Una misura fascista sulla pelle e sulla salute delle lavoratrici e dei lavoratori
Giro di vite sulle visite fiscali
Ispezioni concentrate in prossimità delle festività e dei fine settimana
Col pretesto di "uniformare e migliorare l'efficienza del sistema degli accertamenti e abbattere l’assenteismo mascherato per malattia” entro settembre scatterà un nuovo giro di vite sulle malattie degli impiegati pubblici.
Lo ha annunciato il presidente dell'Inps Tito Boeri il quale ha assicurato che entro la fine del mese sarà istituito il famigerato Polo unico per le visite mediche di controllo che pone in capo all’Inps la vigilanza completa anche sui lavoratori pubblici introdotto dalla controriforma Madia e ripetutamente auspicato nei successivi decreti e atti d'indirizzo ministeriali.
Fino a oggi l’Inps effettuava le visite fiscali sia d’ufficio che su richiesta del datore di lavoro solo a carico dei lavoratori privati; mentre per i lavoratori pubblici ad agire d'ufficio erano le Asl e, solo su richiesta dell’amministrazione, l'Inps poteva effettuare una ulteriore verifica dello stato di malattia del dipendente. Sono escluse le forze armate, la polizia e i vigili del fuoco.
Boeri ha aggiunto che per il momento si partirà con percentuali di controllo analoghe a quelle del privato (5% dei certificati) per circa 300 mila visite l’anno ma ha assicurato che entro breve tempo conta di arrivare a regime con una soglia di almeno 500 mila controlli.
Molto soddisfatta si è detta anche la ministra della pubblica amministrazione, Marianna Madia la quale su Twitter ha affermato che “il Polo unico dell’Inps sulle visite fiscali garantirà un migliore impiego di risorse pubbliche” contro le “assenze reiterate e di massa”.
Le visite, ha spiegato il presidente dell’Inps: “saranno mirate puntando a colpire le situazioni di abuso.... Saranno concentrate nei giorni vicini al fine settimana e ai giorni festivi perchè sono quelli nei quali si accumulano più certificati... Saranno aumentati i medici (è previsto un nuovo bando per i medici esterni) e sarà previsto un sistema di bonus sugli accertamenti.... Sarà comunque un software molto avanzato a indicare quali dovranno essere le visite da fare.
In pratica il nuovo sistema prevede che l’Inps riceve telematicamente tutti i certificati di malattia, li elabora attraverso un algoritmo e sceglie gli eventi più probabilmente passibili di riduzione di prognosi. I controlli saranno più concentrati nei giorni nei quali le assenze sono mediamente più elevate come quelli vicini al fine settimana e ai giorni festivi ma si guarda anche alle storie personali dei lavoratori in malattia. Se il computer dà luce rossa si scatta la visita fiscale che sarà effettuata da una task force di medici esterni sguinzagliati su tutto il territorio nazionale. I controlli daranno ai medici fiscali anche l'opportunità di arrotondare il proprio stipendio ogni qualvolta pizzicheranno un “falso malato”. Non a caso il sistema prevede anche la possibilità di effettuare visite a ripetizione, anche più di una volta al giorno, costringendo quindi il lavoratore malato a essere sempre reperibile anche quando è già stato controllato e la sua prognosi è confermata.
L'atto di indirizzo con le linee guida Inps-sindacati prevede infatti per i medici "un'indennità oraria base di disponibilità e maggiorazioni proporzionate al numero di visite di controllo domiciliari e ambulatoriali ed eventualmente legate a specifici obiettivi".
Ma non è tutto. Perché Boeri e la ministra Madia hanno annunciato anche che a breve ci sarà uniformità di trattamento fra pubblico e privato anche per quato riguarda le fasce di reperibilità. Solo che questa volta, visto che il presunto “vantaggio” è a favore dei lavoratori privati saranno proprio questi ultimi a doversi “uniformare” alle fasce di reperibilità del pubblico.
Attualmente le fasce di reperibilità sono di sette ore per il settore pubblico e quattro per il privato. Boeri ha ribadito la “necessità di uniformare le fasce del privato con quelle del pubblico” ora sono 9-13 e 15-18 per il pubblico e 10-12 e 17-19 per il privato.
"Vorrei sottolineare il termine unico – ha detto Boeri presentando il nuovo sistema – questa iniziativa è molto importante, ci consente di garantire uniformità nei controlli. Oggi ci sono differenze sensibili tra pubblico e privato e anche all’interno del settore pubblico". "Ci attendiamo – ha detto ancora – di migliorare l’efficienza dei controlli".
La verità è che: “Il Polo unico e l'uniformità sui controlli” come hanno confessato Madia e Boeri “consentirà di fare economie di scala sia strategia di verifiche mirate” ma solo ed esclusivamente sulla pelle e la salute dei lavoratori.
6 settembre 2017