Bollette luce e gas e pedaggi autostradali più cari
Stangata record
Considerando anche i rincari dei conti bancari e delle tariffe sui rifiuti, per ogni famiglia media la stangata sarà di 939,74 euro
Per il 2018 appena iniziato il governo Gentiloni ha confezionato un bel pacco di rincari dei beni e servizi di prima necessità con forti aumenti per le bollette di luce, gas e acqua; pedaggi autostradali, Tari, assicurazioni auto, costi di trasporto, tariffe postali, professionali e artigianali, ticket sanitari e costi bancari: una stangata record che mediamente costerà quasi mille euro in più all'anno a famiglia.
Nel dettaglio i rincari per le bollette di luce e gas comunicati dall'Autorità per l'energia a fine anno comporteranno per l'elettricità una spesa (al lordo delle tasse) per la famiglia-tipo nell'anno compreso tra il 1° aprile 2017 e il 31 marzo 2018 di circa 535 euro, con un aumento del +7,5% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente (1° aprile 2016 - 31 marzo 2017) corrispondente ad un aumento di circa 37 euro l'anno. Nello stesso periodo la spesa della famiglia tipo per la bolletta del gas, specifica l'Authority nella sua nota di aggiornamento, sarà di circa 1.044 euro, con un rialzo del +2,1% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente, corrispondente ad un aumento di circa 22 euro l'anno.
Mentre il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha comunicato un aumento medio dei pedaggi sulla rete autostradale italiana del 2,74% a partire dal primo gennaio 2018 con rincari record per i 31 chilometri della concessionaria Rav, Aosta Ovest-Morgex, +52%; la Strada dei Parchi (+12,89%) e Autostrade Meridionali (+5,98%). Tra gli aumenti più significativi anche il +13,91% per Milano Serravalle-Milano Tangenziali ed il +8,34% della Torino-Milano.
Per la principale rete viaria italiana, quella gestita da Autostrade per l’Italia (gruppo Atlantia), l’aumento medio è dell’1,51%. Per quanto riguarda il gruppo Sias, il principale fra quelli del Nord-Ovest (controllato dal gruppo Gavio), l’aumento medio delle tariffe è invece pari al +3,02%: la rete del gruppo Sias comprende le concessionarie Satap (A4 e A21), Salt (Sestri Levante-Livorno, Viareggio-Lucca e Fornola-La Spezia), Autostrada dei Fiori (Savona-Ventimiglia), Autocamionale della Cisa (La Spezia-Parma), Sav, Ats (Torino-Savona), Asti-Cuneo (in parte in costruzione), Ativa, Sitaf, Sitrasb, Te e BreBeMi.
Rincari determinati esclusivamente da fattori speculativi e di profitto per le aziende private che hanno in gestione tali servizi e che quindi nulla hanno a che vedere con i costi reali di approvvigionamento e i presunti investimenti per migliorare i servizi. Basti pensare che alla base del rialzo del +5% del gas vi è la prevista maggiore domanda per i mesi invernali, mentre l'incremento del +5,3% per l'elettricità è causato in massima parte dai cosiddetti oneri per la sicurezza del sistema elettrico e dei famigerati oneri di sistema per la dismissione delle centrali nucleari, per le agevolazioni alle imprese energivore, per i regimi tariffari speciali a favore delle ferrovie, per gli incentivi alle fonti rinnovabili che vengono inseriti in bolletta e scaricati interamente sui consumatori e che invece dovrebbero essere a carico delle imprese concessionarie.
Ma è soprattutto sul fronte degli aumenti di gas e luce che dalle associazioni di consumatori si alza un coro di proteste: l’Unione nazionale consumatori (Unc) calcola che «per una famiglia tipo significa pagare 28 euro in più per la luce e 51 euro in più per il gas nel corso del 2018. Una stangata complessiva pari a 79 euro».
Per il Codacons “si tratta di aumenti del tutto sproporzionati e che avranno un impatto elevatissimo sui nuclei familiari numerosi e sulle famiglie a reddito medio-basso”. Di “vere e proprie tasse occulte” parla anche Federconsumatori, invocando “un serio e mirato intervento normativo”. Adiconsum, infine, ha denunciato che «i consumatori italiani pagano l’energia più cara d’Europa.
Il Codacons ha elaborato una ricerca sull’andamento delle bollette negli ultimi 5 anni dalla quale emerge che i rincari più alti per luce e gas si sono avuti nel 2012, con un rialzo della bolletta elettrica del 16,8% e di quella del gas dell’8,2%. Dopo un calo nei quattro anni successivi, la corsa delle tariffe riparte con incrementi molto pronunciati proprio nel 2017 (+5,9% luce + 1,9 gas) e continuerà nel 2018 con (+5,3 luce e +5,0% gas).
10 gennaio 2018