Appello ai giovani e a tutti i cittadini per una Scandicci democratica, antifascista e antirazzista
Uniamoci per chiudere a Scandicci il covo fascista di Casapound
Applicare le leggi vigenti in materia di fascismo, per una città con al centro la solidarietà e le persone
Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Il Comitato antifascista di Scandicci al cui interno sono attivi ANPI, partiti, associazioni e abitanti di Scandicci e non solo, sta portando avanti un'importante battaglia democratica e antifascista che parte dal quartiere di San Giusto ma che vuole coinvolgere l'intera città. Il Comitato ha raccolto quasi 3.000 firme di cittadini, consegnate a Sindaco e Prefetto, che non vogliono CasaPound, vogliono chiudere la loro sede e contestano la loro politica. Il Comitato ha inoltre ha richiesto al Comune, l’apposizione di una targa commemorativa al partigiano Elio Chianesi, proprio nella via in cui CasaPound ha aperto la propria sede.
Gli obiettivi del Comitato sono:
la chiusura
del covo fascista di Casapound aperto nel quartiere San Giusto in via Elio Chianesi, partigiano gappista Medaglia d'Oro per la Resistenza, morto per mano dei fascisti
l'applicazione delle leggi costituzionali in materia di antifascismo: XII disposizione transitoria della Costituzione italiana
che vieta la riorganizzazione del partito fascista – Legge Scelba, Legge Mancino.
Il nostro appello
È rivolto ai cittadini che vogliono una Scandicci democratica, antifascista e antirazzista, soprattutto ai giovani e agli studenti. Dare forza al Comitato Antifascista perché non bisogna avere paura e unirsi affinché questi “topi di fogna” non attecchiscano. È importante il ruolo educativo della scuola ma dell'intera società per mantenere viva la memoria dell'antifascismo, della Resistenza e affinché diritti costituzionali quali il lavoro, la casa, i servizi sociali e sanitari, luoghi di ritrovo e socializzazione siano un diritto di tutti
gli esseri umani indipendentemente dal colore della pelle, religione o dalla nazionalità.
La responsabilità della mancanza di questi diritti fondanti la dignità umana ricadono sui governi nazionali che non hanno saputo dare una risposta concreta. In ultimo, per ordine di tempo, Salvini-Di Maio che si sta contraddistinguendo per una politica proprio atta a favorire chi discrimina e chi fa apologia di fascismo come CasaPound.
Perché CasaPound è fascista e va sciolta
CasaPound (CPI) nasce nel dicembre 2003 come centro sociale di ispirazione fascista, come da loro affermato: “Noi vogliamo un’Italia sociale e nazionale, secondo la visione risorgimentale, mazziniana, corridoniana, futurista, dannunziana, gentiliana, pavoliniana e mussoliniana” (tanto per la cronaca Pavolini è stato segretario del Partito fascista, partecipò alla Marcia su Roma e fu il mandante delle torture su antifascisti, partigiani e civili). Le azioni di CPI non si limitano ad una sorta di “Operazione nostalgia” del ventennio fascista, ma vogliono trovare i propri militanti tra i giovani, i nuovi “balilla” e far diventare “il fascismo del terzo millennio” un marchio imprenditoriale con il quale fare soldi e propaganda fascista con decine di pub, librerie, pubblicazioni, associazioni “umanitarie e assistenziali”, una linea di abbigliamento Pivert, comparsate mediatiche per convincere quanto sia “figo” essere fascista oggi e la loro band musicale di punta “Zeta0Alfa” (ZOA che in greco significa “Animali”, come il famigerato battaglione delle SS naziste) con la quale organizzare rave come la cinghia mattanza, una sorta di “rito d'iniziazione” fascista.
Dietro la sua ideologia razzista, retrograda (anche sul piano femminile) e fascista, CasaPound cavalca il disagio sociale, propone un disegno di società basato sul primato dell'italiano, diffonde il culto della forza, tipico del fascismo, e non il sostegno alle persone, indipendentemente dal colore della pelle o religione. La loro presenza è un'offesa per Scandicci e per la nostra idea di società, democratica e multiculturale.
Come ha evidenziato il sindacato dei lavoratori di polizia della Cgil, dal 2011 al 2016 sono stati arrestati 20 tra militanti e simpatizzanti di CasaPound; uno ogni tre mesi e 359 denunciati; uno ogni cinque giorni. Il presidente di CPI Gianluca Iannone è stato condannato per aver pestato un carabiniere a Predappio nel 2004, in occasione dell’anniversario della morte di Mussolini.
Nella notte del 10 marzo di quest’anno due giovani di 23 e 24 anni sono stati pestati a sangue a Milano. Tutti i dodici ragazzi sospettati di averli picchiati selvaggiamente sono appartenenti a CasaPound. Gli investigatori della Digos che hanno perquisito le loro case, hanno sequestrato un piccolo arsenale: 2 stellette ninja, 7 coltelli a serramanico, un coltello-pistola, un tirapugni, manganelli.
A Firenze ricordiamo nel 2011 la morte di Samb Modou e Diop Mor, due cittadini senegalesi uccisi da un simpatizzante di CasaPound, Casseri. Nel novembre del 2013 due ragazzi dei centri sociali, vengono aggrediti a calci e pugni in piazza della Repubblica da un gruppetto di militanti di CasaPound. A marzo di quest’anno è arrivata la sentenza nei confronti di due loro militanti che sono stati condannati, dal Tribunale di Firenze, a sei mesi di reclusione per aver aggredito e picchiato, il 14 giugno 2015, alcuni ragazzi della Rete degli Studenti Medi. Uno di essi era addirittura candidato alle ultime elezioni politiche. Ogni anno CasaPound Firenze “onora” i franchi tiratori fascisti della repubblica di Salò che sparavano agli inermi civili, donne e bambini, nella Firenze che attendeva la Liberazione.
A Scandicci organizzano provocatorie e in odore di “squadracce fasciste” ronde sulla tramvia, così come le donazioni di alimenti “riservate” ai soli italiani, le provocatorie iniziative nella loro sede in ricordo di personaggi simbolo del fascismo come Giovanni Gentile, i saluti romani, canzoni fasciste e schiamazzi, intimidazioni ad alcuni residenti, filmati intimidatori durante le iniziative antifasciste.
“Aiutaci a costruire una città democratica e multiculturale”
Comitato Antifascista di Scandicci
15 settembre 2018
19 settembre 2018