Dopo l'aggressione squadristica e mafiosa a un giornalista Rai
Ostia in piazza contro le violenze fasciste e mafiose
L'11 novembre, due giorni dopo la brutale aggressione di chiaro stampo fascista e mafioso subita da una troupe giornalistica della Rai da parte di Roberto Spada, fratello di Carmine, esponente di spicco dell'omonimo clan mafioso che al primo turno delle recenti elezioni amministrative a Ostia ha pubblicamente sostenuto il candidato dei neofascisti di Casapound; migliaia di antifascisti, lavoratori, giovani, studenti e intere famiglie, sono scesi in piazza nella popolosa circoscrizione romana per protestare contro la mafia e le violenze squadristiche.
Aperto da un enorme striscione con su scritto “Casa lavoro e dignità: no alla violenza fascista e mafiosa” e al grido di “la povertà ingrassa la mafia”, il lungo e partecipato corteo organizzato dalla rete di associazioni “Ostia solidale” è sfilato da piazza della Stazione fino a piazza Gasparri, luogo in cui l'inviato della trasmissione “Nemo” Daniele Piervincenzi e il video maker Edoardo Anselmi sono stati brutalmente aggrediti e manganellati.
Presenti anche centinaia di attivisti dei centri sociali, una delegazione dell'Anpi e altre centinaia di ostiensi che dai balconi e dalle finestre hanno applaudito il corteo al suo passaggio.
Assente invece il PD che ha disertato polemicamente la manifestazione annunciando che sarà presente alla manifestazione del 16 novembre promossa da altre associazioni insieme a Libera e alla Federazione della Stampa.
La verità è che invece di cogliere l'occasione per dare vita a un fronte unito antifascista e antimafioso, PD, 5Stelle e gli altri partiti parlamentari hanno vergognosamente strumentalizzato la manifestazione cercando di ridurre il corteo a sorta di passarella pre-elettorale in vista del ballottaggio del 19 novembre fra Giuliana Di Pillo M5S e Monica Picca del centrodestra. Non a caso la sindaca Virginia Raggi insieme a tutto il quartier generale pentastellato romano ha partecipato alla manifestazione più per il proprio tornaconto elettorale che per contribuire alla lotta contro fascismo e la mafia.
Molti manifestanti infatti hanno contestato pubblicamente gli esponenti PD e dei Cinquestelle con cartelli e striscioni rinfacciandogli di aver affamato la popolazione e abbandonato le periferie spingendole nelle mani dei fascisti e della criminalità organizzata.
15 novembre 2017