Sicilia
Indagato deputato di Forza Italia
Riccardo Savona è accusato di truffa e appropriazione indebita
Riccardo Savona, Forza Italia, è stato il terzo deputato dell'Ars in ordine di tempo, che a pochi giorni dalle elezioni del 5 novembre è finito nella lista degli indagati della procura di Palermo.
Eletto con 6554 voti, Savona e la moglie, Cristina Maria Bertazzo, devono rispondere di truffa e appropriazione indebita. I due sono protagonisti di una serie di compravendite immobiliari fittizie con lo scopo di farsi consegnare, da investitori facoltosi, somme di denaro in contanti.
Si tratta di soldi - oltre mezzo milione di euro – che, secondo gli inquirenti, non sono tornati più ai legittimi titolari o sono rientrati solo in parte. In tutto le vittime della truffa sarebbero più di una ventina. La consegna del denaro è avvenuta quasi sempre - secondo i querelanti - nella segreteria politica di Savona, a Palermo: il deputato (in carica dal 2001) è stato consapevole e avrebbe avallato il comportamento della moglie “garantendo” la “sicurezza dell’investimento” sottolineano gli inquirenti.
Nella trappola sarebbe cascato anche un uomo di Castelbuono il quale avrebbe versato oltre 70 mila euro per l’acquisto di una casa di cui poi non sarebbe mai entrato in possesso. Stesso meccanismo sarebbe stato adottato con un altro uomo e la figlia, ai quali la moglie di Savona avrebbe proposto l’acquisto di due appartamenti che si trovano nella centralissima zona del Politeama e messi all’asta. Un affare per il quale i due avrebbero ricevuto in cambio, a garanzia, un assegno postale poi risultato scoperto.
Savona, nel 2002, era stato indagato sempre con la moglie per voto di scambio.
6 dicembre 2017