In Gran Bretagna come nella Germania di Hitler
Marchiate col rosso le porte delle case dei migranti
Aumentano abusi e violenze contro il profughi
Una recente inchiesta del quotidiano londinese The Times
lanciata in prima pagina sotto al titolo “L’apartheid dei richiedenti asilo nelle strade britanniche” denunciava che la società privata che si occupa su incarico del governo Cameron di fornire accoglienza ai rifugiati, compresi i migranti arrivati ultimamente dalla Siria, li faceva deliberatamente alloggiare in abitazioni con una porta rossa, affinché potessero essere identificati facilmente dall'esterno. La situazione era stata rilevata nel quartiere di Gresham a Middlesbrough, nel Nord della Gran Bretagna, dove i cronisti censivano almeno 155 case, sulle 168 case gestite dalla società privata e distinate ai profughi, con la porta verniciata di rosso.
La "facile identificazione" dei profughi ha portato di conseguenza un aumento di abusi e violenze nei loro confronti, denunciava l'Associazione Musulmani Britannici. Mentre l'inchiesta riportava denunce di migranti che raccontavano di porte imbrattate con escrementi o simboli dei nazisti del National Front, di insulti e minacce.
Non tutte le abitazioni con la porta rossa sono destinate ai richiedenti asilo, si difendeva la compagnia privata che prometteva di dipingere le porte tutte uguali e affermava di essere a conoscenza del problema dal 2012 ma non avendo ricevuto lamentele da parte dei richiedenti asilo aveva deciso perciò di non intervenire. Una giustificazione ipocrita dato che ovviamente i rifugiati non avevano denunciato abusi e violenze per paura di mettere a repentaglio la loro permanenza nel paese.
Anche l'amministrazione comunale lo sapeva ma non aveva mosso un dito. Eppure era evidente, come ha denunciato un parlamentare liberaldemocratico che la marchiatura delle porte delle case era “un segno di separazione che ricorda quello della Germania del 1930”. Un marchio identificativo e discriminatorio contro i richiedenti asilo come quelli usati nella Germania di Hitler contro gli ebrei.
Una volta scoppiato il caso, il ministro per l'Immigrazione, James Brokenshire, chiedeva una audizione urgente sulla situazione degli alloggi per richiedenti asilo nel Nord-Est e affermava che "mi aspetto gli standard migliori dai nostri appaltanti. Se riscontreremo prove di discriminazione nei confronti dei richiedenti asilo, agiremo immediatamente perché non tolleriamo questi comportamenti". Come se la politica del governo Cameron verso migranti e rifugiati fosse già quella del pugno di ferro, dei muri e dei respingimenti.
3 febbraio 2016