Alcune adesioni pervenute al Comitato Antifascista di Scandicci per la manifestazione unitaria del 9 giugno
COMITATO PROVINCIALE DI FIRENZE DEL PMLI - Il Comitato provinciale di Firenze del PMLI raccoglie e rilancia con forza l'Appello del Comitato antifascista di Scandicci per richiedere in base alle leggi vigenti come la XII Disposizione della Costituzione e le leggi Scelba e Mancino, la chiusura della sede di Casapound a San Giusto (Scandicci) e in ogni altro quartiere o città.
Inoltre aderisce al corteo che si svolgerà il 9 giugno prossimo, un momento politico importante per la lotta antifascista al quale occorre dare sostegno e forza militante da parte di tutti i partiti, movimenti politici, associazioni che si dichiarano antifascisti e che si devono schierare ufficialmente e scendere in campo unendosi agli abitanti della città.
Il Comitato antifascista di Scandicci è un positivo esempio di lotta contro chi ha sdoganato i gruppi fascisti, razzisti e xenofobi, li foraggia, li sostiene e permette loro di aprire impunemente le sedi. Non bisogna permettere che germogli il seme fascista in nessun quartiere, che sia esso palese o mascherato in associazionismo benefattore di destra. Il fronte unito antifascista, la difesa dei valori della Resistenza, il sostegno alla lotta partigiana è importante e necessario per contrastare il dilagare di chi si rifà a Mussolini e alla sua politica fascista. Occorre contrastare queste organizzazioni facendo rivivere nei quartieri la tradizione popolare e antifascista con iniziative vive e aperte soprattutto rivolte ai giovani che hanno bisogno di riappropriarsi della memoria storica e proletaria per non cadere nelle trappole della destra e della borghesia.
Sosteniamo altresì la raccolta di firme in corso che deve essere un forte e chiaro segnale verso le istituzioni borghesi della volontà popolare di far chiudere Casapound sostenuto oggi dal neo governo nero, fascista e razzista Salvini-Di Maio che occorre contrastare unitariamente come antifascisti e buttarlo giù.
RETE STUDENTI MEDI DI FIRENZE - La Rete degli Studenti Medi di Firenze aderisce alla manifestazione indetta per il 9 giugno ore 17 dal comitato antifascista di Scandicci.
La scelta di aderire si rifà a uno dei valori fondanti della nostra associazione ed a un valore costituzionale che crediamo sia importante rilanciare, ora più che mai.
Vogliamo portare l’antifascismo nelle scuole, che non significa mera memoria storia, ma concepire una formazione del pensiero critico e del rispetto della dignità umana, una scuola quindi che deve essere aperta a tutti, considerando lo studente nella sua persona e non come un contenitore vuoto che va riempito.
Vogliamo portare l’antifascismo nella Democrazia, perché troppo spesso le istituzioni che eleggiamo si scordano cosa significhi, non rispettandone i principi fondamentali, concedendo spazi a chi nega l’uguaglianza, la pace, e la giustizia.
Per questo aderiamo all'iniziativa e condividiamo le motivazioni di essa: l’apertura di una sede di un'organizzazione dichiaratamente neofascista è una offesa soprattutto per un territorio come Scandicci (uno dei luoghi più impegnati nella lotta partigiana), in particolare a San Giusto e ancora più in particolare in via Elio Chianesi (eroe della Resistenza e medaglia d’oro al Valor Militare).
Per questo la Rete degli Studenti Medi Firenze aderisce alla manifestazione, presentandosi forte più che mai e invitando tutti gli antifascisti a partecipare attivamente.
CGIL SCANDICCI – La Cgil di Scandicci aderisce alla manifestazione indetta per il 9 giugno ore 17 dal coordinamento antifascista per la chiusura della sede di Casa Pound. La scelta di aderire risponde al tratto antifascista che è parte costitutiva della nosra organizzazione. Per questo condividiamo le motivazioni della manifestazione: l'apertura di una sede che si rifà ad un'organizzazione dichiaratamente neofascista è un'offesa per un territorio che tanto sangue ha versato nella lotta partigiana per ridare a questo paese le libertà tolte dal fascismo; a ciò si aggiunge la locazione della sede in via Elio Chianesi, nel quartiere di San Giusto, eroe della resistenza e Medaglia d'Oro al Valor Militare. Per tutti questi motivi la Camera del Lavoro di Scandicci aderisce e invita i propri militanti e iscritti a partecipare attivamente per la riuscita della manifestazione.
LIBERA SCANDICCI – Il presidio di Libera Scandicci “Placido Rizzotto” aderisce alla manifestazione del 9 giugno 2018, indetta dal Comitato Antifascista di Scandicci. La rinascita dei fascismi e dei razzismi è qualcosa di reale, non un fatto di folklore o di nostalgia malata. E' il sintomo, e dobbiamo gridarlo ancora con più forza, di una democrazia malata, o per lo meno pallida, nel nostro Paese e di una politica che serve poco il bene comune. Il NO ai fascismi deve associarsi all'impegno a costruire i contesti sociali dove l'inclusione e la condivisione dei diritti e dei doveri non siano solo enunciate, ma praticate e garantite. Per tutte queste ragioni siamo presenti e lo saremo sempre.
USB FIRENZE - La Confederazione USB di Firenze dà la propria adesione alla manifestazione del 9 giugno 2018 a Scandicci promossa dal Comitato Antifascista di Scandicci. Per ribadire il nostro no ad ogni rigurgito di fascismo, alla xenofobia, all'odio razziale. Contro le politiche e le ideologie che seminano odio e cercano di mettere i penultimi della fila contro gli ultimi. Contro ogni rigurgito di fascismo sia esso in camicia nera che in camicia bianca.
FIRENZE ANTIFASCISTA - Sabato 9 giugno gli/le antifascisti/e di San Giusto e Scandicci hanno indetto una manifestazione per ribadire la volontà collettiva di chiudere il covo fascista di Casapound che, da poco, ha aperto nella via intitolata al partigiano Elio Chianesi (!), e che rappresenta una presenza sgradita, fastidiosa ed estranea al quartiere. Ci saremo oggi, come ieri a Coverciano, a Signa, a San Jacopino, perché proprio l’intervento capillare, che va oltre il singolo territorio, accumula esperienze e forze capaci di respingere ogni minaccia fascista e razzista, alimentata da politiche d’odio, comode solo a chi le conduce, e non certo a chi nei quartieri ci vive e ci lavora tutti i giorni.
Casapound negli anni ha più volte dimostrato la propria natura squadrista compiendo aggressioni e omicidi verso immigrati/e ed attivisti antifascisti/e. Dovrebbe bastare ricordare l’omicidio di Piazza Dalmazia a Firenze nel 2011 per mano di Casseri, noto militante di Casapound Pistoia. È davvero difficile citare tutte le aggressioni di cui si sono macchiati in questi anni. Tuttavia la realtà ci restituisce un quadro piuttosto chiaro, da Macerata, all’omicidio di Idy Dien a Firenze e di Soumayla in Calabria pochi giorni fa. Il mirino è già puntato contro il nero, il diverso.
Pensiamo che ri-conoscere il piano culturale che ci stanno imponendo sia necessario per comprendere e, dunque, combattere, i temi su cui i fascisti fanno leva con la loro propaganda. Basta leggere qualche giornale o vedere una delle tante trasmissioni TV per rendersi conto che in questo contesto di crisi il diverso, l’immigrato, diventa il facile bersaglio su cui sfogare una rabbia derivata dall’attacco alle condizioni di vita compiute dai governi che hanno fatto della difesa dei grandi interessi economici, banche e imprese, la loro ragion d’essere.
Crediamo che tutte le grandi forze politiche abbiano una responsabilità nella crescita di sentimenti d’intolleranza e paura alimentati proprio da quella retorica sul degrado e sulle strade insicure, sull’emergenza immigrazione, terrorismo, ecc. Basta leggere il decreto Minniti-Orlando dell’uscente governo PD, applaudito pochi giorni fa da Salvini, che in nome del decoro vuole eliminare gli indesiderabili, gli ultimi, dalle vetrine delle città bene. Lo stesso Minniti dei respingimenti in mare, lo stesso degli accordi con la Libia per l’istituzione di lager dove i migranti vengono torturati e uccisi lontano da “Casa nostra”. Potremmo anche citare una delle ultime sparate di Nardella sulle case popolari a Firenze secondo cui ce ne sarebbero troppe date agli immigrati; “prima i fiorentini”. Proprio Nardella, come Casapound e Salvini alimenta rancore verso chi è scappato da condizioni di miseria in cerca di un futuro e che, invece, trova un’altra guerra da affrontare.
Se le case non ci sono è colpa di chi specula, dei palazzinari e di politiche inadeguate! È importante sottolineare le responsabilità di chi ha creato quelle condizioni di sfruttamento, ricattabilità e precarietà - la vera insicurezza - in cui sempre di più ci troviamo costretti a vivere, studiare e a lavorare. Ed ecco che i fascisti cercano di svolgere così quella che è da sempre la loro principale funzione: dividere i lavoratori, identificando i colpevoli nei più deboli e sviando quella giusta rabbia dai veri responsabili, perché chi ci toglie lavoro, salario, diritti e case non sono certo gli immigrati.
È dunque necessario organizzarsi e diffondere in tutti i territori i valori e l’esempio dell’Antifascismo e della Resistenza, opponendoci al proliferare di nuovi covi fascisti. È nostro compito costruire rapporti di solidarietà e cooperazione, rifiutando la logica della paura e dell’individualismo; è nostro compito rimettere al centro della discussione i bisogni concreti dei lavoratori e di chi vive i quartieri, dei più deboli, sabotando così la narrazione che vorrebbe tenerci impauriti e isolati.
Casapound né a S. Giusto né altrove!
La vera sicurezza è casa, sanità, lavoro per tutte e tutti, la vera sicurezza è un quartiere senza razzismo, fascismo ingiustizia e sfruttamento!
SINISTRA ITALIANA - Sinistra italiana aderisce alla manifestazione del 9 giugno a Scandicci indetta dal Comitato Antifascista di Scandicci per dire NO all'apertura di una sede di Casa Pound a Scandicci, nel quartiere di San Giusto, l'apertura della sede in via Chianesi offende la memoria di Elio Chianesi, Partigiano Medaglia d'Oro al valor militare ucciso dai fascisti, e offende tutti i democratici, gli antifascisti e Scandicci.
Per dire No al fascismo, all'odio razziale alla xenofobia, per difendere e far rispettare la nostra costituzione, che vieta e condanna l'apologia di fascismo, per esaltare i valori della solidarietà e del rispetto dall'altro e combattere la solitudine e la paura, per promuovere una politica attenta ai bisogni dei più deboli con servizi ed opportunità culturali e sociali in grado di favorire la partecipazione di tutti.
PARTITO DEMOCRATICO - Come PD aderiamo alla manifestazione indetta per sabato 9 giugno ore 17, dal coordinamento antifascista per la chiusura della sede di Casa Pound in via Elio Chianesi. Difendiamo il principio antifascista e i valori della Resistenza, fondamenta della nostra comunità civile.
ARTICOLO 1–MDP - Pieno sostegno al corteo di Scandicci, organizzato dal Comitato antifascista del comune, per chiedere la chiusura della sede di CasaPound. La sinistra è viva ed è antifascista. Scandicci e la Toscana sono terre antifasciste e tali resteranno. Non credete a chi dice che destra e sinistra non esistono più, la sinistra contro il fascismo – vecchio e nuovo – si mobilita e scende in piazza. Difenderemo e riaffermeremo i valori della libertà e della democrazia conquistati in Toscana, come nel resto del Paese, col sangue versato da centinaia di giovani partigiani. Voglio esprimere pieno sostegno e tutta la mia solidarietà a quelle comunità che, contrariamente a quanto sancisce la nostra Carta Costituzionale, vedono sorgere nei propri paesi e nei propri quartieri sedi di formazioni politiche che si richiamano espressamente a principi neofascisti. Circa un mese fa a Scandicci, in una via intitolata a Elio Chianesi, partigiano Medaglia d'Oro al valore militare alla memoria, ucciso dai fascisti, è stata aperta una sede di CasaPound. Un'offesa alla memoria e alle radici di quel territorio e della Toscana tutta.
13 giugno 2018