Un corteo combattivo organizzato da “sindacati di base” e Centri sociali
Migliaia a Napoli contro il G7
Il PMLI sfila con le sue rosse bandiere assieme ai migranti
Redazione di Napoli
Sabato 21 ottobre pomeriggio vi è stato un combattivo e colorato corteo contro i mastini imperialisti del G7 riuniti ad Ischia che ha avuto il suo concentramento a piazza Mancini vicino alla imponente statua di Giuseppe Garibaldi.
Un migliaio circa in un corteo organizzato dai Centri sociali e dai “sindacati di base” che hanno denunciato dall'altoparlante l’incredibile clima che si respira nell’isola di Ischia, con impossibilità di svolgere un corteo e una blindatura neofascista voluta dal governo Gentiloni. Massiccia la presenza delle “forze dell’ordine” del ministro dell’Interno Minniti, nuovo Scelba, che hanno assediato il corteo. Molto nutrita la presenza dei migranti soprattutto dell’Est e africani che denunciano le situazioni di gravissima povertà cui sono costretti, con difficoltà a reperire anche lavori di badante e di pulizie negli stabili e negli appartamenti. Presenti gli attivisti dell’ex Opg occupato, esponenti del Comitato per il diritto all’abitare, studenti, disoccupati organizzati riuniti nella sigla “7 novembre”, sindacalisti dell’Usb; c'era il comboniano Alex Zanotelli.
La manifestazione era aperta da uno striscione significativo: “No G7, per un mondo senza confini” cui seguiva lo slogan “Contro l'Europa dei muri e dell'Italia che ha paura dell'immigrato”. Cartelli contro il ministro Minniti, equiparato all’ex capo di Gladio Cossiga, significativamente ripreso con la “K”, e cartelli che invitano a “restare umani”, all’accoglienza e a respingere razzismo e xenofobia. Suonatori di tamburo, sventolio di bandiere e musica hanno accompagnato il bellissimo corteo che ha visto le varie realtà del territorio alternarsi al microfono.
Come pesci nell’acqua compagne e compagni della Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli del PMLI hanno partecipato al corteo tenendo alte le bandiere rosse del Partito e diffondendo volantini con la parola d’ordine contro il G7 imperialista. Molto buona l’accoglienza di studenti e disoccupati al nostro passaggio, ma soprattutto forte è stata l’unità con i migranti, specie africani, che hanno accolto con simpatia la nostra presenza dietro il loro striscione.
Il corteo è arrivato dinanzi alla Prefettura tra piazza Trieste e Trento e piazza del Plebiscito, concludendo in maniera militante la tre giorni contro il vertice internazionale imperialista. Una delegazione di manifestanti ha consegnato al prefetto di Napoli, Carmela Pagano, una lettera appello con le indicazioni delle emergenze, sia a livello locale che nazionale.
31 ottobre 2017