipazione era legata esclusivamente al piacere personale del presidente".
Il gup sottolinea inoltre che "l'ingerenza" di Maroni nella scelta di Maria Grazia Paturzo "appare del tutto arbitraria ed esorbitante rispetto al potere conferitogli dalla sua qualità" di presidente della Regione. Ruolo che, si legge nelle motivazioni, "è stato strumentalizzato per ottenere quanto desiderato", cioè la "compagnia della Paturzo nel viaggio" a Tokyo.
Nel secondo filone d'indagine il boss fascioleghista del Carroccio è accusato di turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente perché secondo il Pm ha favorito l’assegnazione di un contratto di collaborazione con l’ente Eupolis alla sua ex collaboratrice Mara Carluccio. In questa tranche l’ex dg di Eupolis Alberto Brugnoli ha già patteggiato il 7 novembre una pena a 8 mesi di reclusione.
5 gennaio 2016