“Raduno dei Partigiani e dei Giovani” sul Monte Giovi in provincia di Firenze
Gli antifascisti mugellani e fiorentini onorano la Resistenza al canto di “Bella Ciao”
Franchini denuncia la politica del governo contro i migranti. Intitolato il sentiero alla memoria al giovane partigiano Luciano Celli. Interesse verso il banchino del PMLI in onore a Marx, alla Resistenza e contro il governo nero Salvini-Di Maio
Dal corrispondente dell'Organizzazione di Vicchio del Mugello del PMLI
Nei giorni di sabato 7 e domenica 8 luglio si è svolto il “69° Raduno dei Partigiani e dei Giovani” sul Monte Giovi in provincia di Firenze, a cavallo tra i i comuni di Pontassieve, Rufina, Dicomano, Vicchio del Mugello e Borgo San Lorenzo. Varie sono state le iniziative nelle due giornate, sia di carattere politico che sociale, tra cui l'intitolazione del sentiero alla memoria del partigiano Luciano Celli caduto a soli 18 anni in combattimento contro i repubblichini, sentiero che fa parte del “Parco culturale della Memoria” che ha recuperato la viabilità rurale che percorrevano i partigiani.
Infatti su questo monte avevano costituito le proprie basi le brigate partigiane più famose che da qui partirono per la Liberazione di Firenze. Per questo il Monte Giovi è un luogo simbolo della Resistenza e per tenerne viva la memoria tutti gli anni gli antifascisti della Val di Sieve, del Mugello, ma anche della restante provincia fiorentina danno vita a questa importante iniziativa.
Domenica 8 si è svolto il tradizionale corteo mattutino per deporre la corona alla lapide commemorativa della Resistenza. Presenti insieme a centinaia di antifascisti, tra cui anche qualche giovane, i gonfaloni dei comuni della zona e della provincia di Firenze, compreso quello della città del Giglio, oltre al gonfalone della Regione Toscana.
Un gruppo di antifasciste ha rotto il silenzio della parte istituzionale del corteo intonando più volte “Bella Ciao” e anche altri canti partigiani, coro al quale non hanno fatto mancare il proprio contributo i compagni delle Organizzazioni di Rufina e Vicchio del Mugello del PMLI presenti con le bandiere dei Maestri e del PMLI. Essi indossavano la maglietta rossa dedicata a Marx prodotta dal Partito, i fazzoletti del PMLI e dell'ANPI. Si sono intavolate interessanti discussioni con diversi antifascisti, sia per quanto riguarda il lavoro negli organismi di massa sia per quel che riguarda il Partito e la sua linea politica. Abbiamo puntato con forza sulla necessità urgente di una mobilitazione antifascista anche perché sono sempre più ricorrenti le voci di una prossima apertura di una sede dei neofascisti di Casaggì a Borgo San Lorenzo.
Dei vari interventi da segnalare quello di Roberto Franchini, della Segreteria provinciale ANPI Firenze, che ha legato la battaglia per portare avanti i valori dell'antifascismo alla denuncia della politica che attua il governo Salvini-Di Maio, specialmente contro i migranti, dove conferma in pieno, aggiungiamo noi, la sua natura nera, fascista e razzista come abbiamo denunciato sin dal momento in cui è stato varato. È intervenuto anche Leonardo Banchi in rappresentanza dell'Istituto storico della Resistenza.
A fine dei comizi è stata lanciata nuovamente “Bella Ciao” che poi è stata ricantata e suonata nel pomeriggio alla fine dell'iniziativa dal gruppo musicale, Pietro Sabatini & Co, che ha tenuto un concerto caratterizzato da “canzoni pensanti, concerto d'impegno sociale e di memoria, in particolare della Resistenza taciuta delle donne partigiane”.
Finita la parte strettamente istituzionale i nostri compagni hanno allestito un rosso e riuscitissimo banchino dedicato al Bicentenario della nascita di Marx, all'antifascismo e contro il governo nero, fascista e razzista Salvini-Di Maio. Per cui oltre la bandiera del Partito i compagni facenti capo alle due Organizzazioni, hanno esposto i manifesti dedicati all'Anniversario di Marx e quelli del 25 Aprile dal titolo “Fedeli ai valori della Resistenza. Né Di Maio né Salvini né qualsiasi altro esponente della borghesia e del capitalismo. Solo il socialismo e il potere politico del proletariato possono cambiare l'Italia”. Sul tavolo erano esposti vari numeri de Il Bolscevico
tra cui lo speciale (n° 17/2018) dedicato al Bicentenario della nascita del Grande Maestro cofondatore del socialismo scientifico, insieme al volantino dal titolo “Viva Marx”, i volantini contro il governo. Inoltre, opere dei cinque Maestri del proletariato internazionale edite dal PMLI nella collana “Piccola biblioteca marxista-leninista”.
Il materiale ha avuto notevole successo, diversi antifascisti hanno preso di tutto oltre ai volantini, il materiale ad hoc sul Bicentenario della nascita di Marx, lo speciale sopracitato, dalle cartoline ai poster, i numeri 25 e 26 de Il Bolscevico
, il “Manifesto del Partito comunista” di Marx ed Engels, “Princìpi del leninismo” e “Questioni del leninismo” di Stalin, la spilla del PMLI. Molti gli antifascisti che dopo aver visitato il banchino hanno lasciato delle generose sottoscrizioni a favore delle vuote casse del Partito. Alcuni hanno lasciato l'indirizzo di posta elettronica per ricevere on-line Il Bolscevico
e altro materiale del Partito. Insomma, il banchino ha avuto pieno successo, dove i compagni del PMLI hanno “sguazzato come pesci nell'acqua”, malgrado che gli antifascisti presenti all'iniziativa fossero un po' meno degli agli anni scorsi.
Il ristoro è stato validamente curato dal circolo ARCI Scopeti e dalla sezione di Montebonello della Croce azzurra.
Possiamo dunque definirla una splendida giornata antifascista, in cui chi vi ha partecipato ha riconfermato e rinnovato il suo carattere antifascista, e questo aumenta ancora di più la sua importanza considerando la natura fascista dell'attuale governo.
18 luglio 2018