Alle elezioni comunali di Varese del 5 giugno
Non votare i partiti borghesi al servizio dei capitalisti. Astieniti contro il capitalismo e per il socialismo

Documento dell'Organizzazione di Viggiù del PMLI
Domenica 5 giugno i varesini saranno chiamati alle urne per l'elezione del nuovo sindaco della città. Ci prepariamo così ad assistere all'ennesima passerella dei politicanti della destra e della “sinistra” borghese che chiederanno il vostro voto mettendosi in bocca parole vuote di cambiamento, "per una Varese più sostenibile, vivibile, e sicura". Uno di questi è il candidato del "centro-destra" Paolo Orrigoni, padrone dei supermercati Tigros, sostenuto dai maggiori partiti della destra cittadina (Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d'Italia, Movimento Libero) e dal presidente delle Regione Lombardia, il fascioleghista Maroni che si candida capolista nel tentativo di bloccare il processo di Milano che lo vede imputato per turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e induzione indebita per presunte pressioni per far ottenere un lavoro e un viaggio a Tokyo a 2 ex collaboratrici.
Diretto concorrente è l'avvocato renziano Davide Galimberti, sostenuto dal PD e alcune liste civiche fiancheggiatrici, la candidatura e la possibile vittoria di Galimberti sul candidato della destra borghese è vissuta con interesse, in quello che da vent'anni è considerato un “feudo” della Lega Nord, anche dai vertici nazionali del PD; ne è la prova l'arrivo in città il 7 maggio della ministra Elena Maria Boschi per sostenere la sua candidatura di Galimberti.
A sinistra del PD troviamo la lista “La sinistra per Varese futura” formata da PCDI, Rifondazione comunista e SEL che schierano l'architetto ed ex ufficiale dell'Arma dei carabinieri Flavio Pandolfo.
Altre liste in campo sono: “Lega Civica-Malerba Sindaco”, il cui candidato l'ultra liberista Stefano Malerba fu il primo nome proposto come possibile candidato sindaco del "centro-destra", poi scalzato da Orrigoni; Francesco Martello candidato della lista di estrema destra “Riva Destra–Fronte nazionale per l'Italia”, già promotore nel settembre 2015 di una disgustosa campagna omofoba contro la cosi detta teoria Gender; Andrea Badoglio della lista “Varese Civica”.
Nessun candidato per il Movimento 5 stelle che, lacerato da dissidi interni sulla scelta del candidato sindaco, non ha presentato nessuna lista elettorale.
Al di là dei diversi schieramenti in campo, è sotto gli occhi di tutti come i sindaci e le giunte di destra rappresentate dal blocco fascioleghista che si sono succedute negli anni, ultima quella del neopodestà Attilio Fontana, non abbiano fatto nulla per migliorare i diritti ed i servizi sociali, le condizioni delle periferie e dei quartieri popolari, fermare l'emorragia occupazionale sempre più grave nella città soprattutto tra le donne col tasso di disoccupazione femminile al 10,9% il più alto della Lombardia. Non c'è da nutrire alcuna fiducia nemmeno nelle cosiddette liste di “sinistra” le quali, una volta al governo delle città (esempi concreti le giunte “arancioni” Pisapia a Milano e De Magistris a Napoli sostenute dai partiti falso comunisti) si sono dimostrate al pari delle giunte di destra, tra scandali giudiziari, politiche a vantaggio della più selvaggia speculazione capitalista e feroce repressione a colpi di manganello contro lavoratori, disoccupati, comitati di lotta per il diritto alla casa, ecc.
Questi partiti così come le istituzioni rappresentative borghesi, di cui fanno parte i consigli comunali, sono le coperture “democratiche” della dittatura borghese e la loro funzione è quella di carpire il consenso elettorale e il sostegno del popolo, illudendolo che il suo voto può incidere sulle scelte governative e può migliorare le proprie condizioni.
Il PMLI, nemico acerrimo della borghesia e del capitalismo, combatte tutte le liste borghesi in corsa, comprese quelle che si pongono a sinistra del PD, perché anch'esse sono al servizio del capitalismo e invita l'elettorato a fare altrettanto non votandole.
Ma la scelta astensionista non deve essere generica e fine a se stessa. Essa va trasformata in un voto politico cosciente dato al PMLI e al socialismo, appoggiando la proposta di creare in ogni quartiere, in contrapposizione alle istituzioni rappresentative borghesi, le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo nella forma dei Comitati popolari e delle Assemblee popolari basate sulla democrazia diretta e con rappresentati revocabili in qualsiasi momento dalle assemblee popolari territoriali. Compito dei Comitati popolari è quello di guidare le masse, anche se non fanno parte delle Assemblee popolari, nella lotta politica per strappare al potere centrale e locale opere, misure e provvedimenti che migliorino le condizioni di vita e che diano alle masse l'autogestione dei servizi sanitari e sociali e dei centri sociali, ricreativi e sportivi di carattere pubblico.
Il PMLI rilancia inoltre alcune delle rivendicazioni principali che muovono la propria azione politica e invita le masse lavoratrici e popolari varesine, compresi i migranti, anche se d'accordo solo con alcune di esse, e indipendentemente dalla loro collocazione politica e partitica, salvo la pregiudiziale antifascista, a battersi sul terreno della lotta di classe e di piazza per strappare ai futuri rappresentati della borghesia che si insedieranno a palazzo Estense una serie di rivendicazioni politiche, economiche e sociali:
LAVORO
Varare un concreto piano occupazionale per il territorio comunale, con risorse concrete per il diritto fondamentale a un lavoro stabile, a salario intero, a tempo pieno e sindacalmente tutelato.
Interventi per salvaguardare le fabbriche a rischio di chiusura, fino all’espropriazione.
Assunzione di nuovo personale a tempo indeterminato nel pubblico impiego e nella pubblica amministrazione per reintegrare il turn-over e adeguare gli organici alle necessità di servizio.
ARTIGIANI E COMMERCIANTI
Messa a disposizione, da parte del comune di immobili di proprietà pubblica da affittare a prezzo politico per iniziative e attività artigianali, turistiche e di piccolo commercio, fiscalmente incentivate, al fine di evitare l'abbandono e il degrado dei quartieri popolari.
Semplificazione delle pratiche e incombenze amministrative, contabili, fiscali e burocratiche.
CASE E INFRASTRUTTURE
Rilanciare l'edilizia popolare e pubblica. Il comune deve requisire le case sfitte da oltre un anno, i locali dismessi e inutilizzati e i palazzi nelle medesime condizioni destinare, dopo i necessari lavori, alle famiglie sfrattate e senza casa.
Riqualificazione dell'ex caserma Garibaldi lasciata da anni al completo degrado e sua riconversione in spazio pubblico promuovendo una consultazione tra le masse popolari per stabilirne la nuova destinazione d'uso.
GIOVANI
Creazione di centri giovanili autogestiti, di strutture sociali, ricreative, culturali e sportive pubbliche da dare in gestione direttamente e gratuitamente ai giovani.
Trasporti pubblici e gratuiti per i giovani senza lavoro e gli studenti.
MIGRANTI
Prevedere presso le scuole pubbliche, in orari extra scolastici ed extra lavorativi, corsi di lingua italiana gratuiti per immigrati adulti.
Organizzare incontri pubblici, nelle piazze e nei quartieri popolari, per favorire la fraternizzazione e la socializzazione tra le varie comunità straniere e quella italiana.
LGBT
Parità di diritti e trattamenti sociali, economici e fiscali per le coppie di fatto, sia eterosessuali che omosessuali.
Diritto, anche per le famiglie di fatto, comprese le coppie omosessuali, lesbiche, transessuali, di accedere ai bandi di concorso per l'assegnazione delle case popolari.
ANTIFASCISMO
Nessuna piazza, strada o spazio pubblico comunale dev'essere concessa ad organizzazioni di matrice nazista e fascista, sciogliere tutti i gruppi fascisti e chiudere i loro covi.
Lottiamo per la vittoria dell'astensionismo anticapitalista e per il socialismo! Creiamo le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo!
Solo il socialismo può cambiare l'Italia, dare il potere politico al proletariato e consentire che i comuni siano governati dal popolo e al servizio del popolo!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!

11 maggio 2016