Da Caserta a Napoli, Forlì, Aprilia, Palermo, Catania, Roseto e Torino
Escalation di aggressioni xenofobe contro migranti e rom
Muore un marocchino pestato a sangue, grave bimba rom colpita da un colpo di carabina, altri immigrati feriti da una vera e propria caccia all'uomo che registra 11 feriti negli ultimi 50 giorni

 
Dagli inizi di giugno, non a caso a partire dall'insediamento del governo Conte con il caporione leghista Salvini al ministero dell'Interno, si è avuta in Italia una vera e propria escalation di aggressioni razziste e xenofobe contro migranti e minoranze etniche presenti in Italia, come i rom, tanto che persino il presidente Mattarella non poteva continuare a fingere di non vedere e ha lanciato l'allarme, ammonendo in una recente cerimonia pubblica che "l'Italia non può somigliare a un Far West dove un tale compra un fucile e spara dal balcone".
Il riferimento di Sergio Mattarella era al colpo di carabina ad aria compressa con la quale lo scorso 19 luglio un ex dipendente del Senato, indagato per lesioni gravi, ha sparato dal terrazzo di casa sua, che si trova a Roma nella zona di viale Palmiro Togliatti, a una bambina rom di un anno, ferendola alla colonna vertebrale con un piombino non con un colpo partito inavvertitamente dalla carabina, come sostiene l'indagato, ma mirato alla schiena della bambina, come ritengono inquirenti e magistrati.
Quello della piccola rom era soltanto il più eclatante di una serie di episodi che dagli inizi di giugno si sono ripetuti in Italia, una tempesta di razzismo e di xenofobia conseguenza del vento seminato dal ministro dell'Interno in maniera più appariscente di altri ma anche da tutto il governo Conte, con i due alleati M5S e Lega che sul tema viaggiano all'unisono.
Prima della bimba rom a Roma erano finiti nel mirino a Caserta l'11 giugno due migranti del Mali, uno dei quali ferito, per colpi di pistola sparati da tre ragazzi italiani che gridavano "Salvini, Salvini!". Nella notte tra il 20 e il 21 giugno nel pieno centro di Napoli – a poche centinaia di metri da dove nel 2009 fu ferito con spranghe e catene al grido di “faccetta nera“ il giovane italiano Marco Beyene, figlio del noto docente universitario etiope Yaqob Beyene - un ventiduenne del Mali, che fa il cuoco in un ristorante, veniva ferito all'addome con un fucile ad aria compressa da due sconosciuti che gli gridavano “sporco negro“.
Nella notte tra il 2 e il 3 luglio scorsi nel pieno centro di Forlì, in Corso Garibaldi, una donna nigeriana era stata avvicinata da un motorino e una delle due persone a bordo le aveva sparato al piede con una pistola da softair; nella stessa città il 5 luglio un trentatreenne manovale della Costa d'Avorio era stato colpito, mentre viaggiava in bicicletta, da un proiettile partito da una pistola ad aria compressa e sparato da un'auto che, dopo averlo affiancato, è ripartita a grande velocità. Infine l'11 luglio a Latina Scalo due giovani nigeriani sono rimasti lievemente feriti dopo essere stati colpiti da alcuni spari esplosi da una pistola ad aria compressa mentre aspettavano l’autobus.
Dopo la fucilata alla bambina rom, una breve pausa, le aggressioni contro migranti ripartivano il 26 luglio a Cassola, in provincia di Vicenza, dove un operaio edile capoverdiano di 33 anni era ferito da un colpo d’arma da fuoco mentre stava lavorando su un ponteggio a 7 metri d'altezza, e il 27 luglio a Caserta, dove un migrante africano della Guinea Bissau, richiedente asilo e ospite di un centro di accoglienza di San Cipriano d'Aversa, era ferito in pieno volto con una pistola ad aria compressa da due ragazzi in motocicletta.
Il 28 luglio il ducetto Salvini dichiarava che “l'allarme razzismo è una invenzione”, negava che ci fossero episodi di razzismo e continuava la sua campagna contro gli immigrati senza dire una parola sugli spari contro di loro, in altre parole avallandoli. E alle accuse rispondeva col motto mussoliniano "Tanti nemici, tanto onore!". Le arroganti parole di Salvini trovavano un emulo illustre, il suo compare ducetto Luigi di Maio che il 30 luglio durante la trasmissione Omnibus, su La7, ripeteva che “io non credo che ci sia un allarme razzismo in questo Paese. Si sta utilizzando questo argomento, perché qualcuno, per sentirsi un po’ di sinistra, deve attaccare Salvini considerandolo di estrema destra“.
Fra le due vergognose dichiarazioni dei ducetti al governo avveniva una accelerazione della criminale escalation contro gli immigrati. Da quella del 28 luglio a Palermo, dove un 19enne senegalese richiedente asilo, che lavora come cameriere in un bar di piazza Caterina, a Partinico (Palermo), era aggredito da un gruppo di ragazzi che lo picchiavano e lo ferivano alla testa al grido di “torna a casa tua”, a quella ancora più grave per le conseguenze a Aprilia dove il 29 luglio un muratore marocchino era inseguito e pestato a morte da due uomini di 40 anni, due assassini incriminati dai carabinieri per omicidio preterintenzionale.
Chiude al momento la nera lista degli atti razzisti quelli del 29 luglio a Catania, con quattro immigrate lasciate volutamente a terra dall'autista del bus per Taormina, e Moncalieri dove la giovane atleta Daisy Osakue, primatista italiana Under 23 di lancio del disco, era ferita a un occhio da uova lanciatele da un auto in corsa. Infine il 30 luglio a Roseto, in Abruzzo, un lavoratore di origine senegalese che ha ottenuto la cittadinanza italiana veniva insultato dall'impiegato dell'ufficio dell'Asl dove si era recato per informazioni sul rinnovo del libretto sanitario con “che vuoi? Vattene. Questo non è l'ufficio del veterinario”.
Se non si vuole che in Italia si ripetano gli orrori della Notte di San Bartolomeo, dove anche stavolta come in quella tragica notte a lasciarci la vita possono esserci bambini indifesi o operai che stanno andando al lavoro, bisogna contrastare con ogni mezzo la criminale cultura fascista, razzista e xenofoba espressa dal governo Conte e in particolare dalla Lega di Salvini e dai suoi satelliti di estrema destra, come Casapound e Forza Nuova, e devono essere messi fuori legge i gruppuscoli neofascisti che seminano l'odio sociale che porta a simili conseguenze e che, se non fermato, può realmente degenerare fino a conseguenze per ora non prevedibili.
 

31 luglio 2018