Pescia (Pistoia)
Arrestato il sindaco Giurlani (PD) per peculato
Spese ingiustificate come I-pad e cellulari, cappotti e buoni benzina
Dal nostro corrispondente per la Toscana
Ancora un altro arresto nella “squadra” politica del PD. Questa volta è toccato al sindaco di Pescia (Pistoia) Oreste Giurlani. Con l'accusa di peculato Giurlani è agli arresti domiciliari. Oltre a ricoprire la carica di sindaco era vicepresidente dell'Anci della Toscana con delega alla montagna.
Dall'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza risulta che costui ha sottratto 570mila euro tra il 2012 e il 2016 all'Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, di cui è stato presidente tra il 2005 e il 2016) per versarli proprio conto corrente. Da assessore o sindaco ha contribuito a un buco di bilancio pari a 2,4 milioni di euro.
Giurlani si trattava bene con i soldi dei contribuenti e tra le spese ingiustificate troviamo cappotti del valore di 680 euro l'uno, ma anche cellulari, I-pad di ultima generazione, materiale sportivo e un numero incredibile di chilometri percorsi per ottenere i rimborsi benzina, fino a picchi di 15.000 euro il mese. Ma anche spese senza giustificativo come pagamenti a proprio favore per 433.000 euro.
Le indagini hanno anche registrato consulenze private effettuate sempre da Uncem per oltre 140.000 euro con incarichi autoconferiti e che coinvolgono anche accertamenti su uffici pubblici e residenze private tra Firenze e Pistoia.
Giurlani si laurea in giurisprudenza, fa parte dei “Cristiano Sociali” e si colloca nel “centro-sinistra”. Diviene consigliere comunale a Pescia dal 1993 al 2001. È in questo periodo che tesse il rapporto con le Comunità montane e dal 1997 al 2000 viene nominato assessore della Comunità montana dell'Appennino Pistoiese. Tra il 2002 e il 2004 è assessore e vicesindaco in provincia di Lucca e poi sindaco dal 2004 al 2013. Ma è nell'Uncem che cerca di farsi spazio e fino al 2005 ne è vicepresidente, successivamente presidente. Proprio di questo Ente fa la sua “gallina dalle uova d'oro”. Poi arriva l'occasione delle primarie del PD a Pescia, la sua città, nella quale è conosciuto anche per l'attività all'interno della Croce Rossa.
Viene eletto sindaco di Pescia presenziando ogni minimo evento o festa paesana che documenta rigorosamente sulla sua pagina di Facebook
la cui immagine del profilo vede Giurlani con dietro un manifesto che riporta a grandi caratteri parole come “trasparenza, interesse di tutti, verità....”.
In occasione della campagna elettorale per Pescia, nel 2014, i punti cardine del suo programma erano “Verità, equità, trasparenza”.
La verità è che questa è l'ennesima riprova di una società capitalista e borghese corrotta e menefreghista dei reali interessi del proletariato e delle masse popolari.
Un sistema che va abbattuto, sfiduciato e delegittimato anche elettoralmente attraverso l'astensionismo per il socialismo.
7 giugno 2017