Prima sortita razzista del candidato del “centro-destra” a governatore della Lombardia
Fontana (Lega): “Difendo la razza bianca”
“Non possiamo accettare tutti gli immigrati che arrivano: dobbiamo decidere se la nostra etnia, la nostra razza bianca, la nostra società devono continuare a esistere o devono essere cancellate”.
È il delirante proclama di stampo mussoliniano lanciato il 14 gennaio in un’intervista a Radio Padania durante la trasmissione “Sulla strada della libertà“ dal caporione fascio-leghista Attilio Fontana, ex sindaco di Varese, ex presidente dell’Anci Lombardia, vicepretore onorario di Gavirate e ora candidato governatore del centro-destra in Lombardia.
Qualche ora dopo, di fronte all'infuriare dilagare delle polemiche e dell'indignazione popolare, Fontana ha perfino rincarato la dose e dai microfoni di Tgcom24 ha aggiunto: "Io da cittadino italiano mi vergogno di vedere immigrati che vivono in case abbandonate e sono preoccupato del fatto che rischino di entrare nella malavita organizzata per sopravvivere. Io ammetto di aver usato un'espressione inopportuna. Dovrebbero cambiare però la Costituzione, perché si parla di razze. Il problema va affrontato, perché la situazione rischia di esplodere e di creare problemi di carattere sociale... Ma sia ben chiaro che il concetto espresso lo difendo e lo difenderò sempre. Invece di razza, dovevo dire popolo italiano o cultura nazionale che vanno difesi da un'invasione che rischia di distruggerci".
Insomma 80 anni dopo la promulgazione delle infami leggi razziali fasciste, la Lega e il “centro-destra” vogliono ripristinare le discriminazioni razziali di Mussolini e della “Repubblica sociale italiana”.
A confermarlo è lo stesso caporione fascio-leghista Salvini il quale difende a spada tratta Fontana e minaccia che quando saremo al governo: “normeremo ogni presenza islamica nel Paese. Esattamente come in tempi non sospetti ha sostenuto Oriana Fallaci, siamo sotto attacco, sono a rischio la nostra cultura, società, tradizioni, modo di vivere. È in corso un’invasione, a gennaio sono ripresi anche gli sbarchi. Il colore della pelle non c’entra e c’è un pericolo molto reale: secoli di storia che rischiano di sparire se prende il sopravvento l’islamizzazione finora sottovalutata”.
Una politica fascista, xenofoba e razzista condivisa appieno dall'intero “centro-destra” con alla testa il neoduce Berlusconi che quasi in contemporanea dagli schermi di Canale 5 nel corso della trasmissione “Domenica Live” condotta da Barbara D'Urso, ha rincarato ulteriormente la dose inneggiando alla caccia all'immigrato e affermando fra l'altro che nel nostro Paese ci sono “476 mila immigrati che per mangiare devono delinquere. La prima cosa che svaligiano in una casa è il frigorifero e ciò è causato dal modo con cui il nostro Paese non ha saputo rispondere all’immigrazione”.
Berlusconi, Salvini e Meloni inneggiano alle discriminazioni razziali, di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali esattamente come avveniva durante il ventennio fascista e negli Usa del Ku Klux Klan.
31 gennaio 2018