Combattivo corteo antifascista nel centro città
Migliaia a Napoli dicono NO alla controriforma Renzi-Boschi
Manganellati i manifestanti, tra cui donne e bambini, che volevano occupare la sede provinciale del PD

Dal corrispondente della Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli
Venerdì 18 novembre si è svolta una bella, colorata ma soprattutto combattiva manifestazione a Napoli organizzato dal Comitato per il NO cittadino contro la “riforma” costituzionale proposta dal nuovo duce Renzi e della sua fida Boschi, ministro per le riforme costituzionali. Un corteo che ha visto in prima fila giovani dei centri sociali (tra cui “Lido Pola”, “Iskra”, “Magnammece 'o pesone”, “Zero 81”, “Scugnizzo liberato”, “Mensa occupata”) e disoccupati organizzati che hanno partecipato assieme agli studenti medi ed universitari, i docenti, i “sindacati di base” Usb e Cobas scuola uniti per gridare il NO di Napoli alla controriforma piduista e fascista.
Partiti alle 9,30 da piazza Garibaldi, per poi attraversare piazza Cavour e giungere a piazza Matteotti, circa 2000 manifestanti hanno invaso pacificamente le vie della città recandosi con striscioni contro Renzi e con tante bandiere rosse in piazza del Plebiscito davanti alla Prefettura di Napoli, dove in presidio, con interventi e slogan per il NO del 4 dicembre hanno infuocato la Piazza sino alle 14,30.
Da rilevare che mentre il corteo avanzava in mattinata, nella centralissima via Toledo alcuni attivisti dei movimenti dei disoccupati organizzati e Comitati per il diritto alla casa e contro gli indiscriminati sfratti “occupavano” simbolicamente la sede provinciale del PD per circa un’ora, finché la direzione del partito neoliberale non ha pensato di far reprimere di lì a poco l’“occupazione” rifuggendo dal confronto con i manifestanti ma chiamando le “forze dell’ordine”. “Più di trenta agenti - si leggerà in un comunicato dei manifestanti - hanno spintonato, minacciato più di sessanta persone, tra cui donne e bambini, mettendo in stato di fermo un attivista che si trovava pacificamente all'esterno, rilasciato subito dopo. Constatiamo ancora una volta una gestione autoritaria e repressiva dell'ordine pubblico non degna di un paese civile". Agli occupanti e ai manifestanti la nostra piena solidarietà militante.
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23 novembre 2016