In una situazione in cui Israele e Iran sono ai ferri corti
Netanyahu ha carta bianca per dichiarare guerra
Gli imperialisti sionisti si preparano alla guerra, a una guerra che infiammerà l'intera regione mediorientale e non solo, sotto lo sguardo imbelle se non complice dei paesi imperialisti europei e la indispensabile protezione dell'imperialismo americano. Solo in questo modo può essere letta la decisione del parlamento di Tel Aviv che il 30 aprile scorso, con 62 voti favorevoli e 41 contrari, ha dato carta bianca al primo ministro Benjamin Netanyahu per dichiarare guerra o ordinare l’avvio di un’operazione militare “in circostanze estreme, se è necessario, a causa dell’urgenza”, senza specificare quali siano tali circostanze; unico vincolo, la consultazione con il ministro della Difesa, senza neanche dover convocare una riunione del Parlamento, come richiedeva precedentemente la legge.
Se si considera che il ministro della Difesa israeliano è Avigdor Liberman, leader del partito ultrasionista Yisrael Beiteinu, che si è distinto anche nel recente massacro dei palestinesi a Gaza e in più di una occasione ha sostenuto la necessità di una dura opposizione alla presenza dell’Iran in Siria e di voler vincere il braccio di ferro con Teheran “a qualunque costo”, è chiaro anche chi sarà il bersaglio principale di questa guerra.
Già nel 2016 il governo aveva presentato una proposta di legge in parlamento per avere pieni poteri sulla dichiarazione di guerra ma era stata respinta; ci aveva riprovato nel giugno 2017 quando l'assise di Tel Aviv aveva concesso al premier di accelerare i tempi di consultazione rivolgendosi a una commissione ristretta composta da “almeno la metà” dei ministri. Adesso Netanyahu ha pieni poteri di dichiarare guerra e ha portato a casa l'obiettivo proprio alla vigilia dell'annuncio di avere le “nuove e definitive prove del programma bellico nucleare iraniano” dell'1 Maggio, che avrebbero dato il via all'offensiva dell'imperialismo americano contro l'Iran, preparata da mesi da Trump. E della quale gli imperialisti sionisti di Tel Aviv sono la punta di lancia.
23 maggio 2018