Per Idy Diene oltre 10 mila in corteo. Tanti giovani e giovanissimi
Grande manifestazione nazionale antirazzista e antifascista a Firenze
La città del Giglio si stringe fraternamente alla comunità senegalese. Apprezzata la solidarietà del PMLI. Cartelli di protesta contro il sindaco renziano Nardella che ha blindato il centro cittadino
Mettere fuori legge i gruppi neofascisti e neonazisti che fomentano l'odio razziale
Redazione di Firenze
In oltre 10.000 hanno risposto all'appello delle associazioni senegalesi in Toscana che avevano convocato una manifestazione nazionale per sabato 10 marzo in ricordo di Idy Diene barbaramente ucciso dal presunto “folle” Roberto Pirrone mentre attraversava tranquillamente il ponte Amerigo Vespucci a Firenze lunedì 5 marzo all'ora di pranzo.
È il terzo senegalese ucciso in meno di 7 anni a Firenze e la manifestazione è stata l'occasione anche per ricordare Samb Modou e Diop Mor uccisi in piazza Dalmazia nel 2011 a Firenze da Gianluca Casseri, ufficialmente simpatizzante di Casa Pound.
Idy era il cugino di Samb Modou e ne aveva sposato la vedova Rokhaya anche per aiutare la famiglia. Egli sbarcò vent'anni fa in Italia e si arrangiava vendendo fazzoletti, accendini, calzini, ecc. Residente a Pontedera, tutti i giorni prendeva il treno per venire a Firenze.
Dopo il corteo spontaneo del 5 marzo scorso, giustamente pieno di rabbia subito dopo l'omicidio, è stata indetta la manifestazione nazionale, ma il permesso istituzionale per svolgerla è arrivato solo nel pomeriggio del 9 marzo. Questo però non ha fatto desistere i sinceri antirazzisti e antifascisti che con forza e coraggio si sono riversati come un fiume in piena al concentramento in Piazza S.M. Novella. L'obiettivo era stringersi alla famiglia di Idy, a tutti gli africani e immigrati in genere per un corteo compatto e unito volto a riaffermare che non si tratta dell'ennesimo gesto di un “pazzo”, bensì di un evento caricato dal clima di odio razziale, xenofobo e fascista fomentato dalla destra e non sufficientemente contrastato dalla sinistra parlamentare e dalle istituzioni.
La polizia, presente massicciamente, era in ogni traversa del percorso, ipossibile uscire dalle vie prestabilite.
Nell'appello dei senegalesi si legge tra l'altro: “L’occasione vuole essere un ricordo doloroso di una persona cara ma anche una affermazione collettiva del rifiuto dell’incitamento all’odio nei confronti dei migranti e rifugiati che ha caratterizzato in modo marcato il dibattito pubblico nell’ultimo anno. È indubbio che questo delitto è avvenuto in un clima carico di odio e tensione durante i quali le persone immigrate e rifugiate sono state additate di ogni male”.
Il Comitato provinciale di Firenze del PMLI ha aderito e partecipato alla manifestazione. Fra gli aderenti e partecipanti vi sono stati anche ANPI, ARCI, Cgil Firenze, Non una di meno-Firenze, CPA FI-Sud, CSA Intifada, Comunità in Resistenza e Cobas Valdelsa, Potere al Popolo, Firenze riparte a sinistra, MdP, Sinistra italiana, Comunità senegalese di Pordenone, Associazione nazionale Roma e il Consiglio Nazionale Rom Sinti Caminanti di Firenze. Alcuni manifestanti sono arrivati in pullman: tre quelli partiti da Bergamo. Altri giungevano da Macerata, dove il 3 febbraio scorso sei migranti sono stati uccisi dal terrorista fascio-leghista Traini.
La partecipazione è stata variegata per origini di classe e fasce di età, tante famiglie con bambini anche piccolissimi, tanti giovani e giovanissimi. Il corteo si è mosso compatto verso il Lungarno per raggiungere il ponte Amerigo Vespucci.
Evidentemente il neopodestà renziano di ferro Dario Nardella ha concesso l'autorizzazione alla manifestazione a patto di farla svolgere lontano dal Centro blasonato dello shopping
del sabato pomeriggio e dalle sedi delle istituzioni. Per marcare il dissenso rispetto alle frasi espresse da Nardella, contestato e allontanato dalla manifestazione spontanea subito dopo l'uccisione di Idy, nel corteo non sono mancati cartelli o striscioni contro il neopodestà: “Nardella, il vero degrado sei tu, puliamo la città dal razzismo”, “Il vostro decoro non vale una vita spezzata”.
Tanti cartelli e striscioni contro l'odio razziale, tante bandiere senegalesi, dell'USB, di Firenze Antifascista, della pace; presente il Collettivo universitario di Agraria. Cori si sono levati come "Giustizia, giustizia", "Pace pace", "Siamo tutti antirazzisti e antifascisti".
Alla manifestazione ha fatto passerella politica il governatore toscano Enrico Rossi (Mdp) e lo stesso Nardella è stato presente in un momento del corteo dopo aver avuto garanzia per la sua “incolumità”.
Ci auguriamo che le promesse istituzionali di aiutare economicamente la famiglia di Idy siano mantenute e non rimangano parole. Come ci auguriamo che ci sia veramente la giornata di lutto cittadino in occasione dei funerali del martire senegalese.
Le compagne e i compagni del PMLI diretti dalla compagna Claudia Del Decennale, indossavano il fazzoletto e la spilla del Partito e hanno sventolato per tutto il corteo la bandiera del Partito ripresa più volta e a lungo da Sky
. Sono stati salutati da diversi manifestanti sempre presenti in piazza nei momenti di lotta. Tanti senegalesi hanno ringraziato e richiesto spontaneamente il volantino del Partito intitolato: “Solidarietà alla comunità senegalese e alla famiglia di Idy Diene barbaramente uccisio dall'odio razzista - Creare un largo fronte unito contro il razzismo, la xenofobia, la caccia ai migranti e le leggi razziste e fasciste sia che le porti avanti Salvini o Di Maio - Occorre lottare per il socialismo”.
La manifestazione si è conclusa ritornando in Piazza Santa Maria Novella dove vi sono stati alcuni interventi e testimonianze da un piccolo palco. La presidente dei senegalesi di Firenze Diye Ndiaye ha ringraziato sentitamente tutti i manifestanti.
In contemporanea con Firenze si è svolto un presidio della comunità senegalese a Genova; a Napoli si è volta una manifestazione fin sotto il municipio, un'altra manifestazione c'è stata a Benevento.
Occorre creare in ogni città un grande e largo fronte unito antirazzista e antifascista affinché i gruppi neofascisti e neonazisti non occupino le piazze e vengano messi fuorilegge, perché principalmente sono questi che soffiano sull'odio razziale.
14 marzo 2018