A Rufina (Firenze) su iniziativa dellle Organizzazioni di Rufina e di Vicchio del PMLI
Entusiasmo tra i presenti alla celebrazione del Centenario della Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre
Dai corrispondenti delle Organizzazioni di Rufina e Vicchio del Mugello del PMLI
Sabato 4 novembre, una data non scelta a caso: nello stesso giorno in cui la classe dominante borghese in camicia nera celebra le sue Forze armate nell'anniversario della conclusione di quel vergognoso macello che fu la 1° guerra mondiale imperialista, le Organizzazioni di Rufina e di Vicchio del Mugello del PMLI hanno organizzato una importantissima iniziativa per celebrare il Centenario della gloriosa Rivoluzione Socialista d'Ottobre.
Il colpo d'occhio della sala della Casa del popolo di Rufina (Firenze), teatro dell'evento, è stato magnifico, con il rosso delle bandiere dei Maestri e del PMLI, i manifesti, sempre del PMLI, sia quelli generali dedicati ai cento anni dell'Ottobre, alternati quelli del proselitismo. E poi il banchino con l'organo del PMLI “Il Bolscevico” n° 39 in versione cartacea ad hoc per la ricorrenza, riportante tra l'altro l'importantissimo documento del Comitato centrale del PMLI, del 25 Ottobre 2017, dal titolo “Viva la Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre” e le varie opere edite dal PMLI nella collana “Piccola biblioteca marxista-leninista”. Il tutto secondo lo stile proletario rivoluzionario del Partito, che ha reso la sala irriconoscibile rispetto al disordine nel quale l'avevano ricevuta i compagni solo poche ore prima.
Dopo varie musiche e inni rivoluzionari ha preso la parola il compagno Franco Dreoni, Responsabile dell'Organizzazione di Vicchio del Mugello del PMLI che ha introdotto mettendo in chiaro sin dall'inizio che lo scopo dell'iniziativa era rendere il dovuto onore e omaggio all'Ottobre come merita, per quello che rappresenta per l'umanità, cioè l'evento che ne ha cambiato per sempre la storia. Obbiettivo intelligentemente capito in pieno dai partecipanti, anche da chi non concorda pienamente con il PMLI ad esempio per quanto riguarda l'astensionismo elettorale ed il giudizio sul ruolo storico di Trotzki.
Nel suo intervento, pubblicato integralmente a parte, Dreoni ha tra le altre cose sottolineato la preziosa opera svolta da “Il Bolscevico”, organo del PMLI, nello smascherare, con i suoi articoli, le menzogne che la classe dominante borghese sta propinando tramite i vari scribacchini al suo servizio.
Da registrare che a livello di stampa locale l'iniziativa di Rufina ha avuto una certa rilevanza mediatica sia sul settimanale “Il Galletto” del Mugello con un trafiletto riportato per tre settimane di seguito e soprattutto sul giornale on-line “OK Mugello” che oltre all'invito ha riportato, di sua iniziativa, stralci del documento del Comitato centrale del PMLI del 25 Ottobre e l'elenco delle varie iniziative che il Partito sta svolgendo per questo Anniversario ripresi evidentemente da “Il Bolscevico”. Da notare che detto giornale ha avuto la gentilezza di informarci della sua iniziativa nei confronti del Partito. Insomma, un atteggiamento che squarcia almeno a livello locale il buio mediatico a cui è sottoposto il nostro Partito, vista anche la censura completa del giorno prima subita dall'intervista rilasciata dal compagno Denis Branzanti, Responsabile del PMLI per l'Emilia-Romagna, di fronte al busto di Lenin a Cavriago (Reggio Emilia), alla trasmissione Tagadà
su “La7”, una censura offensiva e anticomunista che non ha precedenti.
Dopo la parola è passata al compagno Chiavacci, relatore ufficiale della serata.
Dimostrando e confermando la sua grande caratura politica egli ha fatto piena chiarezza sugli avvenimenti dell'Ottobre, cosa non da poco vista la confusione che propinano da sempre i revisionisti e i trotzkisti, chiarendo il ruolo avuto da Lenin e da Stalin, col primo che ne è stato l'artefice. Ha chiarito che con la restaurazione del capitalismo in Russia e Cina non è fallito il socialismo derivante dalla Rivoluzione d'Ottobre ma è fallito il revisionismo dei vari regimi che nel frattempo si erano instaurati in questi paesi. E poi il compagno ha dimostrato il valore attuale ai nostri giorni della Rivoluzione d'Ottobre che non è un avvenimento da relegare solo a quel contesto storico della Russia di un secolo fa. E qui entra in gioco il ruolo unico che il PMLI sta svolgendo in Italia lavorando per creare le condizioni e applicare la via dell'Ottobre al nostro Paese e squarciare le tenebre del capitalismo. Il tutto non su un piano puramente teorico ma strettamente correlato alla situazione attuale del nostro Paese ad iniziare dalla lotta contro il governo neofascista Gentiloni.
Pubblichiamo a parte l'intera relazione, che come tutti gli altri interventi e il video è stata calorosamente applaudita dai presenti.
Il video e gli interventi
Si è poi passati alla proiezione dell'attualissimo video realizzato dal PMLI 10 anni fa, in occasione del 90° della gloriosa Rivoluzione d'Ottobre, che ha entusiasmato i presenti, ricevendo molti complimenti.
In seguito sono iniziati gli interventi nei quali tutti quanti hanno espresso, in un modo o nell'altro, la piena soddisfazione al di là delle divergenze che alcuni potevano avere. Rompendo l'ordine cronologico degli interventi, riportiamo a grandi linee per primi gli interventi di due simpatizzanti del PMLI impegnati a pieno titolo e grande merito nell'organizzare l'evento. Entrambi sono stati pubblicati a parte. Il primo è stato di Massimo, lavoratore della scuola di Pontassieve, che ha fatto un interessantissimo parallelo tra la Costituzione sovietica del '36, nata grazie alla Rivoluzione d'Ottobre, che rappresentava il proletariato al potere, rispetto alla Costituzione Italiana del '48 che invece sta pienamente dalla parte del capitale. Il secondo, di Andrea, di Borgo San Lorenzo che oltre a fare un intervento di appoggio all'oratore, ha riportato l'esperienza di delegato RSU di un'azienda mugellana, dove sono peggiorate le condizioni di lavoro specialmente con il Jobs Act varato dal governo Renzi, con il precariato che sta dilagando. Dopodiché ha denunciato il rigurgito dei gruppi fascisti, che per lo scorso 28 ottobre hanno addirittura minacciato una nuova “marcia su Roma”. Lo Stato dovrebbe intervenire mettendoli fuori legge e applicando la legislazione in tal senso.
È intervenuto Mario Eustachio De Bellis, un insegnante romano in pensione, che si è detto marxista-leninista maoista, che ha avuto esperienze anche nel PRC e nel gruppo, a nostro avviso, sedicente marxista-leninista “Servire il popolo”. Egli conosce bene il PMLI e ne ha criticato l'astensionismo elettorale. Ha apprezzato e definito interessante il filmato, cosa che ci ha fatto molto piacere.
Il compagno Andrea Panari della Cellula “Nerina 'Lucia' Paoletti” di Firenze, ha tra l'altro rivolto una ferma critica all'opera di disinformazione che stanno facendo i mass-media borghesi riguardo all'Ottobre mentre ha rivolto un sincero apprezzamento all'iniziativa, ben accettato dagli organizzatori, che dalla presidenza hanno voluto sottolineare, oltre a ringraziarlo della sua partecipazione e dell'intervento, il ben noto attaccamento del compagno al Partito del proletariato per cui ogni sua parola pesa come un macigno.
Luigi, amico di vecchia data del Partito in Valdisieve con cui abbiamo portato avanti insieme battaglie sui temi ambientali ad iniziare da quella contro l'inceneritore di Selvapiana, ha dissentito circa la “demonizzazione” di Trotzki e sul ruolo importante che noi attribuiamo a Stalin. Pur apprezzando in generale l'iniziativa e riconoscendoci il merito di aver tenuto alta la bandiera dell'Ottobre.
Antonello, un lavoratore che conosciamo da tempo, con il quale abbiamo condiviso in passato delle battaglie comuni come quella in difesa dell'articolo 18 ad inizio anni Duemila, che abbiamo rivisito con molto piacere, ha chiesto delucidazioni sul perché le altre forze politiche non abbiano voluto fare un iniziativa unitaria, dopo che nei mesi scorsi gli avevamo prospettato questa possibilità.
Il compagno Chiavacci nelle conclusioni del dibattito ha toccato vari punti che meritavano un minimo di risposta, come la questione dell'astensionismo elettorale. Su Trotzki non si è dilungato limitandosi a trattare la questione delle critiche che Lenin rivolse nel suo cosiddetto “testamento” a Stalin. Il compagno ha ribadito che tali critiche erano sul carattere e non di sostanza a differenza di quelle prettamente politiche che lo stesso Lenin rivolse sempre in tale scritto a Trotzki che fu bollato di “non bolscevismo”. Ha anche ricordato che quest'ultimo voleva rimandare l'insurrezione a dopo il II Congresso dei Soviet, il che voleva dire temporeggiare, avvertire il governo provvisorio, rivelarne la data in anticipo (cosa che farà in seguito, per inciso, costringendo i bolscevichi con alla testa Lenin ad anticiparla rispetto alla data stabilita) e fare fallire la Rivoluzione socialista di Ottobre.
Un notevole impegno anche finanziario
È stata un'iniziativa di grande impegno per i compagni che hanno iniziato a lavorarci sin dall'inizio della primavera scorsa. Le due Istanze sono state impegnate nella propaganda, sia in modo congiunto che separatamente, specialmente nelle scuole superiori, all'istituto Balducci di Pontassieve, al professionale Chini e al liceo Giotto Ulivi di Borgo San Lorenzo e nei mercati, raccogliendo l'interesse della popolazione.
Un notevole impegno anche sul piano finanziario per le esauste casse delle due Organizzazioni, vista la stampa a proprio carico dei manifesti e dei volantini che annunciavano l'iniziativa, per le pubbliche affissioni oltre all'affitto della sala. Impegno capito in definitiva dai partecipanti che non hanno fatto mancare il proprio aiuto in tal senso con generose sottoscrizioni. Alcuni hanno preso materiale dal banchino, come “Il Bolscevico speciale” n° 39, libri con testi dei Grandi Maestri del proletariato internazionale come “L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato” di Engels e il dvd “Con Stalin per sempre”. Una serata iniziata col miglior auspicio grazie alle telefonate del compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, ai compagni Chiavacci e Dreoni, dalle quali hanno tratto un profondo incoraggiamento per svolgere al meglio i propri ruoli.
Le discussioni sono proseguite dopo la fine dell'iniziativa dove è stata espressa la grande soddisfazione da parte dei partecipanti, che sembrava volessero prolungarla il più possibile, anche dopo il brindisi alla grandiosa Rivoluzione d'Ottobre per il quale la compagna Norma, una preziosissima amica del Partito, che non finiamo di ringraziare, aveva preparato due deliziose torte, una con la scritta 1917 e una con 2017, dopo che si era sobbarcata anche l'incarico di sistemare tutte le bandiere da utilizzare in sala. La serata è stata allietata dalla presenza dei piccoli Stella e Juri, figli di Enrico Chiavacci e della simpatizzante attiva del PMLI Moira. Ella non ha fatto mancare il suo valido contributo malgrado i gravosi impegni familiari.
Nei partecipanti si leggeva in volto la gioia di aver celebrato il Centenario dell'evento che ha cambiato la storia del mondo che indicato agli sfruttati e oppressi la via da seguire per liberarsi dallo sfruttamento capitalista.
8 novembre 2017