Prima di entrare al teatro Puccini di Firenze dove era in programma una sua opera
Mauro si imbatte nei militanti del PMLI che diffondevano un volantino che denuncia le sue falsità sulla Rivoluzione d'Ottobre
L'ex direttore di “Repubblica” invitato a confutare l'articolo de “Il Bolscevico”
Redazione di Firenze
In occasione del Centesimo Anniversario della Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre, la sera di martedì 7 Novembre compagni della Cellula fiorentina “Nerina 'Lucia' Paoletti” del PMLI, hanno organizzato una diffusione all'ingresso del teatro Puccini, in zona Cascine, che aveva in programma una rappresentazione di un'opera di Ezio Mauro, ex direttore de “La Repubblica” e prima ancora de “La Stampa” di Torino, dal titolo: “I due treni, Lenin e lo Zar. Cronache di una rivoluzione”.
I compagni un'ora prima dell'inizio dell'evento hanno cominciato la diffusione pettinando il flusso di persone che entravano in teatro. Con i rossi “corpetti” al cui interno spiccava il manifesto per il grande Anniversario, con le immagini di Lenin e Stalin e sullo sfondo la presa del Palazzo d'Inverno da parte dei rivoluzionari marxisti-leninisti russi, i compagni hanno diffuso due tipi di volantini: “Leggete il Documento del Comitato centrale del PMLI sulla Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre. Esprimete la vostra opinione su di esso” e “Tramite il pennivendolo e falsificatore Ezio Mauro 'Repubblica' inneggia a Trotzki come 'gran maestro della Rivoluzione russa'”.
Quest'ultimo, un articolo de “Il Bolscevico” n.33, stampato appositamente per l'iniziativa al Puccini, è un'autentica lezione di storia in cui è stata resa giustizia ai veri protagonisti della Rivoluzione d'Ottobre Lenin e Stalin messi in secondo piano, in particolare Lenin, dalle falsificazioni di Mauro su “Repubblica” e dall'evento teatrale in questione per far posto al megalomane e opportunista, Trotzki.
I volantini sono stati accolti con interesse. Durante la diffusione i compagni hanno incrociato proprio Ezio Mauro che, circondato da uno stuolo di “assistenti”, ha voluto anch'egli un volantino che ha letto sul posto. Visti titolo e sovrattitolo ha esclamato: “Capperi!”, rimanendo basito e chiedendo spiegazioni ai nostri compagni.
Mentre gli “assistenti” fremevano per portare Mauro dentro il teatro e alcuni partecipanti si avvicinavano incuriositi per ascoltare lo scambio di opinioni in religioso silenzio, i compagni hanno sintetizzato ciò che “Il Bolscevico” ha ampiamente denunciato, e cioè che egli si è reso colpevolmente responsabile di una distorsione e una falsificazione storica in merito ai ruoli avuti da Lenin e Trotzki nella Rivoluzione d'Ottobre, elevando quest'ultimo al ruolo di stratega della rivoluzione. Mauro, giustificandosi, ha confermato il suo pensiero, raccontandone al solito aneddoti di poco significato senza mai entrare nelle questioni politiche veramente importanti della Rivoluzione d'Ottobre.
I compagni fermi nelle posizioni ma dialettici nell'interloquire, hanno concluso invitando Mauro a confutare l'articolo de “Il Bolscevico”, qualora lo desiderasse.
15 novembre 2017