I temi trattati da Scuderi ci fanno capire la nostra provenienza ideologica, politica e organizzativa e ci danno la tempra per lottare per il socialismo
Questa rubrica è a disposizione dei simpatizzanti, degli amici e degli alleati del PMLI, nonché delle lettrici e dei lettori de “Il Bolscevico” anticapitalisti e antifascisti che vogliono esprimere la loro opinione sul discorso di Scuderi “Da Marx a Mao”.
Gli articoli non dovrebbero superare le 3 mila battute, spazi inclusi. Grazie.
di Francesco Campisi, operaio – Belpasso (Catania)
Innanzi tutto volevo dire che il Comitato centrale del PMLI ha fatto benissimo a far coincidere la Commemorazione di Mao, nel 40° della sua scomparsa, con la visita del compagno Erne, inviato dal Partito (su incarico del nostro Segretario generale Giovanni Scuderi), in Cina, a Shaoshan, città natale di Mao per rendere omaggio al grande Maestro del proletariato internazionale e dei popoli oppressi, nonché a Pechino.
“È stato un atto doveroso che il nostro Partito non poteva lasciarsi sfuggire”. Una visita affettuosa che i compagni cinesi marxisti-leninisti avranno gradito in quanto rafforza l'internazionalismo proletario nella lotta all'ultimo sangue contro il capitalismo, l'imperialismo, il regime revisionista di Xi Jinping, per il socialismo in Cina e in tutto il mondo.
Per quanto riguarda, invece, il discorso del compagno Scuderi, Segretario generale del nostro amato Partito, devo dire che è stato straordinario per i temi che egli in modo magistrale ha trattato: il marxismo, il leninismo, il pensiero di Mao, il revisionismo, la concezione proletaria del mondo, capitalismo e socialismo, il governio Renzi, il Partito. Sono temi che non dobbiamo mai dimenticare, essi devono esser scolpiti nella nostra mente attraverso lo studio profondo e la riflessione, ci fanno capire la nostra provenienza ideologica, politica e organizzativa, ci danno la tempra per lottare per il socialismo e il comunismo, facendo mordere la polvere ai nemici del popolo come seppero fare nella pratica Lenin, Stalin e Mao. Ci aiutano a preservare il nostro Partito dal revisionismo, a renderlo unito e compatto nella lotta rivoluzionaria contro i nemici di classe, ci fanno capire cosa significa acquisire la concezione proleraria del mondo per trasmetterla al proletariato affinché la faccia sua, e lotti per se stesso per conquistare attraverso la rivoluzione il potere politico, senza farsi sviare neanche per un istante dalla concezione e dalla cultura borghese che porta acqua al mulino del capitalismo e dell'imperialismo e financo dalla teologia che altro non è che la stampella vigorosa del regime capitalista, in quanto predica l'interclassismo, la pace e la fratellanza tra ricchi e poveri, tra sfruttatori e sfruttati, il parlamentarismo, lo Stato al di sopra delle classi, la democrazia borghese, la misericordia, l'aiuto ai poveri attraverso l'elemosina e, dulcis in fundo, lo status quo.
Il marxismo-leninismo-pensiero di Mao racchiude in sé tutta l'esperienza di lotta di classe di Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao; abbiamo un arsenale che va dal socialismo scientifico di Marx ed Engels e applicazioni di esso che sono: la Comune di Parigi, il socialismo in Urss e quello della Cina di Mao.
Non preoccupiamoci se grazie ai traditori revisionisti abbiamo perso queste roccaforti. Non disperiamoci, dalle sconfitte usciremo più forti, riconquisteremo ciò che abbiamo perso.
Continuiamo a non demordere, applichiamo gli insegnamenti di Mao, conquisteremo il socialismo.
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
12 ottobre 2016