All'assemblea congressuale di base della CGIL presso i servizi psichiatrici della Cooperativa sociale Anteo di Biella
Urban illustra il documento due e ottiene 3 voti su 6 aventi diritto
Il gruppo dirigente di Biella della Cgil con in testa Mario Paonessa con pretestuosi cavilli statutari gli aveva impedito di rappresentare il documento due alle assemblee della Funzione Pubblica e Scuola
Dal corrispondente dell'Organizzazione di Biella del PMLI
Lunedì 24 settembre presso la Camera del Lavoro di Biella si è svolta l'assemblea di base delle lavoratrici e dei lavoratori della Cooperativa sociale Anteo di Biella, comparto servizi psichiatrici, in occasione del congresso della CGIL. Al tavolo della presidenza la Responsabile del settore Cooperative Sociali della CGIL di Biella, Lucia Marinoni, il Segretario generale della Funzione Pubblica–CGIL di Biella, Mario Paonessa, e il compagno Gabriele Urban, Rappresentante Sindacale Aziendale della CGIL presso la Cooperativa Anteo e rappresentante del documento di minoranza “Riconquistiamo tutto”.
Va premesso che il compagno Urban è stato duramente e vergognosamente ostracizzato dal gruppo dirigente della CGIL di Biella in generale e dal dirigente della Funzione Pubblica, Mario Paonessa, in particolare in occasione delle assemblee di base di altri settori sia interni alla Funzione Pubblica della CGIL e Scuola che privati con la pretestuosa argomentazione che non essendo il compagno Urban un “dirigente sindacale” gli sarebbe stato impossibile partecipare ad assemblee di base quale relatore del documento di minoranza.
In poche parole i funzionari di maggioranza si sono trincerati dietro cavillosi articoli statutari formali per impedire alle lavoratrici e ai lavoratori di sentire le ragioni sindacali elaborate nel documento due contro le scelte politiche e, prima di tutto, sindacali del gruppo dirigente della CGIL, diretta rovinosamente negli ultimi anni da Susanna Camusso che ha solo saputo contestare formalmente, ma acconsentire sostanzialmente, a tutte le controriforme invece di chiamare i lavoratori alla lotta con manifestazioni e scioperi contro la cancellazione dell’Articolo 18, la legge Fornero, il Welfare aziendale, l’attacco ai contratti collettivi nazionali, eccetera.
Non è stato possibile però al gruppo dirigente di maggioranza della CGIL di Biella continuare l'ostracismo verso il compagno all’assemblea di base della cooperativa in cui lavora. Urban ha così potuto prendere la parola e spiegare direttamente ai propri colleghi le ragioni del documento “Riconquistiamo tutto” e anche sviscerare punto per punto il malessere vissuto dalle lavoratrici e dai lavoratori dei servizi sociali alle persone psichiatriche costrette a turni di lavoro estenuanti, con paghe al limite della soglia di povertà e indotte a posticipare sempre più l’età utile per andare in pensione bloccando così di fatto anche nuove assunzioni di giovani disoccupati.
Urban ha sottolineato la necessità che i dirigenti sindacali frequentino maggiormente le aziende per ascoltare la voce delle lavoratrici e dei lavoratori e non, come invece accade oggigiorno, rimanere quasi sempre dietro alle scrivanie della Camera del Lavoro.
Il discorso di Paonessa è invece risultato freddo e distaccato proprio a confermare il netto scollamento tra i dirigenti sindacali e la base dei lavoratori. Paonessa ha contestato Urban sugli scioperi e le manifestazioni non indette, arrivando persino ad accusare operai e lavoratori di essere passivi e indifferenti alle sollecitazioni del sindacato. Al momento delle votazioni su 6 lavoratrici e lavoratori aventi diritto 3 hanno votato per il compagno Urban mentre 3 hanno scelto il documento di maggioranza. Al termine dell’assemblea alcune colleghe si sono complimentate con Urban esprimendo ancora il proprio malessere generato da condizioni di lavoro insostenibili cui purtroppo devono sottostare la stragrande maggioranza degli operatori delle cooperative sociali.
3 ottobre 2018