Augurandosi di risultare gradito e utile a “Il Bolscevico” e ai suoi lettori, Giuseppe da Patti (Messina) ci ha inviato a mo' di satira rossa questa intervista immaginaria (ma non troppo) tra il ministro di polizia Minniti e un giornalista de “l'Unità”. Noi ci auguriamo che a questa seguano altre rosse satire (sotto forma di vignette, fotomontaggi, corsivi, ecc.) dello stesso autore e di quanti vorranno cimentarsi in questo genere. Ecco perché abbiamo inaugurato questa nuova rubrica.
Minniti: “Il mio decreto? Finalmente qualcosa che farà contenti sbirri e leghisti”
Un giornalista de “Il piccolo-stronzo-borghese quotidiano” ha avuto occasione di intervistare il ministro Marco Minniti in occasione dell’approvazione alla camera del decreto legge sulla pubblica sicurezza che porta il nome suo e quello del ministro Orlando, chiamato appunto decreto Minniti-Orlando. Noi siamo entrati in possesso della registrazione, e quella che ne segue ne è la trascrizione.
Intervistatore
: “Ministro, cominci con un illustrazione sintetica del suo decreto”
Minniti:
“Molto semplice compagno …”
I:
“Come scusi? M’ha chiamato compagno?”
M:
“Ah già scusi … io non sono più nella FGCI e lei non è un giornalista de “l'Unità”. O:
si? Tutti questi cambiamenti sono difficili da tenere a mente”
I:
“No, sono de “Il piccolo-stronzo-borghese quotidiano” e neanche la gente che ci sta dentro ricorda più cosa siano esattamente la FGCI e “l'Unità”.
M:
“Benissimo! Sarà proprio uno di quelli a cui piacerà la riforma”
I:
“Dice?”
M
: “Sicuro. Mi dica, si è mai sentito minacciato come adesso, con tutti questi crimini in aumento?”
I:
“Veramente negli ultimi anni i crimini in Italia sono in calo … e comunque le faccio io le domande”
M:
“Mica le ho chiesto dei dati statistici, le ho chiesto se ha una percezione di insicurezza”
I:
“Boh … forse un po’. Ma che c’entra?”
M:
“Non ci arriva “piccolo-stronzo-borghese”? Eppure dovrebbe capirlo meglio degli altri. Se la gente si sente insicura, come vogliamo che sia, avremo una scusa per trasformare sindaci in sceriffi, recludere migranti nei lager … ops, volevo dire CIE o comunque in centri d’accoglienza con sbarre alle finestre,imporre DASPO, fogli di via ed altre misure preventive a militanti ed attivisti vari (devo dire che gli stadi sono stati un buon terreno di prova), aumentare la presenza di Forze dell’Ordine … e allora altro che “Unici stranieri gli sbirri nei quartieri” … gli faremo il culo a quelle zecche!”
I:
“Zecche? Ma mi sta per caso diventando leghista?”
M:
“Piddino, leghista … mi trovi le differenze. Sarebbe come dire “voucher” e “lavoro nero” cercando di intendere cose diverse”
I:
“E mi dice queste cose così, senza un minimo di paraculismo? Ammirevole. E i suddetti leghisti come hanno preso il suo decreto?”
M:
“Mi chiede come lo hanno preso? Erano felicissimi. Mi hanno pure organizzato una grigliata a sorpresa al senato. Finalmente con questo decreto sono riuscito a fare contenti Salvini e i suoi amici sbirri. Durante la grigliata mi si è avvicinato e mi ha detto: “Meno male che ti considerano di sinistra. Se lo proponevo io questo decreto mi linciavano.”
I:
“Lei non ha proprio peli sulla lingua. Non so se esserne contento o dispiaciuto.”
M:
“Perché dispiaciuto?”
I:
“Beh, diciamo che non penso di poter scrivere sul giornale tutto quello che mi ha detto. Facciamo tanto i “non-allineati” ma anche noi abbiamo dei padroni da non scontentare.”
M:
“Oh, ma non si preoccupi. Li vede quei bestioni con la testa rasata davanti all’ingresso? Sono due agenti dei servizi segreti. Se lei dopo la fine dell’intervista non cancellerà il file audio dal cellulare su cui sta registrando l’intervista e non ne scriverà una versione “edulcorata” … beh, ha presente quel tossico di Stefano Cucchi? A confronto suo lui sembrerà Brad Pitt nei suoi anni migliori.
I:
“Uhmm … capisco. Sembrano simpatici”
M:
“Lo sono. Li abbiamo reclutati direttamente tra i nostri amici di Casapound.”
I:
“Si sta divertendo a farmi rivelazioni scottanti una dopo l’altra che tanto non potrò scrivere, vero?”
M:
“Abbastanza. Mi ha ispirato il titolo del suo giornale.”
I:
“Piccolo-stronzo-borghese quotidiano”?
M:
“Già. Lo sono anch’io ma in misura molto maggiore.”
I:
“Borghese o stronzo?”
M:
“Ritorniamo al discorso di prima: è inutile che cerca di usare due parole con un significato diverso quando in realtà sono praticamente sinonimi”
I:
“Questa intervista sta cadendo nel ridicolo. Era meglio se andavo da Padoan a chiedergli se aveva in mente di attuare delle misure preventive contro l’aumento della povertà”
M:
“AHAHAHAHHAHAHAAHAHAHAH … Ma allora oltre a essere piccolo e stronzo è anche cretino. Dopo questa conversazione non è ancora arrivato a capire che con me e Gentiloni al governo, in Italia di preventivo c’è solo la polizia?”
I:
“Molto rassicurante. I miei lettori ne saranno contenti.”
M:
“ Spero che questo incontro l’abbia soddisfatto”
I:
“Sicuramente non è stato noioso.”
26 aprile 2017