Obama autorizza la ripresa degli attacchi ai talebani

 
Il comandante delle forze americane in Afghanistan, il generale John Nicolson, potrà decidere di far intervenire i marines a sostegno dell'esercito del governo fantoccio di Kabul solo "in quei casi in cui il loro impiego può rendere possibili effetti strategici sul campo di battaglia". La decisione della Casa Bianca si può tradurre come un intervento ammesso in caso lo scontro con la resistenza talebana abbia importanza strategica ma resta il fatto che rappresenta l'escalation verso un maggiore impegno delle forze di occupazione dell'imperialismo americano in Afghanistan; o meglio come l'ennesima marcia indietro del presidente Barack Obama che nel corso del suo doppio mandato ha annunciato più volte il ritiro delle forze Usa dal paese e se lo è rimangiato a fronte dell'impossibilità del governo fantoccio non solo di prendere il controllo del paese ma nemmeno di reggere i colpi della resistenza con le proprie forze.
Il Pentagono ha tenuto a precisare che una maggiore possibilità di intervento non vuol dire il via libera ai bombardamenti in Afghanistan, una posizione ipocrita dato che nulla ha fermato gli illegali bombardamenti coi droni sulle regioni pachistane confinanti l'Afghanistan occupato a caccia dei leader della resistenza.
L'ultimo ritiro delle forze Usa annunciato dalla Casa Bianca e in parte praticato era quello alla fine del 2014; i soldati presenti nel paese sono quasi diecimila, al netto dei mercenari, e dovrebbero ridursi a quasi la metà entro il 2017.
Dall’inizio del 2015 il contingente rimasto nel paese era chiamato formalmente a intervenire, su decisione del suo comandante, per aiutare le forze speciali afghane contro i Talebani. Nel corso di questi "aiuti" si è verificato nell'ottobre scorso a Kunduz il bombardamento dei caccia americani sull'ospedale di Medici senza frontiere, causando 43 morti. Con le nuove direttive di Obama i marines ora potranno compiere ufficialmente operazioni sul terreno a sostegno dell'esercito governativo, quelle che probabilmente già fanno o che fanno sicuramente le forze speciali e i mercenari.

15 giugno 2016