Depositata alla Camera la proposta di legge del sottosegretario leghista Molteni, considerata “una priorità del governo Conte”
La Lega pretende la licenza di sparare ai ladri
La proposta è di Nicola Molteni, braccio destro di Salvini e oggi sottosegretario all’interno il quale, nonostante la materia sia attribuibile più alla Giustizia che all’Interno, ha affermato già prima della nomina dei presidenti di Camera e Senato che l’intenzione di far partire la stagione delle riforme in salsa leghista dalla cosiddetta “legittima difesa” era consolidata. Tutto ciò a conferma che essa rappresenta un caposaldo populista del Carroccio, quasi uno scalpo da strappare che, come vedremo dopo, ha già avuto chi in precedenza ha aperto e spianato questa strada. Anche il premier Conte, già nel suo discorso col quale chiedeva la fiducia al parlamento, sottolineò che avrebbe potenziato la “legittima difesa” poiché il tema era centrale ed irrimandabile. Dunque, la proposta fascista per cambiare la legge che regola la “Legittima Difesa” è stata depositata alla Camera il 23 marzo scorso, quando l’attuale governo giallo-verde non era ancora cosa fatta; l’iniziativa ha poi trovato posto nel famigerato “contratto” sottoscritto insieme al Movimento 5 Stelle, a confermarne piena condivisione d’intenti.
Stralciato l’art.52 del Codice Penale
Uno stravolgimento dell’attuale ordinamento borghese in materia che si porta dietro quale unica sostanziale parte immutata il concetto che l’arma debba essere registrata e detenuta regolarmente; per il resto, nel caso quell’arma la si usi per “respingere l’ingresso, mediante effrazione, di sconosciuti in un’abitazione privata ovvero presso un’attività commerciale professionale o imprenditoriale con violenza o minaccia di uso di armi”, si presume sempre che si tratti di legittima difesa e sarà pertanto la procura che dovrà eventualmente dimostrare il contrario. Il testo, già contenuto in un vecchio progetto dello stesso Molteni, è composto da 4 articoli che contengono le modifiche all’articolo 52 del codice penale sulla legittima difesa, ed il 624-bis che tratta il furto in abitazione e quello con “strappo”; inoltre modifica l’articolo 165 del codice di procedura penale rendendo più difficile la sospensione condizionale della pena per chi scippa o ruba nelle abitazioni che viene “comunque subordinata al pagamento integrale dell’importo dovuto per il risanamento del danno alla persona offesa”. Il centro della riforma “pistolera”, è appunto l’art.52 che viene stravolto poiché allo stato attuale e secondo il governo, la legge vigente “appare insufficiente a garantire una possibilità di difesa da aggressioni violente, soprattutto nella parte in cui richiede, affinché ricorra la legittima difesa, la proporzionalità tra difesa e offesa”. Ecco infatti il colpo di mano che stravolge questo concetto: con la nuova legge, semplicemente, “si considera che abbia agito per difesa legittima colui che compie un atto per respingere l’ingresso o l’intrusione (…) di chi commette violazione del domicilio di cui all’articolo 614 o nel luogo di lavoro.”. Le modifiche al 624-bis per di più innalzano le pene stabilite per il furto in abitazione, prevedendo la reclusione da un minimo di 5 anni a un massimo di 8 anni e la multa da un minimo di 10.000 euro a un massimo di 20.000 euro. Per l’ipotesi aggravata la pena edittale minima sale a 6 anni e la massima resta quella attuale, 10 anni, con multe da 20 mila a 30 mila euro. In questi casi, è addirittura vietato il giudizio di equivalenza tra aggravanti e attenuanti, così come sono eliminate le condizioni ridotte in caso di reati commessi da minorenni.
L’ennesima piroetta del Movimento 5 Stelle
L’avvio di questa misura fascista che aprirà in Italia anche per i privati la corsa alle armi, con l'interessato avallo delle aziende produttrici in pieno stile americano e nonostante le numerose tragedie che si consumano oltre oceano, rappresenta anche l’ennesima piroetta destrorsa dei grillini. Solo nel maggio 2015 infatti, i 5 stelle chiedevano addirittura una legge più stringente sul tema sottolineando il rischio di una deriva in stile Usa. Soltanto un anno fa il blog di Grillo – concetto poi ripetuto in Commissione Giustizia della Camera dall’allora deputato 5S Vittorio Ferraresi (oggi sottosegretario alla Giustizia) – si leggeva: “La sicurezza e la giustizia devono essere in primis assicurati dallo Stato”. Una posizione ben diversa da quella espressa oggi quando con il contratto di governo insieme ai fascioleghisti, dimostrano di essere pienamente d’accordo con Salvini. In quella occasione, i 5 Stelle sottolineavano anche che “non doveva essere toccato l’articolo 52 c.p. ma gli articoli 55 e 59 che creano maggiore incertezza ai cittadini e giudici”; inoltre allora il M5S votò contro la modifica alla legge sulla legittima difesa targata Pd, in cui iter è stato poi interrotto, che andava nella stessa direzione di quella appena depositata dalla Lega, ma da applicare solo di notte.
Un passo a destra oltre il disegno di legge PD
Nel cercare di respingere questa proposta di legge fascista, non dobbiamo dimenticare che nella scorsa legislatura fu David Ermini del PD a presentare una proposta nella quale si modificava l’art.52 con la stessa sostanza di quanto sta facendo la Lega + M5S oggi. L’unica differenza era appunto che certe modifiche sarebbero state applicabili solo di notte, portandosi dietro alcuni problemi di interpretazione e anche una dichiarazione di Renzi che la considerava “troppo complicata”, pur riconoscendo che qualcosa però andava fatto. La questione “notturna” fu il pretesto utilizzato dalla Lega per non votarla, sapendo bene che, anche se fosse andato avanti il governo dell’ex duce di Rignano sull’Arno, quel suo “bisogna fare qualcosa” si sarebbe tradotto in un mostro simile a quello che oggi Molteni propone. Insomma, ancora una volta la destra si inserisce perfettamente in un varco aperto dalla sedicente “sinistra” di regime. Anche su questo tema, aprano gli occhi coloro che guardano al Movimento 5 Stelle da sinistra, poiché siamo ancora una volta di fronte a una legge fascista e pericolosa, proposta da un governo nero, e capace solo di ingrassare produttori di armi e scatenare nuove guerre fra poveri e di occultare ancor di più le ragioni ultime che originano e alimentano questo tipo di delinquenza.
27 giugno 2018