Davanti alla Camera
Cattolici digiunano per avere giustizia sui migranti
Un gruppo di scout di Caserta, missionari, preti e suore di frontiera, impegnati con esclusi e vittime di tratta, abituati a vivere ai margini delle città, hanno iniziato, lo scorso 10 luglio, un digiuno davanti a Montecitorio, sede della Camera dei deputati, per protestare contro la politica sulle migrazioni del governo italiano a guida Lega e 5 stelle.
Don Alessandro Santoro di Firenze ha letto pubblicamente in quella occasione il testo concordato con il vescovo emerito di Caserta, Raffaele Nogaro, nel quale è scritto tra l'altro: “non possiamo accettare in silenzio queste politiche contro i migranti che sono un insulto alla civiltà e all’umanità”;
denunciando un silenzio “che mette paura”
di cui sono responsabili istituzioni e mezzi di informazione.
Padre Alessandro Zanotelli, già missionario comboniano in Africa ed ex direttore della rivista Nigrizia, non ha avuto, nel suo intervento, alcuna remora nel paragonare il silenzio attuale di gran parte della società europea verso il problema dei migranti all'indifferenza verso gli ebrei e le altre minoranze perseguitate ottanta anni fa dai regimi nazifascisti: “Io ho l'idea che siamo come negli anni Trenta prima che arrivasse il nazismo“ ha dichiarato il religioso, aggiungendo che in quell'epoca “la gente era arrabbiata perché l'economia non tirava, la classe media era in crisi, quindi c'era una ricerca del capro espiatorio. Ecco perché Salvini è così potente perché ha indovinato questo: individua il capro espiatorio“.
Anche il noto vignettista Vauro Senesi era presente all'iniziativa, unendosi anche lui al digiuno, che è, secondo le parole lette da don Santoro “una disobbedienza civile, perché non si può più tacere“ davanti a una politica disumana verso le persone migranti.
La protesta, prevista per i successivi dieci giorni e che ha raccolto numerose adesioni da parte di associazioni anche laiche e organizzazioni sindacali segna l'inizio di una frattura radicale tra quella parte del mondo cattolico più avanzato e antirazzista e il governo nero Salvini-Di Maio.
Nel corso della manifestazione è stata condannata anche la campagna di sospetto e di odio fomentata contro le Ong che prestano soccorso in mare e contro la chiusura dei porti italiani per tali imbarcazioni.
18 luglio 2018