Dopo l'aggressione di un operaio senegalese da parte del padrone dell'azienda
In piazza contro il razzismo a Castelfranco di Sotto
Interessante intervento di don Zappolini. Lega e M5S non si fanno vedere. Il PMLI invia adesione all'appello della CGIL e prende parte alla manifestazione

Redazione di Fucecchio
Il 30 giugno a Castelfranco di Sotto (Pisa) si è svolta una manifestazione organizzata dalla Cgil, dall'amministrazione comunale e dalla comunità senegalese. Nonostante la “Camminata per la legalità” avesse un titolo poco felice e dalla dubbia interpretazione, si è trattato di una iniziativa dal forte carattere antirazzista, confermato dal fatto che i partiti di destra e anche i 5 Stelle non hanno aderito alla manifestazione.
Il partito di Di Maio si è arrampicato sugli specchi per giustificare la sua assenza ma è apparso evidente che ha preferito cavalcare il populismo di stampo razzista pensando alle prossime elezioni comunali. La Cellula “Vincenzo Falzarano” di Fucecchio del PMLI ha invece aderito e partecipato alla manifestazione. Gonews.it ha pubblicato integralmente il comunicato stampa della Cellula.
È stata una risposta all'aggressione subita da un operaio senegalese vittima di un raid fascio squadrista in pieno giorno nel centro del paese da parte di un padrone conosciuto per sfruttare manodopera in nero e affittare appartamenti a prezzi salati ai suoi stessi dipendenti. La vittima, adesso impiegata in un'altra azienda, aveva solo chiesto di riscuotere dall'aggressore gli stipendi arretrati per poter pagargli l'affitto. Un'aggressione che non si può circoscrivere ad un fatto di cronaca, ma legittimata dal clima di caccia all'immigrato scatenata dal governo nero Salvini-Di Maio, figlia della politica volta a riabilitare tutti i movimenti fascisti e non dare pieni diritti per tutti i lavoratori, diritti che devono cominciare con la cittadinanza ai figli dei migranti nati in Italia e un iter accorciato per i richiedenti cittadinanza o asilo.
In qualche modo la vicenda di Castelfranco è riconducibile anche alla forte tensione abitativa del comprensorio, dove le amministrazioni locali sono completamente assenti nel sostenere l'edilizia popolare costringendo molte persone a rivolgersi a soggetti “poco raccomandabili” per avere un tetto, come ha denunciato la stessa Unione Inquilini.
Tra gli interventi il più interessante è risultato quello di don Zappolini, il prete di Perignano (Pisa) minacciato dai fascisti di Forza Nuova, il quale, nonostante l'avesse infarcito di retorica cattolica, ha fatto capire che continuando così si imbocca la strada che un tempo ci ha portato al ventennio mussoliniano.
 
Di seguito il Comunicato stampa della Cellula fucecchiese del PMLI.
La Cellula di Fucecchio del Partito marxista-leninista italiano aderisce alla “Camminata per la legalità” di sabato 30 giugno organizzata a Castelfranco di Sotto, intesa come manifestazione a sostegno dei diritti e della dignità dei lavoratori italiani e stranieri.
Le infiltrazioni mafiose nelle aziende conciarie della zona e le minacce ai lavoratori, come quella ad un operaio senegalese aggredito dal proprio “datore di lavoro”, dimostrano che la Toscana e il Valdarno Inferiore non sono affatto “isole felici”.
Anche qui da noi assieme al precariato legalizzato aumentano il lavoro nero e le minacce contro chi reclama i propri diritti, in un quadro generale dove razzismo e fascismo sono i caratteri distintivi dello stesso governo nazionale.
Porti chiusi e respingimenti, schedatura dei rom, minacce e propaganda incessante da parte di un governo che persegue le minoranze e i migranti fomentando e autorizzando di fatto la violenza dei gruppi (o dei singoli) fascisti.
Non dobbiamo tollerare il nero governo Salvini-Di Maio, tutti gli antifascisti e antirazzisti si devono unire per farlo cadere attraverso la mobilitazione e la lotta.

4 luglio 2018