È la prima sentenza della Corte che riconosce questo diritto
Via libera della Cassazione all'adozione da parte di coppie gay
Il 22 giugno la 1a Sezione civile della Corte di Cassazione ha accolto definitivamente la domanda di adozione di una minore da parte della partner della madre. Si tratta di un evento storico perché, riconoscendo l'adozione dei figli del partner in una coppia omosessuale (conosciuta come stepchild adoption) poi rimossa dalla legge sulle unioni civili, il massimo organo giudiziario dello Stato apre concretamente questa possibilità per le famiglie gay.
Il caso riguardava una bambina di ormai sette anni, nata nel 2009 in Spagna con la procreazione assistita eterologa. La donna compagna della madre, con la quale vive stabilmente da oltre 10 anni, aveva richiesto l'adozione. Accolta dal Tribunale dei minori di Roma nel 2014 e confermata dalla Corte d'appello nel 2015, contro la richiesta aveva fatto ricorso il procuratore generale Giovanni Salvi. La Cassazione si è quindi pronunciata affermando che l'adozione del figlio del partner omosessuale “non determina in astratto un conflitto di interessi fra il genitore biologico e il minore” e “può essere ammessa sempreché, alla luce di una rigorosa indagine di fatto svolta dal giudice, realizzi effettivamente il preminente interesse del minore”.
Arcigay tramite il segretario nazionale Gabriele Piazzoni ha salutato la sentenza come “un giorno di festa, in cui restituiamo lo schiaffo umiliante di chi voleva discriminare i nostri figli e le nostre figlie: per loro possiamo finalmente progettare un futuro uguale a quello di tutti gli altri bambini”. La presidente di Famiglie arcobaleno, Marilena Grassadonia, dal canto suo stigmatizza il comportamento del governo e del parlamento: “è una vittoria per i nostri figli e le nostre figlie ed è solo merito nostro esserci affidati ai giudici a fronte di una politica incapace di legiferare nell'interesse dei minori”.
A riconferma che lo stralcio della stepchild adoption non riflette i desideri delle masse ma è stato un'offesa ai diritti civili, frutto di un bieco calcolo politico del governo Renzi per non scontentare la destra clericofascista. Ora vanno riconosciute adozioni e riconoscimento dei figli alla nascita per tutte le coppie omosessuali.
29 giugno 2016