Conferenza stampa del PMLI assieme al Comitato Porto salvo di Ischia e al Centro Studi dell'Isola sul progetto di scempio del porto avallato dalla giunta De Luca
4.000 in piazza a Ischia contro i tagli regionali alla sanità
Il PMLI partecipa alla manifestazione e denuncia in un comunicato gli scempi della Regione nel porto

 
Dal corrispondente dell'Organizzazione Isola d'Ischia del PMLI
Circa 4.000 gli isolani che sono scesi di nuovo in piazza, il 14 ottobre scorso, invadendo il centro di Ischia a difesa dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali minacciati da ridimensionamenti e “riorganizzazioni” che, se andassero a buon fine come disegnato dal Piano Ospedaliero Regionale e dall’Atto Aziendale della Na2 Nord, restringerebbero ulteriormente i livelli di assistenza sull’isola, già falcidiati negli anni precedenti.
All’appello alla mobilitazione del Comitato Unitario per il Diritto alla Salute (Cudas), hanno risposto in molti: il Forum del Terzo settore, l’Assoforense, l’Associazione Libera, la Fidas-Advs, Associazioni di volontariato, Rappresentanze sindacali, Comitati, anche di quartiere, la Diocesi di Ischia col Vescovo Pietro Lagnese, i volontari della Protezione civile, una folta rappresentanza di tutte le Bande musicali isolane e diversi ciclisti. Foltissima, grazie agli incontri informativi del Cudas nei giorni scorsi nelle scuole, la presenza di insegnanti e studenti degli istituti superiori, che hanno animato la manifestazione con slogan, canzoni, musica e striscioni e tanti ischitani di ogni età dalle più diverse parti dell’isola. Non sono mancati i diretti interessati come gli utenti della salute mentale tra i primi a fare le spese sulla loro pelle perché si sono visti privare di quasi tutti i livelli di assistenza di cui godevano fino a pochi anni fa.
Il corteo si è progressivamente ingrossato lungo il percorso nell’intero centro di Ischia, bloccando il traffico per buona parte della mattinata. Vi sono state dimostrazioni di solidarietà e di condivisione da parte dei commercianti che hanno abbassato le serrande, degli automobilisti e dei tanti turisti .
L’imponente manifestazione è solo una tappa della battaglia che impegna tutta la popolazione dell'isola in difesa del diritto alla salute che i vari De Luca e compari continuano a negare.
Il PMLI è sceso ancora una volta in piazza a fianco della popolazione. Attenzione e rispetto per il comunicato dell’Organizzazione isolana del Partito, pubblicato dalla stampa locale: i quotidiani “il dispari” e “il golfo”, le emittenti “teleischia” e “isolaverdetv”, il blog “quischia”. Il comunicato è stato utilizzato come volantino e distribuito durante il corteo. Una buona occasione per far conoscere a molti giovani il PMLI. Molte domande, dubbi e, complessivamente, interesse: un lavoro difficile in una società che ci imbavaglia e dove gli spazi politici devono essere conquistati con forza e tenacia, soprattutto nel rispetto delle indicazioni date dal compagno Scuderi durante l’ultima manifestazione a Firenze per il 40° della scomparsa del compagno Mao.
Anche per la questione dei pontili nel Porto il PMLI ha emesso un comunicato che ha ripreso i precedenti documenti e ha ribadito la posizione dei marxisti-leninisti contro lo scempio favorito dalla Regione. In esso l’Organizzazione isolana denuncia gli esempi di malcostume e di politica clientelare che stanno devastando un Porto che appartiene alla collettività. Il 13 ottobre durante un’affollata conferenza stampa aperta al pubblico, il rappresentante del PMLI, compagno Gianni Vuoso, ha ricordato che il pontile che la Regione intende costruire nel Porto, è un mostro di oltre 220 mq. di cemento armato, con una vela in alluminio e cemento alta ben 6 metri, con quadri luminosi ed un impatto ambientale di vaste dimensioni. Non solo, ha ricordato che il progetto è stato redatto dall’architetta Di Fiore e sottoposto al vaglio di suo marito, Maurizio Pinto, funzionario regionale addetto alle problematiche marittime, un’operazione che dovrebbe essere ora realizzata con l’avallo del renziano governatore-“sceriffo” Vincenzo de Luca!
Infine, ha denunciato il comportamento di una Sovrintendenza che spesso ha impedito la realizzazione di una semplice finestrina ma qui autorizza, con la complicità della commissione ambientale del Comune d’Ischia, uno scempio in un luogo come il Porto, sottoposto ad ogni vincolo ambientale! Da qui la proposta di essere pronti non solo ad una mobilitazione che impedisca l’eventuale inizio dei lavori ma anche a chiedere che i mezzi di informazione nazionali, stampa e video, si interessino alla questione denunciando l’abuso, il degrado e la vergogna di amministrazioni clientelari e scellerate.

19 ottobre 2016