A Niscemi (Caltanissetta)
Combattivo e militante corteo del Movimento No Muos
Il PMLI ha dato un'impronta di classe alla lotta. Il manifesto e le bandiere del Partito come sempre molto fotografati e ripresi dai media. Volantinato l'Editoriale di Scuderi per il 41 anni del PMLI
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Al concentramento di Largo Mascione a Niscemi (Caltanissetta) in un pomeriggio di sole quasi estivo sabato 31 marzo c'erano tanti manifestanti venuti da tutta la Sicilia contro l'arroganza del potere militare imperialista americano, con la complicità dell'imperialismo italiano e i suoi governi che sono riusciti a costruire e mettere in funzione questo strumento di guerra e di morte, il Muos, già attivo contro quei popoli che lottano per la loro indipendenza e la loro autodeterminazione, e non solo ma anche per future guerre tra imperialisti per contendersi l'egemonia, i mercati e le materie prime.
Animato da tanti giovani, donne e pensionati combattivi con slogan anti Trump capofila dell'imperialismo americano, il corteo ha percorso le strade dei quartieri popolari trovando consensi fra le masse popolari, un percorso lungo per toccare quasi tutti i quartieri; le avanguardie del popolo niscemese guidavano il corteo invitando la popolazione ad unirsi ai manifestanti per dar più forza alla lotta contro il Muos e per i diritti, il lavoro, l'acqua pubblica.
Una giornata di lotta di un movimento che non si arrende; su uno striscione si leggeva “contro la guerra imperialista e la militarizzazione dei territori e la devastazione ambientale. No Muos”; un altro “No inceneritore della valle del Mela”; alcune parole d'ordine: “Siamo tutti antifascisti”, “lotta di classe, vittoria delle masse”. Alcune ragazze e ragazzi hanno ballato su musiche etniche africane in solidarietà ai migranti. Il corteo dopo il lungo giro è terminato nel centro di Niscemi.
Tante le associazioni che hanno partecipato, i Centri sociali, organizzazione giovanile La piazzatta di Catania e di Niscemi. Hanno dato l'adesione il Pci, l'USB.
Il PMLI ha partecipato con militanti e amici organizzati dalla Cellula “Stalin” della provincia di Catania, indossando i corpetti con la posizione del Partito “Cancellare Muos, smantellare antenne, smilitarizzare la Sicilia, opponiamoci al capitalismo e al suo governo per il socialismo”. Il manifesto e le bandiere del Partito sono stati molto fotografati e ripresi dai media per poi essere censurati nei servizi andati in onda. Sono stati diffusi diverse copie de “Il Bolscevico” e volantini con l'Editoriale di Scuderi per il 41º Anniversario della fondazione del Partito e diversi sono stati i dialoghi con i manifestanti sulla necessità del partito in questo contesto storico con l'aggravarsi della crisi del sistema capitalistico e i danni causati dal revisionismo moderno. Un pensionato di Niscemi prendendo la bandiera del PMLI fra le mani ha detto: “Il governo italiano i soldi per fare le guerre ce l'ha, per aiutare i pensionati e i disoccupati, gli mancano”.
La presenza del PMLI ha dato un'impronta di classe alla lotta contro il Muos, chiarendo che è il capitalismo a dare vita all'imperialismo e alle guerre, come dice il manifesto.
Con questa iniziativa il movimento ha ricordato la manifestazione contro il nuovo sistema di comunicazione satellitare della marina Usa (Muos) del 30 marzo 2013 dove più di 10 mila hanno dato vita a una protesta storica alla quale il PMLI diede il proprio contributo partecipandovi direttamente e sfilando fino al cancello 1 della base militare per impedire l'installazione della parabola. Poi sappiamo com'è andata a finire, responsabili i governatori Lombardo, Crocetta e i vari governi centrali di “centro-destra “ e “centro-sinistra”.
Il 5 aprile prossimo a Caltagirone si svolgerà il processo per abusivismo per quattro dei sette imputati accusati di aver edificato l'impianto del Muos senza autorizzazione.
4 aprile 2018