Successo dell’iniziativa unitaria tra PMLI, PRC e Verdi-Ambiente e Società ad Ischia per i 100 anni della Rivoluzione che ha cambiato la storia del mondo
Il film sulla via dell’Ottobre e gli interventi degli oratori accendono un serrato dibattito. Lamonica: “Meno male che c'è il PMLI”. Critiche da parte dei gramsciani. Interesse di giovani verso il PMLI
Dal corrispondente dell'Organizzazione isola d'Ischia del PMLI
“A cento anni dalla Rivoluzione d’Ottobre” è il titolo dell’incontro-dibattito del 24 novembre promosso dall’Organizzazione isola d’Ischia del PMLI, insieme alla locale sezione di PRC e dei “VAS” Verdi-Ambiente e Società, alla Biblioteca Antoniana di Ischia, al termine della proiezione del film realizzato dal PMLI “Seguiamo la via dell’Ottobre per l’Italia unita, rossa e socialista”.
Un vero successo di pubblico! “Mai vista tanta gente ad un’iniziativa della sinistra”, è stato il commento di molti compagni soddisfatti della serata. Presenti anche turisti vicentini, compagni di Rifondazione Comunista e poi alcuni giovani particolarmente interessati a conoscere meglio la linea del PMLI, compagni anziani, intellettuali. Una iniziativa che si è svolta positivamente e che dimostra l’importanza di essere uniti, specialmente in un ambiente a volte ostile e politicamente retrivo, come quello isolano, dove spadroneggia la destra fascista, forzista, di origine democristiana e di stampo clericale.
Assenti gli alunni degli istituti superiori che hanno perso l’occasione di conoscere un evento di così grande importanza, con l’aiuto di documenti storici inconfutabili. Probabilmente, gli insegnanti hanno preferito evitare una manifestazione chiaramente organizzata da tre forze politiche e la scuola, si sa, cerca di non essere “influenzata dalle forze politiche, specialmente se di sinistra”, e tenere intatta un’istruzione foraggiata solo da certi libri di testo che non esitano a mettere sullo stesso piano, Stalin e Hitler, il fascismo e il comunismo, facendo passare per “giudizi storici” dei luoghi comuni estremamente squallidi.
Il pubblico ha seguito la manifestazione che è durata oltre tre ore e che è iniziata con la proiezione del filmato curato dal nostro Partito e che è poi andata avanti con gli interventi del compagno Francesco Castagna di PRC, di Nicola Lamonica esponente dei VAS e del compagno Gianni Vuoso per l'Organizzazione isolana del PMLI, seguiti da un appassionato e serrato dibattito che ha registrato la partecipazione di compagni e amici.
L’intervento di Castagna ha ripercorso i momenti salienti della Rivoluzione d’Ottobre, ha puntato l’attenzione sulla necessità dell’unità internazionale dei lavoratori, sul carattere antidogmatico della lezione di Lenin e infine, non ha mancato di colpire qualche intellettuale locale, docente alle superiori, accusato di sbrodolarsi in volgari affermazioni anticomuniste.
Quindi è intervenuto il compagno Vuoso che ha tratteggiato brevemente cosa accadde 100 anni fa in Russia, ha ricordato quanto disse il compagno Scuderi al 2° Congresso nazionale del nostro Partito, secondo cui “finché in un solo angolo della Terra vi sarà l’imperialismo e lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, la via dell’Ottobre avrà ancora qualcosa da dire”. Dopo aver ripreso l’affermazione lapidaria di Mao, in risposta alle fallimentari “vie nazionali di socialismo”, che “il potere politico nasce dalla canna del fucile
”, si è soffermato sulla restaurazione del capitalismo in URSS ad opera di Kruscev, sul ruolo dei revisionisti anche italiani e sulla necessità storica di seguire la lezione di Lenin e Stalin e quella via dell’Ottobre che permise all’Unione Sovietica di raggiungere conquiste in campo economico, sociale e culturale, fra cui il diritto al divorzio, la libertà dello Stato dalla Chiesa, la parità dei diritti fra uomini e donne. Il compagno Vuoso ha dedicato molta attenzione alle differenze stridenti che esistono fra la Costituzione approvata da Stalin nel ‘36 e quella borghese italiana del ‘48, riprendendo alcune domande che il compagno Urban si è posto nel suo intervento a Biella sul lavoro, sullo sciopero, sulla libertà economica con le regole dettate dalle multinazionali; per sottolineare il senso di uno Stato socialista, il ruolo dei Soviet, il potere politico affidato realmente ai lavoratori, l’importanza del sistema socialista dell’economia e della proprietà socialista, la differenza fra democrazia borghese e democrazia socialista. Quindi, il disegno di socialismo del PMLI sul piano economico, sul piano dell’educazione. Infine, una riflessione sul rigurgito delle forze nazifasciste che in Italia e in Europa si sta rafforzando grazie ad una “sinistra” sempre più liberale, e una domanda conclusiva per sapere se c’è l’intenzione di fare come in Russia. Noi del PMLI sì, - ha precisato Vuoso - non attraverso la via parlamentare che è fallimentare. Noi proponiamo l’astensionismo, e ben vengano il 70% degli astensionisti di Ostia e circa il 60% dei siciliani. Ai giovani, ha concluso Vuoso, chiediamo di valutare la proposta del PMLI di “Studiare, concentrarsi sulle priorità e radicarsi; radicarsi, concentrarsi sulle priorità e studiare” come insegna il Segretario generale del Partito Giovanni Scuderi, e di non propagandare solo il marxismo-leninismo-pensiero di Mao, ma di occuparci dei reali problemi delle masse per contribuire a risolverli.
Si è aperto quindi il dibattito con l’intervento di Mario Abbate che non ha accettato quanto detto nel film su Gramsci che dovrebbe essere conosciuto e studiato meglio; di Nicola Lamonica dei VAS il quale ha dichiarato di non essere né a favore né contrario a quanto detto dal PMLI, però “dico, meno male che c’è”. Ha sottolineato che la politica di potere è fallimentare con i giovani, con una scuola che non educa a riflettere; circa i protagonisti della Rivoluzione ha ricordato che Lenin aveva dubbi caratteriali con Stalin; di Nicola Basile che ha fatto riferimento all’opera di Gramsci “Rivoluzione contro il Capitale”, ha giudicato dogmatico riproporre la Rivoluzione d’Ottobre e ha aggiunto che il modello di socialismo visto in alcuni paesi come il Vietnam o la Cambogia, è improponibile e infine, ha criticato l’assenza, nel manifesto affisso per pubblicizzare l'iniziativa, dell’immagine di “un altro protagonista della Rivoluzione come Leon Trotskj”; Stefano Santariello ha chiesto di non abbandonare la discussione e di riprenderla con altre iniziative. Infine, Clementina Petroni è intervenuta per recitare una poesia di Gramsci “Odio gli indifferenti”.
Al termine della serata, abbiamo registrato la richiesta di copie del film del PMLI ritenuto molto interessante e ben documentato. Tanti hanno scelto alcuni fra gli opuscoli di Giovanni Scuderi che l’Organizzazione isolana aveva messo in bella mostra sul tavolo della presidenza. Due giovani hanno chiesto maggiori informazioni per conoscere il PMLI ed il marxismo-leninismo-pensiero di Mao.
Insomma, un bel risultato che ci rende orgogliosi per il lavoro svolto e sollecita ad organizzare nuove occasioni per discutere e per promuovere nuovi incontri unitari.
29 novembre 2017