Ahi ahi il balcone!
Per quanti sforzi faccia il governo Conte per sdoganare il suo sedicente populismo negando sdegnosamente di aver dato vita al fascismo del XXI secolo, la verità finisce sempre per venire a galla. Verità emersa più lampante che mai nella serata di giovedì 27, a conclusione di un lungo ed estenuante braccio di ferro tra la coppia di ducetti Salvini-Di Maio e il ministro dell'economia Tria, allorché è esploso incontenibile il delirio pentastellato annunciante all'intera Nazione
il varo di questa prima sedicente manovra del popolo
.
In un tripudio di bandiere bianche impugnate da parlamentari e burocrati M5S, il ducetto Di Maio non ha esitato ad affacciarsi anche lui (com'amava apparire il suo sciagurato predecessore a Palazzo Venezia nell'ora delle decisioni irrevocabili
) dal balcone di Palazzo Chigi per salutare la vittoria sulla plutocrazia nazionale ed europea grazie a questa manovra con cui aboliremo la povertà.
Quel balcone è una metafora, è una palestra dove questo ducetto si è allenato per calcare la scena per un altro ventennio. Buttiamolo giù prima che sia troppo tardi, insieme al suo nero governo fascista e razzista.
3 ottobre 2018