Insieme al vicesindaco leghista e ai consiglieri di FI anche CasaPound
Accolti in municipio a Gorizia i reduci della X Mas
Proteste dell'Anpi e degli antifascisti in piazza
Lo scorso 20 gennaio a Gorizia, città medaglia d'oro per la Resistenza nella quale il nazifascismo colpì duramente la minoranza slovena e deportò nei campi di sterminio oppositori e antifascisti ed ebrei residenti, uno sparuto gruppuscolo di reduci della famigerata X Mas, il corpo militare più spietato della cosiddetta “repubblica sociale italiana” (Rsi), è stato accolto in una sala del municipio cittadino dal vicesindaco leghista Stefano Ceretta e dai consiglieri comunali di FI Fabio Gentile e Serenella Ferrari, i quali hanno organizzato per loro una vera e propria cerimonia pubblica, con tanto di saluti romani e canto dell'inno della X Mas.
Durante la cerimonia, alla quale hanno presenziato anche alcuni caporioni di CasaPound giunti da altre località del Friuli e anche dal Veneto, sono stati commemorati i morti della X Mas e Ceretta ha avuto parole di elogio per i reduci, sostenendo che anche essi hanno combattuto per l'Italia.
“Tutti i morti sono uguali”
ha provocatoriamente affermato Ceretta a chi gli ha fatto notare la scelta scellerata di ospitare in un luogo istituzionale i reduci di un corpo militare repubblichino complice dei nazisti, anzi totalmente asservito ad essi, nel rastrellamento e nella deportazione degli ebrei, nel massacro di partigiani e nella perpetrazione di crimini contro la popolazione civile.
La famigerata X Mas a Gorizia operò, a partire dal settembre 1943 e fino alla fine della guerra, alle dirette dipendenze del regime nazista, in quanto la città entrò a far parte in quel periodo dell'Adriatisches Kustenland, uno di quei territori dell'Italia nordorientale nei quali Hitler sospese la sovranità italiana al fine di annetterli al Reich in caso di vittoria (le rivendicazioni si basavano sul fatto che si trattava di territori sottratti tra il 1859 e il 1918 dall'Italia all'Austria, quest'ultima a sua volta entrata nel Reich nel 1938) e che subirono direttamente l'amministrazione militare nazista.
La X Mas nel territorio di Gorizia fu una forza collaborazionista che si macchiò di crimini terribili, dalla caccia all'uomo nei confronti degli ebrei alle torture degli antifascisti e di civili nelle carceri, alle dirette dipendenze dei nazisti.
Dure sono state le proteste dell'Anpi, degli antifascisti, a cominciare da una manifestazione nella piazza antistante il municipio durante la cerimonia, e forte si è fatta sentire l'indignazione per una cerimonia avvenuta pochi giorni prima della celebrazione della Giornata della Memoria del 27 gennaio, il giorno in cui si ricordano i milioni di innocenti assassinati nei campi di sterminio nazifascisti.
A Gorizia tra il 1943 e il 1944 i nazisti insieme alla X Mas annientarono completamente la locale comunità ebraica che contava alcune centinaia di membri, tutti finiti nei campi di sterminio e dei quali nessuno si è salvato: il più giovane, Bruno Farber, aveva solo 3 mesi.
Non ci sono abbastanza parole per condannare ciò che è accaduto nel municipio di Gorizia, un luogo istituzionale della Repubblica, ciò che è accaduto è un ignobile schiaffo alla Resistenza e ai suoi valori: è come se i rastrellamenti di allora venissero nuovamente mandati a morire nei campi di sterminio, è come se gli antifascisti venissero ancora torturati dai loro aguzzini e i partigiani venissero ancora una volta condotti dinanzi ai boia nazifascisti.
21 marzo 2018