Il sottosegretario M5S Bartolazzi ha un debito di oltre 100mila euro con la Asl
Altro che “servitore dello Stato”, altro che “un professionista riconosciuto in tutto il mondo... una di quelle persone che ha scelto di stare negli ospedali e di lavorare lì”: Armando Bartolazzi, il dirigente medico del Sant’Andrea di Roma, superlodato da Di Maio in campagna elettorale, designato in un primo momento a ministro della Salute e poi “declassato” a sottosegretario dopo la scelta di Giulia Grillo, è in realtà un debitore dello Stato.
A fine giugno infatti i responsabili amministrativi dell’azienda ospedaliera dove lavora lo hanno convocato per chiedergli conto dei 101.784 euro che Bartolazzi ha incassato con l’attività in libera professione tra il 2007 e il 2017 e non ha mai versato nelle casse dell'azienda ospedaliera pubblica per cui lavora.
Bartolazzi è un anatomopatologo e oncologo che nelle cliniche convenzionate con il Sant’Andrea, una decina secondo il sito dell’ospedale, fa esami istologici in libera professione. Per legge i soldi che incassa in intramoenia devono essere versati alla Asl di appartenenza la quale, dopo aver trattenuto l’Irap e altre spese, versa quel che resta, circa l’80% di quanto pagato dal cittadino, nella busta paga al professionista.
Di solito nel Lazio i medici, che hanno il libretto di fatture dell’ente dal quale sono assunti, fanno i versamenti una volta al mese. Ma dai controlli effettuati dai responsabili amministrativi del Sant’Andrea nei mesi scorsi, sono emerse una serie di irregolarità nei versamenti. Sono oltre 130 i dottori che hanno omesso di versare le cifre incassate e Bartolazzi figura tra i primi dieci debitori.
Una situazione a dir poco imbarazzante per il medico a Cinquestelle, sottosegretario alla Salute, specie se si pensa che la sua ministra Giulia Grillo in una circolare del 15 giugno ha chiesto alle Regioni “controllo più stringenti” proprio su liste di attesa e intramoenia.
Un barone della medicina premiato con una poltrona di sottosegretario al ministero a cui ha sottratto denaro e risorse non si era mai visto nemmeno ai tempi di Tangentopoli e della prima repubblica.
18 luglio 2018