I movimenti per la casa contestano la Raggi
Ingannati, sfrattati e manganellati: è la sorte che la sindaca Virginia Raggi ha riservato alle migliaia di famiglie romane e migranti che da anni si battono per ottenere il sacrosanto diritto alla casa.
Fin dal suo insediamento in Campidoglio i movimenti per la casa le avevano chiesto di mantenere fede alla sue promesse elettorali. Invece la Raggi minaccia “tolleranza zero contro le occupazioni”, come è già successo diverse volte nel corso degli ultimi mesi a suon di manganellate e arresti anche a danno di donne, bambini e persone disabili come è successo all'alba del 24 agosto scorso durante lo sgombero delle 800 persone che occupavano l'edificio di via Curtatone di proprietà del fondo d’investimento Omega che fa capo al colosso finanziario Idea Fimit sgr a sua volta controllato da Intesa-S.Paolo.
Il 30 agosto, al termine dell'incontro in prefettura inerente proprio lo sgombero di Via Curtatone e le violente cariche della polizia di Minniti in Piazza Indipendenza contro donne e bambini inermi, la Raggi al suo rientro in Campidoglio è stata duramente contestata dai movimenti per la casa al grido di "vergogna vergogna", "casa subito", "i poveri sono tutti fragili. Dove sono i soldi stanziati dalla Regione?".
"La posizione del Comune è molto chiara - ha rincarato la Raggi - noi dobbiamo dare priorità a chi aspetta una casa da decenni, dobbiamo accogliere le cosiddette fragilità (anziani, mamme e bambini). Alle persone che in questo momento sono per strada è stato offerto un aiuto che è stato rifiutato, noi continueremo a offrire questo genere di aiuto. Nel frattempo lavoriamo al tema dell'emergenza abitativa anche con la Regione, ma deve essere chiaro che il percorso non può deviare dal corso della legalità".
“Ordine, legalità, pulizia e sicurezza” contro i senzatetto e tutela degli interessi delle banche e dei grandi gruppi immobiliari e finanziari, a suon di manganellate.
Altro che “democrazia partecipata”; altro che Roma, “fiore all'occhiello” del sistema di governo 5 Stelle!
La verità è che la giunta Raggi si pone in chiara continuità con le consigliature precedenti e il grande verminaio di “Mafia Capitale”. Anzi è anche peggio dal momento che non vuole nemmeno dare seguito alla delibera che definisce una serie di interventi per il diritto alla casa e stabilisce che il 30% delle assegnazioni venga riservato agli occupanti che ammontano ad almeno 10 mila persone, stando alle stime più prudenti.
In risposta alle provocatorie affermazioni della Raggi la Federazione romana del sindacato Usb ha diffuso un comunicato in cui fra l'altro si afferma che: “È sconcertante vedere una giunta che aveva saputo intercettare le aspettative di centinaia di migliaia di romani su un programma che prevedeva la salvaguardia del carattere pubblico delle aziende, il sostegno alle periferie, una forte attenzione al diritto alla casa, una politica di reale inclusione, produrre adesso questo autentico voltafaccia”. Perciò, concude il comunicato, invitiamo a partecipare con maggiore vigore allo sciopero cittadino indetto per il 29 settembre prossimo.
6 settembre 2017