Nonostante il confinamente imposto al corteo dalle “forze dell'ordine”
Coraggiosa e riuscita manifestazione contro il vertice G7 a Ischia
Unità nella lotta tra PMLI, PRC e Verdi. In piazza compagni ischitani e napoletani del PMLI
Dal corrispondente dell'Organizzazione di Ischia del PMLI
I mastini del G7 imperialista ad Ischia, per mostrare i muscoli delle grandi potenze. È così che il PMLI ha “salutato” Minniti e i suoi compari di sette nazioni. Lo ha fatto con un manifesto apprezzato da tanti e condiviso da numerosi commenti sui social, che l’Organizzazione isolana del Partito ha provveduto ad affiggere in tutta l'isola e un volantino che è stato diffuso capillarmente.
Una manifestazione si è svolta il 19 ottobre in collaborazione con compagni del PRC, sotto gli occhi di centinaia di poliziotti che hanno invaso l’isola, hanno ridotto al minimo la mobilità degli abitanti e dei turisti, hanno imposto la chiusura di negozi, obbligato i pescatori a rinunciare al lavoro. Anche il mare intorno all’isola, infatti, è stato sorvegliato per quattro giorni, da navi da guerra e perfino da un sommergibile, e da centinaia di poliziotti in acquascooter, mentre vari elicotteri hanno controllato dall’alto il territorio, per giorni interi. Un esercito di duemila unità in perfetto assetto di guerra, che pare sia costato ben 30 milioni di euro, per difendere gli accordi delle sette potenze impegnate nel summit sul terrorismo. Un evento che certi hanno salutato con piacere perché sarebbe stato una buona opportunità per rinnovare l’immagine turistica di un’isola provata dal terremoto del 21 agosto. Il piacere maggiore è stato ovviamente registrato soprattutto dagli albergatori e dai ristoratori che hanno venduto vitto e alloggio alle “forze dell’ordine” e alle varie delegazioni.
Più realisticamente, il PMLI, insieme ai compagni di PRC ed ai Verde-Ambiente e Società, ha sottolineato in un comunicato (che “Il Bolscevico” ha pubblicato recentemente e che la stampa locale ha ampiamente ripreso), che non c’era bisogno di un summit del genere per la ripresa del turismo isolano, ma piuttosto di una programmazione di interventi essenziali per le popolazioni (viabilità, difesa dell’ambiente, depurazione delle acque, pulizia del paese), che la pubblicità mediatica sarebbe stata minima come è poi risultata, nella delusione di molti.
Significativa la giornata che ha visto sbarcare ad Ischia oltre un centinaio di manifestanti per dire, insieme agli isolani, No al G7. Una protesta concertata con la Questura che ha “concesso” lo sbarco di appena 200 persone e un corteo ridotto ad una strada periferica, lontana oltre un chilometro dalla cosiddetta “zona rossa”.
Ancora una volta l’Organizzazione isolana del PMLI, particolarmente attiva in questa occasione, ha denunciato la presenza di un numero spropositato di poliziotti che ha sbarrato ermeticamente la strada di accesso al paese, a chi è stato costretto ad occupare solo una piazza per lanciare slogan contro chi contribuisce a disseminare di morti il nostro mare, contro chi ospita i migranti in veri e propri lager, contro chi vorrebbe combattere il terrorismo continuando a scaricare bombe su civili, donne e bambini. Le forze antagoniste hanno scelto di rinunciare all’intero percorso “concesso”, perché praticamente utile solo al neopodestà del Comune d’Ischia ed alle “forze dell’ordine” di dimostrare che il diritto costituzionale al dissenso era stato rispettato!
Un comunicato stampa diffuso dall'Organizzazione isolana del PMLI e ripreso da molte testate, ha puntualmente commentato quanto accaduto. In particolare, (vedi testo integrale in questa stessa pagina) ha posto in evidenza il senso civile e democratico dei manifestati, ha sottolineato che forse sono rimasti delusi quanti si aspettavano quelle violenze e quella devastazione del territorio, che il clima di terrorismo psicologico alimentato ad arte, nei giorni precedenti, aveva pronosticato, tanto da indurre negozi e bar ad abbassare le saracinesche.
Da non trascurare un evento importante per noi marxisti-leninisti: per la prima volta, compagni della Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli del PMLI si sono uniti ai compagni sull'isola di Ischia. I compagni si sono distinti nello sventolare su tutti, la bandiera del Partito. Un dato simpatico e interessante, registrato al termine della manifestazione: turisti cinesi hanno chiesto di farsi fotografare insieme ai compagni, attratti dall’effige del maestro Mao stampata sulle magliette del PMLI.
31 ottobre 2017