Saluto di Monica Martenghi, a nome del CC del PMLI, ai partecipanti alla Commemorazione di Mao nel 42° Anniversario della sua scomparsa
Ispiriamoci alla determinazione e allo spirito di lotta di Mao per dare al PMLI un corpo da Gigante Rosso e risvegliare il proletariato alla lotta rivoluzionaria contro l'imperialismo e per il socialismo
Care compagne e compagni, care amiche e amici,
a nome del Comitato centrale del nostro Partito e dei compagni dirigenti seduti alla presidenza con alla testa il compagno Giovanni Scuderi porgo a tutti voi un caloroso saluto e un sincero ringraziamento per essere presenti a questa pubblica iniziativa in occasione del 42° Anniversario della scomparsa di Mao, grande Maestro del proletariato internazionale, dei popoli e delle nazioni oppresse, deceduto il 9 Settembre 1976.
Salutiamo il compagno Erne Guidi che a nome del Comitato centrale del Partito terrà il discorso ufficiale sul tema “Mao, l’imperialismo e la lotta per il socialismo”.
Salutiamo con gioia rivoluzionaria tutte le compagne e i compagni provenienti un po’ da tutta Italia, specialmente quelli che vengono da molto lontano, che hanno sopportato lunghi, disagevoli e costosi viaggi.
Salutiamo chi non conosciamo e partecipa per la prima volta a una iniziativa pubblica del Partito. Auspichiamo che si possa approfondire la nostra reciproca conoscenza concordando un incontro.
Salutiamo con molto calore tutti i compagni che hanno gravi problemi di salute, sia quelli che, nonostante tutto, oggi sono qui con noi, sia quelli che purtroppo non sono più in grado di partecipare nemmeno alla vita del Partito, in particolare mandiamo un affettuoso saluto al compagno Federico di Melzo (provincia di Milano) che si trova in ospedale in gravissime condizioni.
Ringraziamo chi, pur impossibilitato a partecipare, ha voluto comunque esserci vicino inviando messaggi di saluto alla Commemorazione. I saluti che ci hanno inviati potrete trovarli sul prossimo numero de “Il Bolscevico” che sarà interamente dedicato a questa commemorazione. A questo proposito tutti i presenti, non membri del PMLI, sono invitati a inviare a “Il Bolscevico” le loro impressioni, anche solo poche parole, sulla Commemorazione di Mao.
Ricordiamo con tanto affetto ed eterna gratitudine i compagni deceduti: Cirano Biancalani, Angelo Cimmino, Vincenzo Falzarano, Giuseppe Lepore, Marco Marchi, Ferruccio Panico, Nerina “Lucia” Paoletti – tra i primi 4 pionieri del PMLI – Ferdinando Puglia, Lorenzo Santoro, Salvatore Zunica.
Traiamo forza dal loro esempio per rimanere fedeli per tutta la vita alla causa del Partito e del socialismo. Guardiamo a loro e ai compagni e alle compagne che tirano la carretta da 51 o 41 anni con lo stesso entusiasmo, con la stessa determinazione e fiducia del primo giorno, e non a chi tradisce il Partito e la causa, tanti ce ne sono stati in passato e altri inevitabilmente ve ne saranno in futuro.
Ricordiamo le vittime di Genova e del Pollino in Calabria, nonché i lavoratori morti sul lavoro tra cui i 16 braccianti migranti del foggiano. Sono tutte vittime del capitalismo che sacrifica le vite umane pur di assicurarsi il massimo profitto.
Ricordiamo le vittime del femminicidio e della violenza contro le donne e le persone transessuali che sono figlie della cultura borghese, fascista, patriarcale, maschilista e omofoba fondata sulla mai abbandonata triade mussolinana “Dio, patria e famiglia” che il governo Salvini-Di Maio e il suo ministro della famiglia Fontana hanno immediatamente fatto propria e messa in pratica.
Tributiamo un calorosissimo elogio alle seguenti istanze del Partito:
- alla Cellula “Stalin” della provincia di Catania con alla testa l’infaticabile e valoroso compagno Sesto Schembri che ha partecipato attivamente e senza risparmio di energie alle manifestazioni dei coraggiosi ed esemplari antirazzisti catanesi e siciliani per liberare i migranti sulla nave Diciotti ormeggiata al porto di Catania presi in ostaggio da Salvini;
- ai compagni dell’Emilia-Romagna con alla testa il compagno di lunga esperienza Denis Branzanti, della Lombardia e dell’Isola d’Ischia che hanno celebrato pubblicamente il Bicentenario della nascita di Marx;
- ai compagni dell’Emilia-Romagna per aver commemorato anche quest’anno
Lenin a Cavriago e perché ogni anno tengono una riunione regionale. Quest’anno il compagno Branzanti ha pronunciato un discorso dal titolo “Finalizziamo ogni sforzo al radicamento e allo sviluppo del PMLI nelle proprie città e regioni”, che ha una valenza nazionale. In primo luogo per i dirigenti nazionali del Partito che devono essere d’esempio nell’applicazione della linea, delle indicazioni e delle direttive del Partito e nel rispetto del centralismo-democratico.
- ai compagni di Scandicci, supportati dai compagni di Firenze, che stanno dando un contributo fondamentale al Comitato antifascista di Scandicci per la chiusura del covo di Casa Pound di quella città.
Tutti questi compagni, con le compagne in prima fila, con tale esperienza e con la partecipazione come Partito alla importante manifestazione contro il razzismo che si è svolta a Firenze il 27 giugno scorso, pur essendo stata promossa dal sindaco PD di Firenze e dal governatore MPD della Toscana, con un appello all’“insorgenza democratica antirazzista”, hanno fornito al Partito un modello di fronte unito e di larghe alleanze con chi sta a destra e a “sinistra” del PMLI per raggiungere gli obiettivi comuni;
- ai compagni impegnati nel XVIII Congresso nazionale della Cgil, in particolare al compagno Enrico Chiavacci che sta svolgendo un ruolo importante come rappresentante della mozione due alle assemblee di base della sua zona;
- alle Organizzazioni di Rufina e di Vicchio per l’esemplare cooperazione tra di esse e per il lavoro di fronte unito, in particolare con l’ANPI e il PRC e per tenere vivo il ricordo della lotta dei partigiani nella loro zona;
- ai compagni lombardi con alla testa il tenace e generoso compagno Angelo Urgo che con grande spirito di sacrificio e senza risparmi di energie e risorse non perdono una sola occasione per partecipare in maniera organizzata alle manifestazioni che si svolgono a Milano tenendo ben alte le bandiere dei Maestri e del Partito sventolandole fin sotto i palchi dei comizi. Tra essi si distinguono i compagni milanesi come diffusori instancabili, i più solleciti a diffondere i volantini del Centro del Partito e produttori di esemplari servizi fotografici e di manifesti;
- all’Organizzazione di Isola d’Ischia diretta dal tenace compagno Gianni Vuoso per il lavoro di massa e di fronte unito e per gli esemplari comunicati stampa su fatti locali, ripresi quasi sempre da alcuni media dell’Isola;
- All’Organizzazione di Biella diretta dal compagno Gabriele Urban per il lavoro di fronte unito in particolare con l’Anpi, per la partecipazione a tutte le manifestazioni dei Partigiani, per l’impegno nel Coordinamento antifascista biellese e per gli esemplari comunicati stampa;
- all’Organizzazione di Civitavecchia diretta dal compagno Lorenzo Iengo che è sempre presente alle manifestazioni nazionali che si svolgono a Roma e per il lavoro di fronte unito.
Ringraziamo caldamente e con profonda riconoscenza tutte le compagne e i compagni, militanti e simpatizzanti del PMLI, e le loro rispettive istanze, nonché le Commissioni centrali che hanno preparato e propagandato la commemorazione e addobbato la sala.
Siamo costretti a denunciare per l’ennesima volta i media borghesi e trotzkisti che hanno completamente ignorato questa nostra iniziativa. Alla faccia del dovere di cronaca e del diritto di informazione, ma anche alla faccia della necessità di dar voce e visibilità a tutti coloro che si oppongono a questo governo nero e alla sua politica fascista e razzista. Evidentemente anche per i giornalisti e i media che si reputano di “sinistra” è prevalente su tutto la volontà di oscurare il PMLI e impedire che le masse lo conoscano. E’ un atto ignobile e vigliacco.
Note biografiche sul relatore
Il relatore ufficiale, come abbiamo già detto, oggi è il compagno Erne Guidi. È la prima volta che tiene il discorso ufficiale a una commemorazione di Mao. Qualcuno di voi lo conosce già perché proprio lo scorso anno ha tenuto da questa tribuna una importante informativa sull’omaggio che, a nome del CC del PMLI, in occasione del Centenario della Rivoluzione d’Ottobre, ha reso a Lenin presso la sua Casa natale a Ulyanousk e la residenza dove è morto a Gorky Leninskiye.
Per chi ancora non lo conosce ricordiamo solo alcune brevi note della sua biografia politica.
Il compagno Guidi è entrato in contatto giovanissimo col Partito. Dopo uno scambio di corrispondenza e un primo incontro in sede, il suo primo atto ufficiale e pubblico è significativamente molto attiguo al tema che egli tratterà oggi. Il compagno Guidi infatti il 27 ottobre 1986 partecipa per portare la propria solidarietà militante al processo nell’aula bunker della 2ª Corte d’assise di Firenze dove verranno condannati rispettivamente ad 8 e 5 mesi di carcere i compagni Giovanni Scuderi e Patrizia Pierattini per “istigazione di militari a disobbedire alle leggi”. L’incriminazione riguardava il discorso, pronunciato da Scuderi al Comitato centrale del PMLI il 3 maggio dello stesso anno e pubblicato su “Il Bolscevico”, che denunciava la politica imperialista dell’allora neoduce Craxi contro la Libia.
Dopo quasi due anni da simpatizzante entra nel PMLI nel gennaio 1987 e nel febbraio dello stesso anno entra nella Redazione centrale de “Il Bolscevico”.
Dal gennaio al giugno 1990 partecipa come studente di Scienze politiche di Firenze al movimento universitario della Pantera, dando contributi a livello locale e nazionale. Partecipa come delegato alla prima assemblea nazionale del movimento a Palermo il 1° febbraio 1990 e poi a quella di Firenze del 1° Marzo come responsabile della vigilanza interna. Infine partecipa all’incontro nazionale della pantera a Roma il 4 maggio dove il suo intervento risulta essere il più applaudito.
Nella sua facoltà viene riconosciuto come un leader studentesco. Alcuni studenti scrivono una canzona a lui dedicata.
Il 9 maggio 1990 viene identificato dalla Digos insieme ad altri studenti davanti al Rettorato dell’Università di Firenze in P.zza San Marco.
Successivamente lascia l’università per motivi di lavoro e familiari. Dal 1992 al 2013 il Partito lo colloca in seconda linea dove ha svolto un ruolo chiave in un’attività di Partito.
Un tema assai caro al compagno Guidi è quello dell’antifascismo. È sua l’intervista de “Il Bolscevico” al partigiano Luciano Suisola detto “topino”, membro dei Gap fiorentini che giustiziarono il filosofo del fascismo Giovanni Gentile.
Ed è lo stesso compagno che il 25 Aprile 1995, nel 50° Anniversario della Liberazione dal nazifascismo, guida una delegazione del Partito alla manifestazione-concerto nazionale a Correggio (Reggio Emilia). Le immagini della bandiera dei Maestri sventolata in quell’occasione saranno inserite nel film “Materiale resistente” di David Ferrario e Guido Chiesa.
Il compagno Guidi si è sempre dimostrato molto sensibile, disponibile e pronto a sostenerne anche il peso economico verso le missioni del Partito per omaggiare i nostri grandi Maestri nei luoghi più significativi e spesso più sperduti della loro vita. Nell’agosto 1988 porta l’omaggio de “Il Bolscevico” e del PMLI alla tomba di Marx a Londra nel 140° Anniversario della pubblicazione del “Manifesto del Partito Comunista”.
Nell’aprile del 1991 come redattore de “Il Bolscevico” rende omaggio a Marx alla sua casa natale a Treviri in Germania.
Il 1° settembre 1991 guida una delegazione de “Il Bolscevico” che per la prima volta rende l’omaggio del Partito e del suo organo di stampa al busto di Lenin a Cavriago (Reggio Emilia).
Nel marzo 2013 a nome del CC del PMLI rende omaggio a Stalin a Gori, in Georgia, in occasione del 60° Anniversario della sua scomparsa. Visitata la sua casa natale e il museo a lui dedicato. Rilascia un’intervista alle Tv internazionali presenti, mentre la direzione del Museo fa esporre in uno spazio dedicato gli omaggi a Stalin realizzati dal PMLI per l’occasione.
Nell’agosto 2014 si reca a Mosca come redattore de “Il Bolscevico” e scrive un reportage sull’amore del popolo russo per Lenin e Stalin. Intervista in esclusiva per il giornale del PMLI la curatrice della mostra sui due grandi Maestri.
Nell’agosto 2015 rende omaggio a nome del CC del PMLI a Engels nel 120° Anniversario della morte alla sua casa natale a Wuppertal in Germania. Donati alla direzione dell’“Engels-Haus” i materiali prodotti dal Partito sul cofondatore del socialismo scientifico.
Nel settembre 2016 rende omaggio a nome del CC del PMLI a Mao nel 40° Anniversario della scomparsa, a Shaoshan, Changsa e Pechino, visitando i luoghi di nascita e morte e pubblicizzando l’importante commemorazione di Firenze e lo storico discorso “Da Marx a Mao” del Segretario generale, compagno Giovanni Scuderi.
Nell’agosto 2017, come già ricordato, rende omaggio a nome del CC del PMLI a Lenin e Stalin nel Centenario della Rivoluzione d’Ottobre, visitando Ulyanovsk, Gorki-Leninskie e Mosca. Ottiene l’accesso esclusivo all’ufficio di Lenin al Cremlino dove lascia in mostra copie storiche de “Il Bolscevico”.
Nel maggio 2018 si reca a Treviri a nome del Comitato centrale del Partito per rendere omaggio a Marx nella sua città natale nel bicentenario della nascita.
Ha partecipato come delegato al 4° e 5° Congresso nazionale del PMLI che si sono tenuti rispettivamente nel 1998 e nel 2008.
Il Partito fin dall’inizio lo individua e lo spinge a divenire uno specialista di politica estera e su questo tema ha scritto bozze di documenti e articoli su “Il Bolscevico” estremamente importanti.
Nell’ottobre del 2015 presenta il Rapporto sull’attuale situazione internazionale e la politica antimperialista del PMLI alla 5ª Sessione plenaria del Comitato centrale. Nel presentare il tema della Sessione plenaria, la prima sulla politica estera nella storia del PMLI, Scuderi ha sottolineato che essa “è stata possibile grazie all'impegno esemplare e alle capacità ideologiche e politiche del compagno Erne. In coerenza con la linea antimperialista del PMLI”.
Nel Rapporto alla 6ª Sessione plenaria del CC del PMLI, il compagno Scuderi farà nuovamente riferimento a tale Sessione, ricordando che “Il Rapporto del compagno Erne è stato giudicato, come è scritto nel Comunicato della 5ª Sessione, un ‘Rapporto rosso, ben documentato, ricco di dati e dialettica, di respiro congressuale, che fotografa con assoluta chiarezza e semplicità la mutata situazione internazionale, va a fondo in tutte le sue contraddizioni e aspetti più complessi e traccia la conseguente politica estera del PMLI sul solco del marxismo-leninismo-pensiero di Mao, dell’internazionalismo proletario e dell’antimperialismo’.
Veramente il compagno Erne – conclude il compagno Scuderi - si merita il massimo elogio e i più entusiastici ringraziamenti da parte di tutto il Partito per questo suo prezioso e fondamentale contributo alla politica estera del PMLI”.
Mao e l’imperialismo
Per capire l’imperialismo, e i suoi punti di forza e di debolezza, il suo comportamento e le sue contraddizioni; per sapere il perché esso genera contraddizioni tra i paesi imperialisti che possono sfociare in guerre mondiali, come è successo nel passato per ben due volte e come si profila nel futuro; per sapere come combatterlo e quale atteggiamento bisogna avere verso il “proprio” imperialismo, occorre conoscere il pensiero di Mao e l’esperienza di Mao a riguardo dell’imperialismo.
In questo senso resta fondamentale il discorso molto importante e dalla forte carica internazionalista proletaria pronunciato il 22 settembre 1996, in occasione del 20° anniversario della scomparsa di Mao, dal Segretario generale del PMLI, compagno Scuderi, sul tema “Mao e l’imperialismo”. In esso egli ha così brillantemente sintetizzato i “tre più grandi e storici contributi alla lotta antimperialista mondiale” di Mao. “Il primo – sostiene Scuderi – è costituito dall’abbattimento dell’imperialismo, del capitalismo e del feudalesimo in Cina, attraverso la rivoluzione più lunga e complessa della storia, e dall’instaurazione del socialismo nel paese più grande e popolato del mondo”. “Con tutto ciò – aggiunge Scuderi – Mao ha dimostrato nella pratica che il marxismo-leninismo è una teoria attuale, viva, rivoluzionaria, vincente e in continuo sviluppo; che si può fare e vincere la rivoluzione in qualsiasi parte del mondo e qualunque siano le condizioni economiche e sociali; che il proletariato è capace non solo di distruggere il vecchio mondo ma anche di costruirne uno nuovo; che solo avendo alla testa un autentico Partito comunista e avvalendosi del marxismo-leninismo il proletariato può liberarsi del capitalismo e dell’imperialismo, conquistare il potere politico e mantenerlo ed edificare il socialismo; che il socialismo è superiore al capitalismo”.
“Il secondo più grande e storico contributo dato da Mao alla lotta antimperialista mondiale – prosegue Scuderi - è costituito dallo smascheramento del revisionismo moderno e del socialimperialismo sovietico e dalla lotta contro di essi. Perfettamente consapevole della verità espressa da Lenin, e cioè che ‘la lotta contro l’imperialismo, se non è indissolubilmente legata con la lotta contro l’opportunismo, è una frase vuota e falsa’
, Mao ha condotto una lotta di principio contro il revisionismo moderno che aveva conquistato il potere nel PCUS, nell’Urss, in altri Partiti comunisti e Stati socialisti e dilavaga nell’allora movimento comunista internazionale… Tempestivamente egli ha denunciato la restaurazione del capitalismo in Unione Sovietica… Dire ciò sembrava allora una follia, ma i fatti hanno drammaticamente dimostrato che si trattava di una pura verità. Ora è storicamente e praticamente provato dove porta il revisionismo. Una lezione che non si può e non si deve dimenticare”.
“Il terzo più grande e storico contributo dato da Mao alla lotta antimperialista mondiale – concludeva su questo argomento Scuderi – è costituito dall’orientamento che egli ha dato ai popoli e ai movimenti rivoluzionari. Mao ha compiuto notevoli sforzi teorici e politici affinché i marxisti-leninisti, i rivoluzionari e gli antimperialisti non deviassero nel revisionismo di destra o di ‘sinistra’. Il che comportava nel primo caso capitolare di fronte all’imperialismo e rinunciare alla lotta armata, e nel secondo caso cadere nel guerriglismo trotzkista e guevarista staccato dalle masse e assolutamente impotente nei confronti dell’imperialismo”.
Il compagno Scuderi concludeva quel discorso con queste incoraggianti e attualissime parole “L’imperialismo mondiale è oggi divenuto più prepotente e aggressivo. Non bisogna però credere che esso sia invincibile e che possa in eterno spadroneggiare impunemente dappertutto e fare il buono e il cattivo tempo. È pur sempre una tigre di carta che può essere trafitta e abbattuta dai popoli. La storia non è finita. Il popolo continua ad essere la forza motrice che crea la storia del mondo. La rivoluzione progredisce attraverso una serie di vicissitudini, aspre lotte anche al suo interno, prove, vittorie e sconfitte, restaurazioni e controrestaurazioni, flussi e riflussi, mai in modo lineare, ma alla fine è destinata a trionfare. È vero quanto dice Mao: ’La via è tortuosa, l’avvenire è radioso’
”.
L’insegnamento guida fondamentale di Mao è che sul piano tattico l’imperialismo è una tigre vera, mentre sul piano strategico è una tigre di carta. Bisogna temerlo ma dobbiamo combatterlo.
I popoli possono sconfiggerlo purché siano uniti, facciano delle grandi alleanze e siano disposte a impugnare le armi al momento della resa dei conti. E’ quello che deve fare il nostro popolo qualora l’imperialismo italiano venisse coinvolto in armi in un conflitto mondiale o regionale.
La Cina di Xi Jinping ha completamente rinnegato gli insegnamenti e la pratica antimperialista di Mao. È divenuto un paese socialimperialista, ossia socialista a parole e imperialista nei fatti, che si disputa con l’imperialismo americano il dominio del mondo. Per adesso si fanno la guerra economica e commerciale ma prima o poi si scontreranno con le armi.
All’estero opprime e sfrutta i popoli di diversi paesi dei cinque continenti dove è presente con aziende, capitali e basi militari. All’interno opprime e sfrutta il proletariato e il popolo cinesi che sempre più non sopportano la dittatura fascista e revisionista dei governanti.
Dal gennaio 2013 al dicembre 2017, secondo fonti cinesi, si sono svolte 8.696 proteste collettive di lavoratori. Attualmente è in corso una lotta degli operai di una grande fabbrica che chiedono di dar vita a un sindacato. In agosto un gran numero di studenti e di marxisti-leninisti di una città sono scesi in piazza con i ritratti di Mao per appoggiarli. Segnali incoraggianti che noi appoggiamo con tutte le nostre forze Perché vogliamo che la Cina torni a essere il bastione rosso dell’antimperialismo mondiale.
Il governo italiano
La nostra lotta contro l’imperialismo internazionale e le alleanze imperialiste internazionali e il nostro sostegno ai popoli e ai movimenti, anche se sono anticomunisti, che lottano contro di essi è un’imprescindibile dovere internazionalista proletario. Ma il primo nostro dovere è lottare contro l’imperialismo italiano che oggi è rappresentato dal governo nero fascista e razzista Salvini-Di Maio. Tutti i membri di questo governo sono servi dell’imperialismo italiano, in particolare Salvini. Costui che è dello stesso stampo di Mussolini, va cacciato via. In ogni caso deve restituire i 49 milioni che la Lega ha rubato agli italiani.
Questo governo, in continuità con i governi precedenti, pratica una politica atlantista e mira, con l’appoggio dell’imperialismo americano, come è emerso nell’incontro di fine luglio alla Casa Bianca tra i governanti gemelli Trump e Conte, ad avere l’egemonia politica, economica e militare nel Mediterraneo.
Bisogna picchiare sodo contro questo governo non solo a livello nazionale e su “Il Bolscevico” ma anche a livello locale. Ogni militante e simpatizzante del Partito deve fare la sua parte nel proprio ambiente di lavoro, di studio e di vita senza nulla concedere alla politica governativa, specie sui migranti dei quali vanno difesi strenuamente i diritti anche quando fossimo in minoranza e isolati. Frontiere e porti aperti per i migranti in Italia e in tutti i paesi UE: è questa la parola d’ordine imprescindibile del PMLI.
Per la sua politica interna fascista e razzista, per la sua politica sindacale ispirata al corporativismo fascista espresso nella Carta del lavoro mussoliniana del 1927, per la sua politica estera interventista, per le sue alleanze imperialiste, Nato e Ue, per il sostegno ai gruppi neofascisti e neonazisti Casa Pound, Forza Nuova e simili, per il proposito del sottosegretario leghista Giorgetti di rilanciare il presidenzialismo e la controriforma costituzionale di Renzi, per il lavorio di autorevoli esponenti del M5S per arrivare alla cancellazione da destra del parlamento, come ha detto il Comitato centrale del PMLI nel fulminante documento del 5 giugno, scorso questo governo va buttato giù al più presto.
La manifestazione antirazzista di Firenze del 27 giugno e quella ancor più importante e unitaria contro l’incontro tra i fascisti e razzisti Salvini e Orbán svoltasi a Milano il 28 agosto, alle quali ha partecipato anche il PMLI, hanno oggettivamente aperto la strada per raggiungere tale obiettivo. Un passaggio molto importante potrebbe essere la manifestazione nazionale in preparazione per questo mese alla quale parteciperà il PMLI. Per noi però non dovrebbe essere “contro la barbarie” ma esplicitamente contro il governo Salvini-Di Maio. Perché non dirlo apertamente?
Noi comunque siamo assolutamente disponibili a partecipare a qualsiasi manifestazione antifascista e antirazzista da chiunque sia promossa e senza alcuna discriminazione. Più largo è il fronte unito più sicuro è il successo.
Come ha indicato il Comitato centrale del nostro Partito, una volta che sarà caduto questo governo “ciascuno andrà per la sua strada. Chi cercherà di ammorbidire gli effetti del capitalismo, e chi, come il PMLI, lotterà per abbattere il capitalismo e il potere della borghesia e conquistare il socialismo e il potere politico del proletariato”.
Per noi marxisti-leninisti il socialismo è irrinunciabile, è una necessità storica, l’unica via per cambiare radicalmente l’Italia dal punto di vista politico, economico, istituzionale, giuridico, sociale, culturale e morale. Anche se il proletariato non ha ancora questa coscienza politica. Ma quando avremo le forze necessarie per raggiungerlo e trasmettergli il nostro messaggio, sicuramente gradualmente la sua coscienza cambierà aiutato anche dall’esperienza che acquisterà nella lotta di classe. È stato così nel passato in tanti paesi perché non dovrebbe esserlo anche in Italia?
Il Partito
Per questo bisogna decuplicare gli sforzi per dare al PMLI un corpo da Gigante Rosso mettendo in pratica senza ulteriori indugi le indicazioni concrete che ci ha dato il compagno Giovanni Scuderi.
Il prossimo anno, oltre alle elezioni dell’Europarlamento, si svolgeranno le elezioni regionali anche in Piemonte e Emilia-Romagna e elezioni comunali parziali, tra cui Firenze, Prato e Forlì. Immaginiamo che i compagni dirigenti interessati si metteranno quanto prima a lavoro per dare la massima forza al messaggio elettorale rivoluzionario e astensionista del PMLI. Un lavoro prioritario rispetto a qualsiasi altro, salvo eccezioni temporanee, che rientra nel disegno strategico a breve e medio termine di dare al PMLI un corpo da Gigante Rosso.
Per questo dobbiamo migliorare la nostra militanza, a cominciare dai massimi dirigenti del Partito, e stare in cordata aiutandosi l’un l’altro per non farsi spazzar via dal vento di destra che spira molto forte.
Per questo i sinceri fautori del socialismo e tutti i veri rivoluzionari, soprattutto le operaie, gli operai, le ragazze e i ragazzi, che già ci conoscono o ci conosceranno hanno il dovere di unirsi al PMLI, come militanti, simpatizzanti e amici, per dare il loro indispensabile contributo intellettuale, politico, organizzativo ed economico per il trionfo del socialismo in Italia.
Ispiriamoci alla determinazione e allo spirito di lotta di Mao per dare al PMLI un corpo da Gigante Rosso e risvegliare il proletariato alla lotta rivoluzionaria contro l’imperialismo e per il socialismo.
Buttiamo giù il governo fascista e razzista Salvini-Di Maio!
Con Mao per sempre contro l’imperialismo e per il socialismo!
Avanti, avanti, avanti con forza e fiducia sulla via dell’Ottobre verso l’Italia unita, rossa e socialista!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
12 settembre 2018