Solidarietà ai propagandisti di Potere al popolo accoltellati dai fascisti
Il PMLI esprime piena solidarietà ai due militanti di Potere al Popolo che la sera del 20 febbraio sono stati aggrediti da un gruppo di fascisti mentre attaccavano manifesti elettorali a Perugia.
Gli aggressori in camicia nera erano almeno 4 e dopo aver raggiunto i due compagni davanti ai tabelloni elettorali li hanno prima picchiati con spranghe e bastoni e poi li hanno aggrediti con un coltello.
Mario Pasquino, 37 anni, ex militante di Sel è stato gravemente ferito con quattro coltellate e ricoverato d'urgenza in ospedale. Il compagno che era insieme a lui è riuscito a cavarsela con una forte contusione alla testa.
L’aggressione è avvenuta nella zona di Ponte Felcino. “Ci hanno accerchiato in quattro. Coi bastoni – ha riferito Mario - C’è stata una colluttazione. Quando sono scappati mi sono accorto che avevo i pantaloni imbrattati di sangue e la giacca squarciata. Mi hanno accoltellato alle gambe e alla schiena. Ho rischiato di essere ucciso”.
In un comunicato stampa diffuso subito dopo la “gravissima aggressione neo fascista” PRC-PaP fra l'altro denunciano “il pesante clima di odio creato da un lato dai gruppi neofascisti e dall’altro da una classe politica irresponsabile e dal governo del Pd che concede agibilità politica a organizzazioni violente che andrebbero messe fuori legge... Le modalità dell’aggressione sono inequivocabilmente quelle che caratterizzano i gruppi di estrema destra, da anni, nel silenzio e nella distrazione della politica e delle istituzioni... Il ministro Minniti, invece di reprimere a suon di manganellate le manifestazioni antifasciste, avrebbe dovuto operare per lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste e impedire la loro presentazione alle elezioni”.
28 febbraio 2018