Grande e importante vittoria dell'astensionismo alle comunali di Cosenza
Una chiara bocciatura per il governo Renzi e la giunta regionale Oliviero. Riconfermato al primo turno Occhiuto (FI)
Grande vittoria dell'astensionismo alle elezioni comunali di Cosenza del 5 giugno.
La diserzione dalle urne aumenta di quasi un punto rispetto alle amministrative del 2011 passando dal 27,8% al 28,7%, di gran lunga il primo "partito".
Storicamente l'affluenza è sempre maggiore alla amministrative rispetto alle regionali e europee, ma inferiore alle politiche. Questo spiega la flessione dell'astensionismo rispetto alle regionali del 2014.
Delegittimati tutti i partiti e i candidati del regime neofascista, in particolare il PD.
Riconfermato al primo turno il sindaco uscente Mario Occhiuto (FI), sfiduciato pochi mesi fa da parte di settori della sua maggioranza consiliare per effetto dell'accordo PD-NCD che poi non si è concretizzato in termini elettorali.
Con 24.332 voti su 55.588 aventi diritto Occhiuto guadagna sia rispetto al primo turno che al ballottaggio delle precedenti comunali, ma rappresenta una minoranza degli aventi diritto al voto, il 41,9%, a dimostrazione del fatto che l'elettorato cosentino non ha certo gradito il suo operato, il quale fra l'altro, potrebbe costargli l'ineleggibilità per effetto dell'accollamento di debiti personali alle casse comunali.
Batosta per il PD e il suo candidato Carlo Guccione, consigliere regionale e ex assessore al Lavoro nella prima mini-giunta regionale borghese, neofascista e filomafiosa del governatore Mario Oliverio defenestrata da "Rimborsopoli". Nonostante l'appoggio dei verdiniani capeggiati da Giacomo Mancini jr, raccatta solo 8.176 voti (il 19,81% sui voti validi, 14,1% sugli elettori) poco più dei 6.664 dell'ex sindaco Salvatore Perugini nel 2011, il quale però, non rappresentava l'intero "centro-sinistra" e non arrivò nemmeno al ballottaggio.
Il PD passa dai 3.332 voti del 2011 a 2.820 di oggi che rappresentano appena il 5% dell'elettorato cosentino, alla faccia della "vocazione maggioritaria" del partito unico della nazione fascista!
Male Enzo Paolini, che arrivò al ballottaggio del 2011 con parte del "centro-sinistra" e che questa volta aveva dalla sua l'appoggio della "dinastia" dei fratelli Antonio e Pino Gentile: si ferma al 7,73%.
Vero e proprio flop per Valerio Formisani candidato di SEL e dei falsi comunisti fermo al 4,2% che nonostante raccolga più del doppio dei voti delle liste collegate non riesce a eleggere nemmeno consigliere comunale.
Buon ultimo il Movimento 5 Stelle con il candidato massone Gustavo Coscarelli, fermo al 3,1% dei voti validi: 1.825, il doppio di quelli ottenuti dalla lista, ferma a 954. Ultimi, senza consiglieri, non riescono a drenare l'astensionismo. E meno male che erano sicuri di "vincere"!
La vittoria dell'astensionismo è tanto più importante se si considera che è in gran parte di sinistra ed è una chiara bocciatura anche per il governo del nuovo duce Renzi e per il governatore Oliverio.
Viva la vittoria dell'astensionismo alle comunali di Cosenza!
Creiamo le Assemblee Popolari e i Comitati Popolari!
Per Cosenza governata dal popolo e al servizio del popolo!
22 giugno 2016