Rimosse le panchine che la stessa giunta aveva installato tre anni fa
Blitz di Pizzarotti (M5S) contro gli immigrati a Parma
Ha agito esattamente come le altre amministrazioni leghiste nel Nordest
Alla fine di agosto anche il sindaco di Parma Federico Pizzarotti del Movimento 5 Stelle (attualmente sospeso) si è letteralmente allineato, nella sua politica contro gli immigrati, alle più estremiste posizioni leghiste: ha infatti stabilito di far sparire venti panchine in cemento, peraltro posizionate dalla sua stessa giunta tre anni fa, durante la notte del 25 agosto dai giardini che si trovano nel piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di fronte alla stazione ferroviaria della città emiliana.
Ufficialmente il provvedimento è stato giustificato, con un tempestivo comunicato, con la finalità di contrastare il degrado, lo spaccio e le risse, e arginare così le proteste di residenti e commercianti, ma la realtà è ben diversa, perché anche in altre aree della città avvengono da tempo simili fenomeni di degrado senza che nulla di simile sia stato fatto, per cui è evidente che la rimozione delle panchine è stata dettata dalla volontà di impedire ai migranti immigrati che transitano in stazione di trovare uno spazio per dormire.
Peraltro, continua il comunicato del sindaco, le panchine divelte saranno ripulite e spostate in altre zone periferiche della città, imitando così la ben nota politica delle amministrazioni leghiste che puntano a salvaguardare la borghesia che vive nei centri storici e a scatenare nelle zone periferiche una guerra tra poveri, ossia tra proletari italiani ed extracomunitari.
A denunciare la mossa di Pizzarotti è stata, tra le prime, l’associazione Pane e Vita, che da anni opera nella città emiliana servendo pasti e offrendo aiuto ai più bisognosi, italiani e stranieri, in varie zone della città: in un comunicato l’associazione, dopo aver fatto un’attenta analisi del disagio sociale della città, scrive che quello del sindaco “non è il primo provvedimento che va nella direzione sbagliata: ricordiamo le coperte tolte ai senza tetto dalla municipale. Sono misure di facciata, si fa in modo che il problema si sposti altrove evitando di affrontare veramente la povertà e il disagio che aumentano
”.
Anche a Parma infatti la crisi economica che da anni ha investito il sistema capitalista si fa sentire in modo pesante, e la città è tra i comuni capoluogo che in Emilia-Romagna ospitano il maggior numero di migranti, conta 1.500 famiglie in attesa di case popolari e i dormitori sono pieni.
Il provvedimento di rimozione delle panchine ordinato da Pizzarotti, demagogicamente impegnato a ingraziarsi l’elettorato xenofobo e reazionario, ricorda quelli simili dell'ex sindaco leghista Giancarlo Gentilini, che a Treviso le eliminò vent'anni fa, e dell’attuale sindaco Massimo Bitonci di Padova, che ha fatto installare sulle panchine dei braccioli che impediscono di sdraiarsi, e del resto, senza contare i numerosi piccoli comuni e rimanendo nell’ambito dei capoluoghi di provincia, misure analoghe sono state adottate recentemente anche dal sindaco di Rovigo, il leghista Massimo Bergamin, e dall’ex sindaco di “centro-destra” di Cremona, Oreste Perri.
28 settembre 2016