Relazione di Claudia del Decennale alla riunione di studio della Cellula “Engels” di Firenze del PMLI
È di fondamentale importanza trasformare la nostra concezione del mondo attraverso la lotta di classe e lo studio
Qui di seguito pubblichiamo la relazione della compagna Claudia del Decennale alla riunione di studio dell'allora Cellula “Engels” di Firenze del PMLI, di cui era Segretaria, che si è tenuta il 27 luglio 1997. La riunione aveva per tema “La concezione del mondo e la famiglia”.
Sono passati da quella riunione ventuno anni ma il concetto di fondo espresso dalla compagna del Decennale sulla necessità della trasformazione della propria concezione del mondo è ancora attuale e sollecita tutti i membri e i simpatizzanti del PMLI a renderlo operante. Oggi più che mai, poiché si avverte forte l'influenza della cultura borghese sul proletariato, sulle masse e anche sui loro elementi più avanzati. Vedi, in particolare, la questione dei migranti e della sicurezza.
Pensare, vivere e lottare come hanno fatto Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao deve essere l'impegno di tutte le compagne e i compagni militanti e simpatizzanti del PMLI.
Cari compagni,
credo che saremo tutti d'accordo nel sottolineare l'importanza di questa riunione per i temi trattati che, senza dubbio, fortificano la nostra militanza e il nostro livello di coscienza, fortificano la Cellula e in ultima analisi il Partito.
Credo che nessuno di noi abbia provato una grossa fatica nel capire ciò che abbiamo letto, a parte forse chi si è affacciato per la prima volta su certi temi politici, mai prima affrontati. Ma sicuramente ci saremo resi conto di quanto è difficile, ma anche importante e necessario, tramutare dei concetti nitidi, giusti e chiari nella nostra vita quotidiana. C'è chi ci sarà riuscito di più e chi di meno, ma è comunque importante riflettere per migliorarci e sforzarci di essere coerenti con la nostra scelta di vita.
Il punto cardine dal quale partire, le fondamenta di ogni compagno, devono essere l'acquisizione e la consapevolezza della necessità e dell'importanza della nostra concezione del mondo e del nostro lavoro per trasformarlo in senso proletario. È da qui che parte tutto, poiché non basta essere d'accordo con il socialismo e con il PMLI, non basta entrarvi come militante, ma è necessario sviluppare il nostro contributo alla causa del proletariato, trasformando il nostro pensiero e la nostra attività pratica. Infatti la nostra concezione del mondo deriva dalla nostra origine di classe e dalla nostra pratica sociale, e non basta certo entrare nel PMLI per essere degli autentici marxisti-leninisti. La nostra trasformazione deve avvenire costantemente, con forza di volontà e tenacia, poiché vivendo in una società borghese questo processo non è certamente facile, bombardati come siamo da modelli, stili di vita e concezioni tutt'altro che proletarie. Come esiste una contraddizione di classe tra sfruttati e sfruttatori, esiste anche una contraddizione in noi stessi tra due concezioni del mondo diametralmente opposte, tra quella materialista dialettica e quella idealista e metafisica.
Contraddizione che comincerà a cessare solo con il socialismo e ancor più col comunismo, dove non esisteranno più le classi, anche se la lotta tra il nuovo e il vecchio e tra il giusto e sbagliato non avrà mai fine.
Trasformare il mondo e noi stessi
È attraverso la lotta di classe che si trasforma la nostra concezione. Sono queste le indicazioni che i 5 Maestri del proletariato ed il PMLI ci danno: conoscere - studiare - applicare il marxismo-leninismo-pensiero di Mao.
Soprattutto studiare, poiché è attraverso questo strumento, se così lo vogliamo chiamare, che eleviamo il nostro livello di coscienza, e che quindi trasformiamo più velocemente la nostra concezione.
È attraverso lo studio che riusciamo a capire come sono state risolte nel passato certe problematiche, certe contraddizioni in seno al popolo oppure antagoniste tra il nemico e noi.
Infine, è attraverso lo studio del materialismo dialettico e storico sul quale si basa la concezione proletaria del mondo, unito alla linea politica e ai documenti del Partito che si può comprendere il mondo che ci circonda, i suoi mutamenti, le sue contraddizioni e risolverle in senso scientifico e proletario.
Certo, studiare è faticoso, faticosissimo, sono la prima a riconoscerlo, anche perché non mi trovo tra coloro che apprendono immediatamente; è faticoso soprattutto perché non siamo abituati e perché comunque, è inutile nasconderlo, far lavorare il cervello costa impegno. Ma è necessario soprattutto studiare con coscienza e concentrazione, il che non sempre è facile. Bisogna abituarsi a studiare e leggere; a ragionare, per non permettere che il nostro cervello sia gettato all'ammasso, per poter contrapporre l'ideologia proletaria marxista-leninista a quella imperante borghese. Non tutti hanno la fortuna come noi, di avere a disposizione dei testi e il PMLI come organizzazione, che ci illuminano sulla vita, sulla storia, su ciò che accade. Noi marxisti-leninisti non brancoliamo nel buio!
Certo, essere un marxista-leninista e quindi un militante del PMLI costa sacrifici, enormi sacrifici, e questo lo dice lo stesso Partito, gli stessi Maestri, ma pensate a chi vive la propria quotidianità in questa società borghese, senza prospettive, stando a guardare inerme e subendo passivamente gli orrori del capitalismo che si succedono l'uno dopo l'altro e soffocano la vita degli sfruttati! Le rivoluzioni e la lotta tra il giusto e lo sbagliato ci sono sempre state nella storia, e inevitabilmente ce ne saranno ancora, è utopistico pensare che in questa società, abbiamo raggiunto la pace e il benessere, poiché solo nel socialismo e poi nel comunismo, a livello mondiale si potrà realizzare il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori e la pace. Ed allora dobbiamo pensare di essere fortunati che in tutto questo marciume, c'è un faro che ci illumina e che lavora per attirare attorno a sé più persone possibili, più combattenti possibili.
Ma torniamo a domandarci perché è importante trasformare la nostra concezione del mondo? Intanto per dare un orientamento di classe alla propria vita personale, sociale e politica, riuscendo così a risolvere e a inquadrare le nostre problematiche, in un ottica di classe e non soggettivizzarle, per dare quindi un contributo significativo allo sviluppo del PMLI e alla lotta per il socialismo.
In questo quadro il Partito ci indica come referente numero uno della trasformazione della propria concezione del mondo, le compagne, le masse femminili.
Il ruolo di avanguardie delle marxiste-leniste
In senso generale le masse femminili sono sempre state quelle più penalizzate e sfruttate nella storia, solo i nostri 5 Maestri ed il PMLI le hanno valorizzate non come angeli del focolare, o come madri e mogli, ma come importantissime e indispensabili rivoluzionarie e combattenti per il socialismo. Penso che all'interno del Partito, non tutti i compagni abbiano compreso appieno l'utilità e l'importanza delle compagne nella strategia rivoluzionaria, ma probabilmente se non sicuramente anche perché non lo hanno compreso appieno neanche loro stesse.
Il Partito sostiene che devono essere le stesse compagne a battersi per essere protagoniste della lotta, della rivoluzione e per un'effettiva parità. Purtroppo è vero che spesso la componente più avanzata delle masse femminili, ingabbiata da una cultura borghese, reazionaria e cattolica non riesce a comprendere quanto possa essere appagante e importante prendere in mano il proprio destino divenendo delle combattenti per il socialismo. Il che non significa sacrificare gli affetti familiari e personali, ma solo inquadrarli in una ottica di classe, attribuendo ad ogni cosa il giusto peso ed il giusto valore.
Le masse femminili devono combattere per una loro indipendenza economica e sociale, anche se oggi non è facile, poiché esse sono imprigionate nella doppia schiavitù salariale e domestica. Ma tale doppia schiavitù deve suscitare una doppia ribellione contro questo stato di fatto e spingerle a rivendicare il proprio diritto e partecipare attivamente alle questioni sociali e politiche, rifuggendo dal rinchiudersi in casa a rammendare calzini, pulire e sfornare manicaretti.
Le compagne in primo luogo, e quindi anche io stessa, devono essere d'esempio per le masse femminili diventando delle autentiche combattenti d'avanguardia per il socialismo, aiutate se c'è, dal proprio compagno di vita in una distribuzione paritaria dei lavori domestici e della gestione dei figli, affrontando le problematiche con dialettica, con l'idea di essere uniti prima che dall'amore, dal matrimonio o dal sangue nel caso di fratelli o di figli, dalla stessa e importante decisione di combattere per un futuro migliore e di dare il nostro massimo contributo manuale ed intellettivo per il benessere del Partito e quindi del proletariato.
Cari compagni, si conclude qui la mia breve relazione nella speranza di avere portato alla vostra attenzione i punti salienti dei testi studiati. Credo che ognuno di noi in queste righe possa trovare la soluzione ideologica ai propri problemi, con la coscienza di mettersi sempre umilmente in discussione e alla scuola del Parito.
Ora tocca a noi tramutare le indicazioni ideologiche in azione pratica, dandoci da fare per il bene del Partito, allineandoci al suo passo e impegnandoci con tenacia.
Sarebbe utopistico illudersi di acquisire tutto e risolvere tutto in una riunione. È bene che ognuno di noi rifletta anche personalmente oltreché collettivamente e trovi la forza e la spinta necessari per essere un buon militante marxista-leninista tenendo ben presenti le importante 5 fiducie: fiducia nel marxismo-leninismo-pensiero di Mao, fiducia nel socialismo, nel Partito, nelle masse e in noi stessi.
31 luglio 2018