Firenze
I senegalesi e gli antirazzisti in piazza dopo un nuovo omicidio razzista
Allontanato il sindaco renziano Nardella dal presidio

Redazione di Firenze
Lunedì 5 marzo un nuovo omicidio razzista ha insanguinato Firenze.
Sul ponte Amerigo Vespucci Roberto Pirrone, 65 anni, ex tipografo in pensione, ha sparato ed ucciso Idy Diene, 54 anni, un ambulante senegalese che in quel momento stava attraversando il ponte.
Ai poliziotti che lo hanno portato in questura, l’assassino, Roberto Pirrone, ha raccontato che avrebbe voluto togliersi la vita per problemi economici. Ma poi avrebbe deciso di sparare a Diene per finire in carcere.
Questo omicidio non è casuale come può apparire superficialmente. Pirrone è un “collezionista” di armi, ha postato in rete sue foto con un fucile da cecchino. Dietro questo omicidio c'è il clima di odio verso gli immigrati fomentato in primo luogo dalla Lega di Salvini e dai neofascisti.
Lo ha ben inquadrato la comunità senegalese di Firenze che si è mobilitata immediatamente, sostenuta dalla solidarietà degli antirazzisti fiorentini. In centinaia sono accorsi al Ponte Vespucci per dare poi vita a una manifestazione; in piazza Signoria hanno avuto un incontro sotto Palazzo Vecchio con l'assessore al welfare Sara Funaro e l'imam Izzedine Elzir. quindi il corteo ha proseguito verso la Stazione di Santa Maria Novella, dove ha bloccato il traffico per un paio d'ore.
Il rappresentante della comunità senegalese, Mamadou Sall, ha dichiarato: “Questo è stato un omicidio gratuito. Noi non siamo polli da ammazzare, qualcuno però sembra ci consideri così. Ci stiamo organizzando tutti insieme per dare un segnale forte alla città”. Pape Diaw, per tanti anni rappresentante della comunità ha aggiunto: “Il copione è lo stesso di piazza Dalmazia, è la seconda volta che la città ci strappa un connazionale. Vogliamo andare fino in fondo, non crediamo che si tratti di un folle. Dietro c’è ben altro, l’odio e il razzismo”.
La vittima Idy Diene era parente di Samb Modou, uno dei due senegalesi uccisi il 13 dicembre 2011 a Firenze dal neofascista Gianluca Casseri.
Il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo, al termine dell'interrogatorio di Roberto Pirrone ha incredibilmente dichiarato che non sono emersi moventi a sfondo razzista o suoi legami con gruppi politici tanto meno di destra o razzisti.
Martedì 6 la comunità senegalese e gli antirazzisti si sono ritrovati spontaneamente dalla mattina sul ponte Vespucci, dopo sono stati lasciati fiori e messaggi. Nel pomeriggio dalle 15 nuovo presidio e manifestazione.
Dal presidio, circondato minacciosamente da un cordone di poliziotti, è stato allontanato il sindaco Dario Nardella (PD), che si è beccato l'epiteto “razzista” e qualche sputo. In programma un corteo verso Ponte Vecchio.

7 marzo 2018