Presidio a Catania contro l'attacco Usa alla Siria
Partite dalla base di Sigonella le missioni esplorative e preparatorie dell'attacco
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Da Sigonella nei giorni scorsi sono partite le missioni esplorative e preparatorie dell'attacco Usa, Francia e GB, alla Siria; la base si trova in stato di guerra. Un forte boato è stato avvertito in città, fino ad Avola in provincia di Siracusa, quando i caccia sono decollati dalla base. L'Italia non fornisce supporto militare diretto alle operazioni americane ma concede l'uso della base Nato sul proprio territorio: di fatto la base è uno strumento di guerra.
Per rispondere a questo sabato 14 aprile si è svolto a Catania davanti al palazzo della Prefettura di via Etnea un presidio contro l'attacco Usa alla Siria; un presidio combattivo di diverse centinaia di manifestanti che lanciavano slogan “Fuori l'Italia dalla Nato” e “Fuori la Nato dall'Italia”, “Smilitarizziamo la Sicilia”, “Con il popolo siriano per la pace”.
Hanno partecipato al presidio il movimento No Muos con uno striscione “No Muos – No Sigonella – No alla guerra – Via le basi Usa dalla nostra terra”, il sindacato Usb, PCI, RC, Potere al popolo, Democrazia costituzionale; molti gli studenti combattivi contro la guerra. Tante le persone che spontaneamente si sono unite ai manifestanti, molte le famiglie con bambini.
Il PMLI ha partecipato attraverso i compagni e amici della Cellula “Stalin” della provincia di Catania, condividendo con i manifestanti la condanna verso gli aggressori, contro le aggressioni imperialiste in Medio oriente e per l'indipendenza e l'autodeterminazione dei popoli. I compagni tenevano alta la bandiera indossando i corpetti con i manifesti “cancellare il Muos, smantellare le antenne militari, smilitarizzare la Sicilia”. Una studentessa attratta dal manifesto ha chiesto di poterlo tenere per esprimere con forza la sua contrarietà all'aggressione imperialista; cosa che ha fatto per tutto il tempo del presidio. I compagni del PMLI hanno diffuso il volantino sul Bicentenario della nascita del grande Maestro del proletariato internazionale Marx.
Dal coinvolgimento della base di Sigonella al recente attacco imperialista alla Siria si è toccato con mano ancora una volta cosa concretamente significa la militarizzazione della Sicilia e i rischi che corre la popolazione. Pensiamo a cosa succederebbe con la costruzione della mega struttura del Muos. Da qui la necessità di lottare contro questi insediamenti allargando il coinvolgimento e la partecipazione in un vasto fronte unito, prendendo l'esempio della storica lotta della popolazione di Comiso negli anni '80 contro i missili Cruise e Pershing della Nato, dove si costituì un largo fronte guidato dal “Comitato unitario per la pace e il disarmo” a cui parteciparono movimenti, sindacati, con in testa la Cgil, il PMLI e i partiti della “sinistra”.
18 aprile 2018