Viva la battaglia di Napoli per cacciare Renzi
Il PMLI è pienamente d'accordo con i manifestanti napoletani che si sono battuti contro la visita provocatoria di Renzi ed esprime la sua totale simpatia e solidarietà ai lavoratori, ai disoccupati, agli ambientalisti, agli studenti, ai centri sociali con alla testa i comitati di Bagnoli che coraggiosamente hanno tenuto testa alle violente cariche della polizia che ha fatto largo uso di manganelli, lacrimogeni ad altezza d'uomo e idranti.
Si è combattuto in piazza non solo contro il commissariamento di Napoli, un atto di imperio fascista del governo nazionale sul comune di Napoli, ma anche contro lo Sblocca Italia, il Jobs Act, la disoccupazione, il precariato, la macelleria sociale, la distruzione della Costituzione del '48, la devastazione ambientale, la cementificazione, l'inquinamento, la corruzione e le lobby ai danni dell'intero popolo italiano. Per questo sullo striscione di apertura del corteo c'era scritto “Napoli sfiducia il governo Renzi”.
Una battaglia sacrosanta che va appoggiata da tutte le forze politiche, sociali, sindacali, culturali e religiose democratiche, antifasciste e amanti della giustizia sociale.
Una battaglia che va condotta non solo nel parlamento e nei consigli comunali e regionali, ma soprattutto nelle piazze per cacciare il nuovo duce Renzi che sta ripercorrendo la strada di Mussolini in politica interna ed estera e completando il regime neofascista e presidenzialista preconizzato dalla P2, dove non era riuscito Berlusconi.
L'auspicio del PMLI è che l'esempio della battaglia di Napoli ispiri tutte le città d'Italia in modo da porre la parola fine di Renzi.
L'Ufficio stampa del PMLI
Firenze, 7 aprile 2016